Il panorama delle serie TV comedy è più vario che mai. Diversi prodotti sono ormai difficili da etichettare, perché spesso aggiungono molti elementi drammatici. Ma se c’è un genere di commedia che per sua stessa definizione punterà sempre sulla risata, è quello basato sulla parodia e sull’assurdo. Mi riferisco a serie TV che sono costituite da situazioni folli, stravaganti e quasi insensate, oppure a quelle che sono fatte appositamente per ridicolizzare altri generi che si prendono più seriamente.
Purtroppo, o per fortuna, la maggior parte di queste comedy rimangono in disparte. Per questo ho deciso di scrivere un articolo per far conoscere quelli che ritengo i migliori esempi tra le serie meno conosciute. Data quest’ultima particolarità, è probabile che io ne abbia tralasciate alcune di cui ignoro l’esistenza. Ma, se vi piace il genere, vi assicuro che le seguenti 10 comedy fanno al caso vostro!
10) BULLET IN THE FACE
Parola d’ordine: trash. Ma non trash come tanti intendono lo stile di Pretty Little Liars, Revenge, o seriette simili, sto parlando di trash di alto livello, fatto come si deve, con cognizione di causa e per favorire la comicità e la follia del prodotto. Siamo a Brüteville, città contesa da due boss mafiosi (interpretati da Eddie Izzard, Hannibal, ed Eric Roberts, The Dark Knight). Il criminale sociopatico Gunter Vogler (Max Williams) viene tradito e gli viene sparato un proiettile in faccia. Dopo poco, scopre non solo che non è morto, ma anche che il suo corpo è stato recuperato dalla polizia locale, la quale gli ha trapiantato il volto di un poliziotto che egli aveva precedente ucciso. La polizia cercherà dunque di sfruttare le abilità e conoscenze da criminale di Gunter per tentare di catturare i due boss mafiosi. Bullet in the Face è una serie canadese formata da una sola stagione di 6 episodi, trasmessa su IFC nel 2012. È caratterizzata da uno stile fortemente noir, sia nella sceneggiatura che nell’ottima regia. È selvaggia, violenta e politicamente scorretta, pervasa da un umorismo tagliente, ma sopratutto è completamente fuori di testa. Se non vi innamorate subito del carismatico e folle protagonista e della sua risata, c’è qualcosa che non va.
9) EAGLEHEART
Eagleheart è una serie formata da 3 stagioni e 34 episodi, ed è andata in onda su Adult Swim dal 2011 al 2014. È una parodia delle serie poliziesche, ma più nello specifico di quelle ambientate nelle contee del sud degli Stati Uniti, come il celebre Walker, Texas Ranger. Il protagonista è Chris Monsanto (Chris Elliot, Groundhog Day), Marshal che, insieme ai suoi due sottoposti, si occupa di mantenere l’ordine nella città e fermare i peggiori criminali, spesso con un uso esagerato di violenza e omicidi. Gli autori non si fanno problemi a portare tutto all’eccesso, ridicolizzando qualsiasi situazione e aggiungendo spesso scene quasi completamente nonsense, entrando a volte anche nel genere fantascientifico. Le prime due stagioni hanno episodi piuttosto scollegati fra loro, mentre la terza ha una trama unica. In quest’ultima, l’assurdità generale è talmente esuberante che all’inizio è seriamente difficile capire quello che sta succedendo. Se vi piacciono le serie folli, non troverete nulla di meglio di Eagleheart.
