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Pushing Daisies tornerà in vita… parola di Bryan Fuller!

Vi ricordate di quella piccola gemma che tra il 2007 ed il 2009 andò in onda su ABC? Una serie che molti definirono un incrocio tra Big Fish e Il Favoloso Mondo di Amélie? Bene quella serie su un creatore di torte che può riportare in vita i morti, sembra proprio che tornerà… sotto forma di musical!

Che Bryan Fuller non fosse pronto a lasciare andare uno dei suoi migliori lavori (forse proprio il migliore) era chiaro fin dal giorno della cancellazione di Pushing Daisies. Per un po’ si è parlato di un film conclusivo, poi di una serie a fumetti che portasse avanti la storia di Ned e Chuck; ora Fuller ci vuole riprovare con un musical da portare direttamente sul palcoscenico della Mecca del Teatro: Broadway!

A dare la notizia è lo stesso Fuller che durante il Comic-Con ha dichiarato:

Stiamo lavorando a qualcosa che si può decisamente definire un revival di Pushing Daisies e l’idea sarebbe quella di riavere quanti più membri del cast riusciremo a far partecipare.

D’altronde, quando hai a disposizione un Tony Awards* (Kristin Chenoweth) e un Drama Desk** (Ellen Greene) la strada del musical sembra effettivamente la più praticabile e quella che meglio si potrebbe sposare con una serie così particolare, ma il progetto è comunque ardito e non mancheranno di certo le difficoltà. Tanto per cominciare, sarà difficile riunire l’intero cast: Lee Pace (il pie maker) è attualmente impegnato in due progetti, Twilight: Breaking Dawn, Part 2 e The Hobbit in cui interpreterà il padre di Legolas; Kristin Chenoweth (Olive Snook) nonostante la cancellazione di Good Christian Belles, non è stata con le mani in mano: sarà presente nella quarta stagione di The Good Wife come guest star ricorrente ed ha già organizzato un tour americano (e forse potrebbe far tappa anche in Europa) in cui canterà canzoni tratte dai suoi album e dai più grandi musical di Broadway; Swoosie Kurtz (la zia Lily) è attualmente impegnata sul set di Mike & Molly. Già così, senza questi personaggi fondamentali qualche perplessità sulla riuscita del progetto è lecito averla. In più la scelta di trasportare la serie a teatro lascerà fuori una larga fetta di potenziale pubblico per ovvie ragioni (chi ha tempo e possibilità di andarsi a vedere uno spettacolo a New York?), però questo, al contrario di quello che pensano alcuni, non lo trovo un grosso problema (se riescono a coinvolgere Kristin Chenoweth, il pubblico lo trovano di sicuro, New York non può abbandonare la sua regina). Insomma forse Fuller dovrebbe lavorarci su e capire se questa sia effettivamente la migliore soluzione possibile, personalmente opterei per un film musical da trasmettere su ABC.

il cast di Pushing Daisies

Pushing Daisies narra la storia di Ned, un creatore di torte (come viene definito dalla voce narrante), che da bambino scopre di avere il potere di riportare in vita i morti, tutto quello che deve fare è toccarli. Questo straordinario potere ha però dei limiti: il primo tocco dà la vita, il secondo la morte e se Ned non ritocca l’essere vivente (che sia pianta, animale o essere umano non importa) entro un minuto dalla resurrezione, un’altra vita verrà tolta al posto di quella resuscitata. Ned scoprirà tutto questo suo malgrado, quando riporterà in vita la madre, morta improvvisamente, facendo però morire il padre della sua migliore amica Charlotte ‘Chuck’ Charles. Dopo anni passati in solitudine ed dopo essere diventato uno stimatissimo creatore di torte ed un ottimo aiutante per l’investigatore privato Emerson Cod, Ned scopre che Chuck, di cui è segretamente innamorato fin da bambino, è stata uccisa. Decide perciò di andare contro la regola da lui stesso imposta “mai riportare in vita una persona per più di un minuto” e di resuscitare Chuck che aiuterà i due a risolvere il suo omicidio (e tanti altri).

Apparentemente può sembrare un crime tinto di horror, in realtà Pushing Daisies si è rivelata una serie ricca di colori e fantasia, dolcezza e ilarità, apprezzatissima dalla critica (molto meno dal pubblico, purtroppo) e con un cast azzeccatissimo e di alto livello. Una piccola gemma che in quest’estate di recuperi non dovete assolutamente farvi scappare!

 

*Il Tony Award è il corrispettivo teatrale dell’Oscar ed è considerato il massimo riconoscimento per un attore teatrale.

**Anche il Drama Desk è considerato uno dei premi più importanti a livello teatrale, assimilabile al Golden Globe.

 

Fonte: blastr.com

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