Classifiche

ItaSA Best of 2014: la Top 10 di darthdread

Con questo articolo si conclude la serie delle Top 10 del 2014. Speriamo che tutti questi punti di vista diversi siano stati apprezzati.

La Top 10 si riferisce agli episodi trasmessi durante l’anno 2014, non importa se siano mezze stagioni, stagioni intere o parti di due stagioni diverse. Ovviamente sono presenti in classifica solo le serie che ho seguito. Come avrete modo di leggere, le mie scelte sono state dettate non da criteri puramente qualitativi, ma anche dalle mie esperienze personali e dai miei gusti sicuramente particolari e, forse, strani.

Black Sails

10. Black Sails – Starz
Le storie a carattere piratesco – più o meno realistiche – mi hanno sempre coinvolto: come non citare la saga videoludica di Monkey Island, la serie TV canadese Sinbad, One Piece, i quattro film di Pirates of the Caribbean, il ciclo letterario dei Pirati della Malesia di Emilio Salgari, L’Isola del Tesoro di Robert-Louis Stevenson. Black Sails nasce mischiando personaggi e vicende di quest’ultimo libro con pirati e luoghi realmente esistiti; il risultato è un buon mix di azione, sesso, mistero e complotti. Il comparto tecnico (4 nomination agli Emmy Awards, con Bear McCreary alla colonna sonora) e gli attori hanno svolto un ottimo lavoro. Non potete non concedere una opportunità a questa serie: la seconda stagione inizia fra poco!

Mozart in the Jungle

9. Mozart in the Jungle – Amazon
Da musicista e orchestrale amatoriale – sono un buon sassofonista – non posso non inserire Mozart in the Jungle nella mia Top Ten: in questa serie ritrovo il mondo di cui sento di far parte. Particolarmente interessanti le differenze stilistiche e culturali fra i due maestri, l’utilizzo dei tanti brani di musica classica per sottolineare le varie situazioni tipiche di una dramedy, la crescita personale e professionale della protagonista, l’atmosfera presente alle prove dell’orchestra sinfonica. A mia memoria non ricordo una serie TV che abbia avuto come filo conduttore la musica classica; una piacevole novità nel panorama seriale. Se siete musicisti o direttori d’orchestra vi consiglio di non perdere questa serie.

Outlander

8. Outlander – Starz
Ho iniziato a seguire Outlander solo ed esclusivamente per l’ambientazione: la Scozia del periodo in cui i clan dominavano la società (prima della Battaglia di Culloden del 1746). Nell’estate 2012 sono stato per 20 giorni in quel paese – la miglior vacanza della mia vita – e mi sono innamorato del paesaggio, della storia dei clan, della cornamusa, dei castelli e dei monumenti vari. Spinto unicamente da queste motivazioni, mi sono poi ritrovato a seguire con piacere la serie anche per la bravura degli attori e per la componente fantasy che fa decollare le vicende. Consigliata se volete conoscere la storia e le tradizioni dei clan scozzesi e se volete assistere ad un inusuale triangolo amoroso.

Marvel's Agents of SHIELD

7. Marvel’s Agents of SHIELD – ABC
Questa serie ha saputo sorprendermi; partita in sordina, ma neanche tanto, è riuscita a migliorarsi costantemente soprattutto grazie alla svolta post Capitan America: The Winter Soldier. Storie interessanti e perfettamente integrate nell’Universo Cinematografico Marvel, così come i personaggi. Come si fa a non amare i Fitz-Simmons ed il loro rapporto? Come si fa a non amare Ming-Na Wen, splendida attrice cinquantenne che dimostra quindici anni di meno, nerd fino al midollo, fan di Star Wars e interprete di una dura come Melinda May? Inoltre, i fan sono sempre in attesa di grandi comparsate, come accaduto per Nick Fury e Lady Sif: si vocifera che il prossimo possa essere Hawkeye…

Sons of Anarchy

6. Sons of Anarchy – FX
Ho iniziato questa serie dietro invito di una utente di ItaSA; in cambio lei ha iniziato a vedere Game of Thrones. Ero molto dubbioso su Sons of Anarchy: non sono appassionato di moto, in genere le storie sulle gang rivali mi annoiano molto e non condivido la visione della società di Kurt Sutter. Ma il legame di fratellanza, il percorso di alcuni (pochi per la verità) personaggi e la bellissima colonna sonora mi hanno convinto. La settima ed ultima stagione l’ho trovata a tratti ripetitiva e tirata leggermente per le lunghe, ma le ultime quattro/cinque puntate hanno ripagato ampiamente l’attesa. Un finale esplosivo, pieno di sentimento, poetico e a tratti filosofico. Assolutamente da recuperare se non l’avete vista.

