Channel 4

Gli Aperitivi: Southcliffe

Southcliffe è una miniserie andata in onda su Channel 4 nell’estate del 2013. Italiansubs vi offre finalmente i sottotitoli, e questa ne è la recensione del pilot.

LA TRAMA

southcliffeUna tranquilla cittadina di campagna viene colpita da una tragedia apparentemente inspiegabile. Stephen Morton (Sean Harris), un ex militare, impazzisce e inizia a sparare a caso contro i suoi concittadini. Il perché e gli effetti di quel folle gesto saranno affrontati nel corso delle puntate successive.

LA PRIMA IMPRESSIONE

Confusione e depressione. Queste le prime sensazioni che si avvertono dopo aver visto il pilot della serie. Nell’articolo della scorsa estate di Aletranco, Southcliffe veniva elogiato proprio per questo suo essere silenzioso e intimista. Non che io sia contrario a questo tipo di scelte stilistiche, anzi. Apprezzo molto la regia di Sean Durkin e trovo si sposi perfettamente con il tono della serie. Ammirevole anche il fatto che il paesaggio plumbeo e nebbioso delle campagne inglesi diventi un personaggio a se stante, metafora e specchio dei sentimenti travagliati dei protagonisti della serie. Lodevole anche il cercare un approccio più realista nella trama e nei personaggi, lasciando parlare i fatti e le immagini evocative.

Operazione, questa, simile a quella fatta dalla prima stagione di Broadchurch, che però a differenza di Southcliffe può contare su una sceneggiatura più solida. Certo, la prima serie aveva un impostazione diversa, meno intimista e riflessiva. Entrambe però si concentrano sui personaggi e sulle ripercussioni di un tragico evento su una tranquilla comunità. Non è southcliffequestione di avere un approccio più realistico o meno; si tratta di catturare lo spettatore fin dal primo episodio, cosa che non avviene in Southcliffe. Si può apprezzare la struttura narrativa non lineare, la regia, la fotografia e la performance degli attori, tra cui spicca Sean Harris, vincitore di un BAFTA come Miglior Attore. Alla fine del primo episodio, però, si rimane alquanto perplessi e poco convinti. Che sia una scelta in fase di sceneggiatura o meno, anche se la serie è intimista e riflessiva, lo spettatore deve essere stimolato a proseguire nella visione, non annoiato. The Leftovers, serie simile nelle tematiche e nello stile, lasciava numerosi interrogativi alla fine del pilot, ma spingeva efficacemente a guardare gli episodi successivi. Alla fine del primo episodio di Southcliffe, invece, si vuole proseguire nella visione più per frustrazione e voglia di dare un senso a 45 minuti di noia e depressione. Soltanto alla fine della seconda puntata, di cui troverete i sottotitoli su Italiansubs, la sceneggiatura inizia a funzionare, con i protagonisti caratterizzati in maniera più efficace. Così tutti gli elementi di forza della serie vengono esaltati, l’estetica si piega e si unisce a favore di una sceneggiatura finalmente efficace.

IL QUESITOSouthcliffe

Rimane da chiedersi se le ultime due puntate di questa miniserie riusciranno a migliorare ancora una serie dalle alte potenzialità. Se non avverrà, si rischia di rimanere annoiati, annullando le nobili intenzioni che traspaiono più dalle ammirevoli scelte estetiche che da una sceneggiatura alquanto fiacca.

IL VERDETTO

Affascinante e poetica nello stile, Southcliffe ci regala un primo episodio non proprio convincente. Il secondo riesce a risollevare la serie, esaltandone le qualità. Vedremo cosa succederà nelle ultime due puntate. Qui trovate i sottotitoli per il pilot e qua sotto un trailer.

Anche voi avete trovato il primo episodio noioso per poi essere convinti dagli episodi successivi? Preferite un’estetica affascinante a una sceneggiatura meno valida o il contrario?

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Jacopo Msn

Jacopo Mascolini, laureato al DAMS di Roma e su ItasaBlog dal 2014, sta studiando alla Scuola Holden di Torino per diventare uno sceneggiatore di serie TV.
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