Netflix

Gli Aperitivi: Sense8

ItaSA ha il piacere di presentarvi Sense8, nuova serie fantascientifica creata da Andy e Lana Wachowski per Netflix.

LA TRAMA

La serie seguirà otto personaggi in giro per il mondo che, dopo una morte tragica, si riscopriranno collegati tra loro mentalmente ed emozionalmente. Non potranno solo vedere e parlarsi l’un con l’altro come se si trovassero nello stesso posto, ma potranno anche accedere ai segreti più profondi di ciascuno di loro. Non solo dovranno capire che cosa è successo e che cosa questo significhi per il destino dell’umanità, dovranno anche farlo mentre verranno inseguiti da un’organizzazione che vuole catturarli e vivisezionarli.

netflix-original-series-sense8-official-trailer-1105999-TwoByOneLA PRIMA IMPRESSIONE

Dopo Matrix e relativi sequel, pochi si sarebbero sognati di dare ancora fiducia ai Wachowski. Eppure, nel bene o nel male, lo si è fatto (io penso nel bene). E così abbiamo assistito alle corse cartoonesche e iper colorate di Speed Racer; alle conquiste anarchiche di V for Vendetta e ai sogni trascendenti di Cloud Atlas. Ora i Wachowski sono tornati e ci riprovano con Sense8. Un progetto enorme, raccontato attraverso otto diversi personaggi sparsi per otto punti differenti del mondo. Alla scrittura si aggiunge J. Michael Straczynski, noto sceneggiatore di fumetti e serie televisive, fra cui Babylon 5 e Rising Stars. E l’effetto è a dir poco… esplosivo! Per chi ha amato la filmografia del duo ritroverà qui tutti i temi a loro cari, addirittura amplificati da un rinnovato spirito transgender/gay che tira le fila dell’intera faccenda. L’impostazione e il ritmo sono talmente anti-hollywoodiani da non poterli non apprezzare, l’aggiunta di Straczynski ai testi ha fatto un gran bene in questo senso. La sua abilità di mescolare mondi corali a contesti intimisti e la sua vicinanza al mondo new-age sono certamente in sintonia con il lavoro dei Wachowski. L’intera narrazione è molto più giapponese che americana e questo, sono certo, farà storcere il naso agli spettatori più acerbi. Gli eroi tirati in causa sono talmente improbabili e “comuni” da far quasi sorridere per le loro tragedie personali (il ladro canterino è una perla, tanto quanto l’autista di bus che gareggia con il Van Damme) e pensarli legati tutti assieme fa sperare in situazioni altrettanto assurde. Ah, un’appunto: la scena iniziale è da sballo.

1433509674437IL QUESITO

Tanti personaggi e tante location differenti. Tante storie da raccontare, sarà realmente fattibile? Diciamo che è una domanda di convenienza per riempire uno spazio altrimenti vuoto, perché l’aspetto corale è sostanzialmente il piatto forte di questo pilot. Certo, un appunto ci sarebbe da fare, in quanto non tutte le storie dei personaggi introdotti trovano compimento/completezza nei 60 minuti dell’episodio. Ma d’altronde, come Netflix ci ha già abituati con produzioni precedenti, le sue serie sono concepite come “lunghi film di 13 o più ore”. L’unica vera pecca da segnalare è la scelta di far parlare in inglese tutti gli attori, indipendentemente dal luogo geografico a cui appartengono.

IL VERDETTO

Pilot promosso. Ci sono state sì delle cosucce un po’ “meh”, ma l’idea alla base è fortissima e ben resa dalla regia dei Wachowski e dalla scrittura di Straczynski. A molti non garberà, ma più per un discorso di tendenze che per altro.

Vi lascio con un promo e i sottotitoli, già sfornati da Italiansubs, che potete trovare qui. Buona visione!

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lost2010

Itasiano grazie a Lost e X-Files dal 2009 e blogger dal 2014. Tentata (ma presto abbandonata) la via delle Scienze Umane e dell'Antropologia, mi sono lanciato nella Grafica Pubblicitaria, studiando contemporaneamente Sceneggiatura per Fumetto. Sono un nerd a 360 gradi, mastico di tutto. Pur conservando una certa predilezione per la fantascienza e il soprannaturale.
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