8) DELOCATED
Altra comedy di Adult Swim. L’assurdità di questo titolo sta quasi tutta nella premessa: dopo aver testimoniato contro una famiglia mafiosa russa, “Jon” (Jon Glaser, Parks and Recreation) e la sua famiglia entrano nel programma protezione testimoni. Qualche tempo dopo accettano l’offerta di un network televisivo di trasferirsi a New York e diventare i protagonisti di un reality show sulla loro vita. Vista la situazione delicata, per nascondere la loro identità saranno costretti a indossare continuamente dei passamontagna, e addirittura a subire un’operazione alle corde vocali per mascherare le loro voci. La comicità poi è lasciata al protagonista, un personaggio tanto burlone, immaturo e ciarlone quanto carismatico. Parte dell’assurdità è anche data dal come la figura di Jon non influisca sui personaggi che incontra, che sembrano non fare caso al fatto che egli abbia un passamontagna, una voce mascherata, e che sia sempre seguito da guardie del corpo e telecamere; e si riversa anche sulla leggerezza con cui vengono prese da tutti le situazioni pericolose in cui si trovano i protagonisti. Un aspetto importante della serie è anche la ridicolizzazione dell’avidità del network televisivo, il quale arriva addirittura a dare un proprio reality show a un membro della famiglia mafiosa russa che sta dando la caccia al protagonista: Yvgeny Mirminsky (Eugene Mirman), un inesperto sicario che sogna di diventare uno stand-up comedian. Delocated è formata da 3 stagioni per un totale di 30 episodi andati in onda dal 2008 al 2012, con un speciale episodio conclusivo uscito l’anno successivo.
7/6) THE SPOILS OF BABYLON / THE SPOILS BEFORE DYING
The Spoils of Babylon e The Spoils Before Dying sono due miniserie indirettamente collegate fra loro, formate da 6 episodi ciascuna e andate in onda su IFC rispettivamente nel 2014 e nel 2015. Entrambe le storie sono presentate come se fossero due reali miniserie tratte da dei “capolavori” letterari dell’autore Eric Jonrosh (Will Ferrell), il quale è anche regista e ha il compito di aprire e chiudere gli episodi per segnalare qualche curiosità sulle riprese e sui retroscena, oltre che per vantarsi all’inverosimile. La prima miniserie, The Spoils of Babylon, racconta la storia di due fratellastri (interpretati da Toby Maguire e Kristen Wiig), figli di un contadino texano, che diventano produttori di petrolio su scala globale. La seconda, The Spoils Before Dying, segue le vicende di un pianista jazz (Michael Kenneth Williams) che viene coinvolto in un indagine di omicidio, e avrà a disposizione pochi giorni per risolvere il mistero e scagionarsi. Avrete notato che siamo di fronte a un cast molto importante, oltre ai celebri attori già nominati, nelle due serie compariranno anche Tim Robbins, Jessica Alba, Val Kilmer, Haley Joel Osment, Michael Sheen, Carey Mulligan, Maya Rudolph, Tim Meadows, Chris Parnell e Emily Ratajkowski. Questi due prodotti rientrano nel genere epico, melodrammatico e in alcune parti anche noir. Hanno la particolarità di essere delle parodie delle tipiche e pompose “serie evento” trasmesse durante gli anni ’70 e ’80, e per questo sono caratterizzate da scene eccessive, da una regia volutamente disastrosa, e da un modo di fare che ridicolizza il fatto che gli autori di questi prodotti fossero convinti di essere e risultare dei geni. L’unico difetto di queste due miniserie è che non hanno una premessa e uno stile originali, come vedremo più avanti nell’articolo.
5) ANOTHER PERIOD
Serie creata e interpretata da Natasha Leggero (Burning Love) e Riki Lindhome (Garfunkel and Oates). La prima stagione è andata in onda su Comedy Central nel 2015, la seconda è in corso. Siamo all’inizio del 1900 nel Rhode Island, e seguiamo le vicende della famiglia aristocratica Bellacourts, e in particolare le sorelle Lillian (Leggero) e Beatrice (Lindhome), “che sono interessate solo al loro aspetto, a quale feste devono partecipare, e a diventare famose, che è molto più difficile nel 1902”. La serie è una parodia di reality show come Keeping Up with the Kardashians, ma è ambientata e ridicolizza lo stesso periodo storico e ambiente sociale di Downton Abbey. La comicità di Another Period è incentrata principalmente sulla stupidità e pretenziosità della famiglia protagonista, ma diverge e si fa gioco anche delle condizioni della servitù. Le autrici non si riservano di includere e canzonare anche persone storiche realmente esistite, come Freud, Ghandi e Edison, spesso portando all’eccesso il loro carattere o dandogliene uno completamente opposto a quello per cui sono celebri. Un altro importante elemento della serie, e probabilmente quello più assurdo ed esilarante, sono i sottili paragoni con la società moderna, come per esempio l’inserimento di attività o eventi che sembrano versioni passate di quelli che oggi conosciamo, ma che in realtà non hanno il minimo senso nel contesto storico in questione.