Sherlock

5. Sherlock – BBC One
I telefilm gialli mi sono sempre piaciuti, fin dai tempi della mitica Jessica Fletcher o del grande Mark Sloan. Vero è che Sherlock non è un semplice giallo, ma l’idea alla base della serie è sicuramente quella. La particolare trasposizione del personaggio effettuata da Steven Moffat e Mark Gatiss rende il prodotto originale e allo stesso tempo lo mantiene tradizionale. La terza stagione è stata forse sottotono rispetto alle due precedenti, soprattutto per l’utilizzo limitato di uno degli avversari storici del protagonista però la seconda puntata delle tre andate in onda è stata particolarmente interessante e istruttiva. Il giudizio complessivo è da rivedere alla luce di come spiegheranno il colpo di scena di fine stagione.

Person of Interest

4. Person of Interest – CBS
La migliore serie broadcast americana dell’anno, senza ombra di dubbio. Da informatico non posso non apprezzare fortemente questo prodotto. La cura dei dettagli, le storie sempre attuali, i personaggi complessi e raramente banali, le “cose non dette” che lo spettatore deve capire da solo, le questioni etico morali legate alle intelligenze artificiali rendono Person of Interest assolutamente unica. Quest’anno le suddette questioni etico morali l’hanno fatta da padrona, con qualche intermezzo dedicato alle vicende di Elias e della sua organizzazione. Qualche difetto c’è: ogni tanto la serie sfocia in momenti oltremodo tamarri che si potrebbero tranquillamente evitare, ma la si perdona ampiamente.

House of Cards

3. House of Cards – Netflix
Politica e intrighi mi hanno sempre attirato, quindi appena mi hanno consigliato di vedere House of Cards mi ci sono buttato a bomba. I 26 episodi finora usciti mi hanno tenuto compagnia per qualche giorno mentre ero in ospedale alle prese con seri problemi di salute, spero ora risolti. La seconda stagione soffre della mancanza di personaggi secondari di spessore, nonostante la new entry Jackie Sharp. Mi è invece piaciuta molto la scelta tecnica di far parlare il protagonista con gli spettatori, come se lui ci volesse suoi complici nelle sue manovre di potere. Il finale della seconda stagione è sicuramente un momento che tutti i fan della serie attendevano, soprattutto i due colpi di nocche su una certa scrivania…

Game of Thrones

2. Game of Thrones – HBO
Da lettore appassionato della saga di Martin (before it was cool) non posso non esaltarne l’adattamento televisivo, che comunque non è esente da problemi (infatti non è al primo posto della Top 10). La quarta stagione di Game of Thrones è stata forse la migliore ma qualche mancanza qui e là nella sceneggiatura si è sentita. Attori (menzione speciale per Pedro Pascal, interprete di un magnifico Oberyn Martell), locations, comparto tecnico ed artistico, effetti speciali, regia e tutto il resto sono stati ottimi. Tantissimi i colpi di scena e le rivelazioni presenti quest’anno; forse solo la storia di Daenerys è stata un po’ sottotono, ma la prossima stagione sarà sicuramente più movimentata per la regina dei draghi.

True Detective

1. True Detective – HBO
Altra serie che mi ha tenuto compagnia in ospedale, i miei commenti a True Detective non possono non essere ottimi in tutti i settori: dagli attori protagonisti alla regia, dalla sceneggiatura alla fotografia, senza dimenticare i dialoghi e la colonna sonora. I primi episodi sono stati giustamente più lenti e psicologici mentre gli ultimi sono stati caratterizzati da tratti cupi ed horror. Il caso trattato e il serial killer non sono il fulcro della narrazione, ma solo il pretesto per dare spazio ai protagonisti, alla loro analisi e al loro rapporto. Non potete assolutamente perdere questa serie, e in particolare questa prima stagione: sarà sicuramente annoverata come una pietra miliare della serialità televisiva di questi anni.

Questa è la mia Top 10, sentitevi liberi di farmi sapere nei commenti cosa ne pensate. Anche se sono già passati tanti giorni, colgo l’occasione per augurarvi un 2015 ricco di salute (la cosa più importante, fidatevi) e di felicità!

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Marco Quargentan

Itasiano da ottobre 2008 grazie ad House MD e Lost. Blogger e Moderatore da giugno 2013 grazie a Game of Thrones, Traduttore da giugno 2015. Informatico di "professione", sassofonista per caso, appassionato di basket, player spasmodico della serie Legend of Zelda, lettore compulsivo di JRR Tolkien e GRR Martin (entrambi before it was cool), drogato seriale. Non chiedetemi la mia serie preferita, non saprei scegliere fra quelle che adoro.
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