American Horror Story

L’arte degli opening credits

La sequenza dei titoli di apertura è una forma molto particolare di cinema: deve trasmettere lo spirito dello show televisivo pur rimanendo inalterato nel corso della stagione. E deve essere immediatamente riconoscibile per non dire memorabile!

E’ sempre difficile fare classifiche, diciamo che qui ne presentiamo venti dei migliori.

Alcuni di questi sono classici che resistono e sono ormai parte del nostro DNA di fan. Altri si fanno ricordare per la musica utilizzata, che evoca immediatamente un ricordo legato alla serie. Altri ancora presentano immagini che restano fisse nella nostra memoria. Altri, ovviamente, sono semplicemente cool!

 

Game of Thrones

La sigla è stata diretta da Angus Wall per a52 e la musica è stata composta da Ramin Djawadi, noto soprattutto in campo cinematografico (Blade, Iron Man, Scontro tra Titani). Il resto non ha davvero bisogno di presentazioni!

 

Lost

Semplice, breve e desolato, quest’opening non ha rivelato niente di niente: perfetto per una serie così immersa nel mistero. 22 settembre 2004, vi ricordate?

 

Battlestar Galactica

Situazione particolare, giacché vi sono due sequenze per questa serie. C’è la “intro” (sopra) e poi il filmato completo (in basso), entrambi fanno un ottimo lavoro di presentazione della rivolta Cylon, la distruzione delle Dodici Colonie e le meravigliose sequenze di battaglia.

 

Twilight Zone

Qui si torna indietro nel tempo, Ai confini della realtà!

La serie classica, creata da Rod Serling e che vide tra gli sceneggiatori Richard Matheson e Ray Bradbury andò in onda dal 1959 al 1964.

 

Knight Rider

Il creatore della serie Glen Larson una volta descrisse questa serie come “The Lone Ranger” ma con una macchina al posto di un cavallo. Clever!

 

Jonny Quest

Date uno sguardo a Jonny Quest! Torniamo nel lontano 1964 per una serie televisiva a cartoni animati prodotta da Hanna-Barbera e creata e disegna da artista di libro comico Doug Wildey.

 

The X-Files

Anche se sembra evidente che questa sigla (chiamiamola così per una volta) avrebbe potuto realizzarla chiunque con un paio di documenti falsi e una videocamera, resta impressa nella memoria di tutti. Quanti ricordi, che serie!

I want to believe.

 

Doctor Who

Su ItaSA ci sono molti fan del Dottore o sbaglio? Beh, lasciamo parlare questo simpatico video!

 

The Six Million Dollar Man

L’uomo da sei milioni di dollari, si torna al 1974!

La serie ha generato uno spin-off, La donna bionica. Dalla serie sono stati tratti sei film per la tv.

Alla sua uscita in Italia, la serie ebbe come sigla iniziale la canzone “Se” cantata da Nino Buonocore, che diventerà noto solo anni dopo grazie al successo di “Scrivimi”.

 

The Simpsons

Questo tour di Springfield è presente in TV per decenni, e una parte di ciò che lo rende così duraturo è che è infinitamente personalizzabile. Vi ricordate il primo episodio? “Un Natale da cani”, 24 dicembre 1991!

 

Firefly

Qui ci vorrebbe la meme “not bad”. La serie è stata ideata da Joss Whedon, autore precedentemente conosciuto al grande pubblico per le serie Buffy & Angel. Serie cancellata dopo la prima stagione (15 episodi).

 

Being Human (BBC)

Mai sottovalutare le serie british!

 

Aeon Flux

E quasi difficile credere che questa serie, trasmessa per la prima volta nel 1991, sia stata così in anticipo sui tempi e sia considerata come una reliquia. Guardate l’intro provando a trascurare la pretenziosità della voce fuori campo.

 

Angel

Ed eccoci allo spin-off di Buffy, ambientata nella metropoli di Los Angeles e incentrata sulle avventure di Angel (David Boreanaz).

 

American Horror Story

Freaky! Di fatto come la serie… da provare!

 

Fringe

J. J. Abrams e i suoi maledetti codici segreti! A me è piaciuta tantissimo quella della 2×16 con un 80’s style!

 

True Blood

Bad Things di Jace Everett. Vi dico solo questo. Provate a sentire qualcosa del cantautore statunitense.

 

Carnivàle

Creato dalle stesse menti dietro a quella di Game of Thrones, ha il pregio di portare lo spettatore immediatamente in contatto con la compagnia circense itinerante protagonista attraverso l’uso delle carte dei tarocchi (siamo nell’America degli anni trenta). Un must see.

 

Cowboy Bebop

Spike Spiegel, cacciatore di taglie che nel 2071 vaga attraverso il sistema solare, è la personificazione della parola cool! Ovviamente il tutto made in Japan (1998).

 

Star Trek

E’ semplice, davvero. Per lo più solo i titoli blu su sfondo nero. Ma aveva tre cose che la rendono una delle sigle di apertura più famose della storia dell’intrattenimento: il tema trionfale di Alexander Courage, la voce fuori campo di William Shatner e l’Enterprise che passa attraverso lo schermo. Nel 1960 questo era come sci-fi crack (per i fan lo è ancora!).

 

Non mi resta che concludere con la più classica delle domande finali: quali menzionereste voi?

 

 

Fonte: blastr.com

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