Master of None

Gli Aperitivi: Master of None

Questo è Dev. E ha tante domande da fare. E Italiansubs vi porta a scoprire quali sono nella nuova comedy-drama di Netflix, Master of None.

TRAMA E INFORMAZIONI
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Master of None è la comedy-drama di Netflix creata e scritta da Aziz AnsariAlan Yang (rispettivamente già attore e produttore di Parks and Recreation) la cui prima stagione, dieci episodi in tutto, è stata rilasciata sulla piattaforma streaming il 6 novembre. La serie racconta la storia di Dev (interpretato dallo stesso Aziz Ansari), alle prese con i problemi che affliggono la quotidianità dei cosiddetti millenials. Nell’episodio pilota, in particolare, il protagonista si trova ad affrontare il tema della genitoralità innescato dal pericolo di una gravidanza indesiderata con una partner occasionale, Rachel (Noël Wells), discutendone anche con i suoi amici, Arnold (Eric Wareheim) e Denise (Lena Waithe). Ma è solo attraverso l’esperienza diretta con dei bambini e con chi ha a che fare quotidianamente con dei figli (la sua amica Amanda, Maria Dizzia, e il suo amico Nathan, David Krumholtz, entrambi guest star dell’episodio) che Dev riesce ad avere un quadro più definito della questione.

IMPRESSIONI SUL PILOT
Master of None Aperitivi

Dopo l’esperienza in Parks and Recreation e dopo aver avuto un discreto successo come stand-up comedian, Aziz Ansari porta in TV un prodotto maturo, sia per scrittura che per canoni estetici. Dal punto di vista della sceneggiatura siamo di fronte a un pilota di 30 minuti autoconclusivo, in cui il comico statunitense riesce a condensare al meglio il tema che vuole affrontare in questo episodio: «a cosa sei disposto a rinunciare per i figli?». E per fare ciò Aziz/Dev non si limita solo a elencare una serie di pro e contro della vita da genitore ma si mette direttamente al centro dell’azione, toccando con mano e magari immaginando le alternative. Dev è attore e spettatore allo stesso tempo, dipingendo delle situazioni perfettamente quotidiane con ironia e quella punta di cinismo in grado di strapparti una risata a denti stretti. E forse anche il modo in cui viene recepito il messaggio che Dev vuole inviare può essere considerato ambivalente: alla claustrofobia data dall’essere bloccato in quel limbo dal quale vedi tutti gli altri progredire si contrappone il punto di vista inverso, quello di chi da quel limbo è uscito e tira un sospiro di sollievo. E qui sta il pregio di Master of None: far emergere delle contrapposizioni in modo del tutto naturale partendo dalle esperienze personali di Dev/Aziz, accostando prototipi di personalità diverse e mostrandone differenze e stereotipi. Come dicevo qualche rigo fa, siamo di fronte a un episodio autoconclusivo e, sbirciando ai titoli degli altri episodi e al trailer, l’impressione è quella di trovarsi davanti a una serie con una trama orizzontale che c’è ma non è predominante, quindi il binge watching è indifferente. Anzi, forse la serie si apprezza di più optando per una visione scandita nel tempo, perché l’obiettivo sembra quello di voler assemblare un puzzle tematico il cui filo conduttore è l’incapacità da parte della generazione Y di procedere in maniera decisa verso una strada, perdendosi nella continua ricerca di conferme. Del resto, lo stesso titolo della serie fa riferimento all’espressione inglese «Jack of all trades, master of none» (ovvero: capace di tutto, maestro in niente). Siamo dalle parti di prodotti come Louie, per intenderci, in quell’ibrido tra comedy e drama che sta fiorendo in maniera consistente negli ultimi anni. E nonostante l’ombra di Louis C.K. sembri aleggiare su Master of None, Ansari riesce a mantenere la sua autonomia attingendo al background personale e creando un prodotto meno dark di Louie, affiancando alla ricercatezza autoriale un largo uso di ambienti diversi – per contestualizzare meglio lo smarrimento della New York degli anni 2000 – e una colonna sonora azzeccatissima che spazia dal rock all’indie e all’elettronica. Insomma, Ansari c’è e riesce a unire bene il lato riflessivo e quello umoristico in una miscela in grado di soddisfare un pubblico variegato.

IL TRAILER

I sottotitoli dell’episodio pilota li trovate a questo indirizzo. E se anche voi come Dev avete tante domande, forse riuscirete a trovare in Master of None qualche spunto di riflessione. Buona visione!

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givaz

Sul blog di Italiansubs da Febbraio 2016, mentre le serie TV le guardo da molto più tempo. Agli episodi pilota do sempre una chance, soprattutto se di genere drammatico: Mad Men, Treme, Six Feet Under per dirne solo tre. Poche comedy tradizionali, molte più dramedy e black comedy.
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