4) REVIEW (US)
Review (anche conosciuta come Review with Forrest MacNeil) è un remake in salsa americana di un’omonima serie australiana, ed è probabilmente la meno bizzarra tra quelle presenti nell’articolo. È iniziata nel 2014 su Comedy Central, e ha in attivo due stagioni, con una terza e ultima in produzione. Forrest MacNeil (interpretato da Andy Daly, anche creatore della serie) è l’entusiasta presentatore dello show “Review”, che si occupa di recensire “la vita stessa”, come recita lo slogan del programma. Il presentatore è quindi portato ad ascoltare le richieste degli spettatori e poi provare sulla sua pelle queste variegate esperienze di vita, per poi concludere dando un voto in base a quanto l’esperienza sia ritenuta piacevole. Queste richieste spaziano dagli argomenti più ordinari, come “andare al ballo scolastico” o “mangiare 15 pancake”; a quelli più straordinari, tipo “andare nello spazio” o “sposare uno sconosciuto”; passando per quelli criminali, per esempio “rubare” o “uccidere una persona”; a quelli più assurdi, come “essere Batman” o “essere sepolti vivi”. Il fantastico umorismo della serie sta tutto nello sventurato protagonista, che è incredibilmente devoto al suo lavoro, cosa che lo porta a voler soddisfare il suo incarico giornaliero a ogni costo, spesso finendo in situazioni estreme o che influiscono negativamente sulla sua vita privata.
3) CHILDRENS HOSPITAL
Entriamo nella Top 3 e i titoli diventano di altissimo livello. Childrens Hospital è ambientata in un ospedale pediatrico, e segue le vicende dell’equipe medica, capitanata dal clown Blake (interpretato dal creatore della serie Rob Corddry). Non c’è molto altro da dire sulla trama, perché le storie degli episodi hanno spesso una continuità che si ferma alle singole puntate o al massimo a una stagione. La serie nasce come parodia di medical drama come General Hospital, St. Elsewhere, Chicago Hope, ER, House e Grey’s Anatomy, ma successivamente diventa un prodotto con una comicità tutta sua. Childrens Hospital si può vantare di un’incredibile varietà, di una capacità di regalare contenuti sempre originali e particolari, grazie a trovate impensabili, trame ambientate nel passato, episodi musical, puntate live, altre che entrano nella meta-televisione rivelando che la storia che vediamo è finzione, spezzoni che hanno addirittura dato vita a due serie spin-off (Newsreaders e NTSF:SD:SUV::, che potrebbe tranquillamente rientrare nella lista di questo articolo), e molto altro. Questa è probabilmente la serie più longeva e rappresentativa di questo genere di comedy. È formata da 7 stagioni, andate in onda dal 2008 al 2016. Nata inizialmente come una webserie, dopo il primo anno è stata acquistata dal network Adult Swim, che ha apportato dei miglioramenti e ha reso la serie quella che è stata per le restanti 6 stagioni. Al creatore Rob Corddry, si sono aggiunti come sceneggiatori principali anche David Wain (Wet Hot American Summer) e Jonathan Stern. Per queste ragioni, il primo ciclo di episodi non è perfettamente identificativo della serie: ne stabilisce la storia e lo stile, ma ha ancora una comicità aspra, che prende vita solo dall’anno successivo, andando a creare una delle comedy più esilaranti e originali della storia della televisione.
