CBS

Gli Aperitivi: The Good Fight

Tornano all’opera i creatori del breve Braindead  e di The Good Wife, con uno spin-off di quest’ultima: da CBS arriva The Good Fight. Pronti a tornare in aula?

TRAMA E INFORMAZIONI

tgfsceneGli eventi prendono il via circa un anno dopo dal finale di serie di The Good Wife. Diane Lockart (Christine Baranski) pensa che sia giunto il momento di liberare il campo e godersi il meritato riposo, ma i suoi progetti vanno in fumo quando rimane vittima di una truffa finanziaria che la lascia quasi in bancarotta. Ad essere trascinata in questo incubo c’è anche la neoassunta Maia Rindell (Rose Leslie, Game of Thrones), colpevole solo di essere la figlia del presunto truffatore. Le due donne si ritrovano improvvisamente senza un lavoro e accettano l’offerta di Adrian Boseman (Delroy Lindo, Believe, The Chicago Code). È così che Diane ritrova Lucca Quinn (Cush Jumbo, The Good Wife), che aveva già lavorato per lei al vecchio studio, e fa la conoscenza con Barbara Kolstad (Erica Tazel, Roots), socio fondatore insieme a Boseman. Creata da Robert King e Michelle King, The Good Fight è composta da dieci episodi in onda sulla piattaforma All Access di CBS a partire dal 19 febbraio 2017.

IMPRESSIONI SUL PILOT

La classe, lo stile, l’eleganza e tutto quello che vi può venire in mente se siete fan di The Good Wife: così si può descrivere questo spin-off che non ha davvero nulla da invidiare a molte altre serie. Un cast di attrici e attori bravi ed espressivi, capitanati da una Christine Baranski in forma strepitosa che in questa nuova avventura dimostra ancora una volta di essere una delle migliori. Buona impressione anche per Rose Leslie, che interpreta in modo convincente la giovane e un po’ spaesata Maia, e performance interessante anche per Delroy Lindo e Cush Jumbo: sono molto curiosa di vedere come verranno sviluppati i loro personaggi, visto che in questo primo episodio non hanno avuto moltissimo spazio. Tuttavia le premesse sembrano ottime e in generale siamo davanti a un cast che sa davvero il fatto suo. A parte forse Bernardette Peters che, nel ruolo della mamma di Maia, sembra avere qualche problema di eccesso di botulino che le ingolfa la recitazione. Un dettaglio compensato da una sceneggiatura che, dopo i primi momenti di calma apparente, accelera subito, mettendo in scena il caos che travolge le protagoniste principali e trasmettendo allo spettatore un senso di ansia e di smarrimento che si trasforma ben presto in risolutezza e determinazione. Se nelle ultime stagioni di The Good Wife avete sentito un po’ la mancanza dell’ambientazione nelle aule di tribunale e di momenti di sana competizione tra accusa e difesa, sarete contenti di sapere che questi elementi sembrano avere il giusto spazio. Insomma, se siete orfani della serie madre (e anche un po’ del breve e incompreso Braindead), questa nuova fatica dei coniugi Robert e Michelle King saprà mitigare la malinconia e farvi riassaporare tutto ciò che amavate in The Good Wife ma in versione più pungente e meno polically correct, visto che la serie va in onda sulla piattaforma a pagamento di CBS. E chissà che qualche personaggio amato nella serie originaria non faccia un salto a trovare Diane nel nuovo studio. Se invece siete spettatori nuovi, non potete lasciarvi scappare questa serie TV che si candida ad essere una delle migliori dell’anno: i King conquisteranno anche voi, credetemi. Per concludere, fatemi fare solo un’ultima menzione d’onore alla sigla, molto suggestiva e accattivante.

IL TRAILER

La serie, come ho detto prima, ha debuttato il 19 febbraio e andrà in onda ogni domenica su CBS All Access. In home trovate già i sottotitoli dei primi due episodi!

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Manuela Raimo

Frequentatrice di ItaSA dal 2007, moderatrice dal 2008 e blogger ostinata dal 2010, la mia politica è concedere almeno un pilot a quasi tutto quello che passa sullo schermo o quasi. Nutro poco amore per le comedy. Datemi una coppia e sarà la mia gioia o naufragherò con loro. La mia serie preferita? Facciamo tre: Battlestar Galactica, Sons of Anarchy e Veronica Mars.
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