2) GARTH MARENGHI’S DARKPLACE
Come scritto sopra, The Spoils of Babylon e The Spoils Before Dying non possono essere considerate originali, perché devono quasi tutto alla meno conosciuta Garth Marenghi’s Darkplace, così come tantissime altre serie comedy degli ultimi dieci anni (Childrens Hospital inclusa). Creata e recitata da Matthew Holness e Richard Ayoade (celebre per il ruolo in The IT Crowd e per aver scritto e girato Submarine e The Double), si tratta di una miniserie britannica formata da 6 episodi, andati in onda su Channel 4 nel 2004. È una parodia che ridicolizza i drama televisivi a basso budget degli anni ’80, in particolare i generi horror e di fantascienza. I protagonisti sono l’autore, auto-dichiaratosi prodigio, Garth Marenghi e il suo produttore Dean Learner che, tramite interviste, presentano il capolavoro horror chiamato “Darkplace”, una serie creata negli anni ’80 in cui entrambi hanno recitato, ambientata in un ospedale al centro di molti eventi soprannaturali. La parodia è evidente nella regia e nella recitazione più vicine all’amatoriale che al professionale, e nella sceneggiatura che vuole sembrare profonda e colta, fallendo miseramente. Molte scene fanno venire i brividi per quanto sembrino realmente realizzate in modo maldestro, ed è questo che rende Garth Marenghi’s Darkplace estremamente esilarante. Quello creata da Ayoade e Holness è un prodotto che in soli 6 episodi è stato capace di anticipare diversi stili comici che nelle serie odierne sono utilizzati quotidianamente, e sarebbe follia non concedergli un posto privilegiato in questa lista.
1) A TOUCH OF CLOTH
La prima posizione di questa lista è occupata dalla parodia per eccellenza: A Touch of Cloth è una breve serie britannica, composta da 3 piccole stagioni di 2 episodi ciascuno, trasmesse su Sky 1 dal 2012 al 2014. È sceneggiata principalmente dalla brillante mente di Charlie Brooker (Dead Set, Black Mirror). Siamo a City of Town, l’ex-ispettore Jack Cloth (John Hannah, The Mummy) viene richiamato in servizio nel dipartimento di polizia, dove si ritroverà a lavorare con una nuova partner, Anne Oldman (Suranne Jones, Doctor Foster). Siamo di fronte a una serie assurdamente esilarante, con uno stile che può ricordare quello di Police Squad! e della trilogia The Naked Gun, ma che è capace di essere molto di più. A Touch of Cloth può essere catalogata come una parodia del genere poliziesco e investigativo, ma in realtà riesce a incarnare tutti i migliori aspetti descritti in questo articolo. La comicità è al centro di tutto: ogni scena è formata da ridicolizzazioni e stravolgimenti dei classici cliché del genere, giochi di parole e divertenti malintesi, rottura della quarta parete e tanto altro, tutto circondato da un livello di assurdità e soprattutto da una genialità comica senza precedenti. È notevole inoltre l’enorme attenzione ai dettagli in questa serie: non esiste una frase, un movimento o un oggetto di scena che non sia pensato per l’umorismo. È molto difficile che gli amanti di questo genere di comedy ne trovino una più divertente di questa.
Questo è tutto. Sono consapevole che potrei aver lasciato indietro qualche titolo meritevole, ma l’obiettivo era quello di dare spazio a questi generi di commedie, e di aiutare i lettori a trovare qualche serie sconosciuta che possa fare al caso loro, spero di esserci riuscito. Se avete avuto la forza di arrivare fino in fondo all’articolo, non abbiate paura di lasciare un commento per far sapere cosa ne pensate di questi dieci titoli, o se troviate che ne manchi qualcuno di fondamentale.
P.S.: data la poca celebrità di queste serie, alcune potrebbero essere difficili da reperire, ma vi assicuro che con delle accurate ricerche si possono trovare tutte. Per i sottotitoli, vi consiglio di utilizzare quelli in inglese, se possibile. Non solo perché Italiansubs non si è occupata in passato di queste comedy, ma soprattutto perché quasi tutte hanno uno stile che si basa anche su giochi di parole, doppi sensi e incomprensioni che perderebbero tutto il loro significato se tradotti in un’altra lingua.
Luigi Dalena
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