Il 2014 è ormai finito: per i blogger di ItaSA è arrivato il momento di riepilogare quello che più hanno apprezzato del mondo delle serie TV nell’anno appena concluso.
Noi blogger stileremo le nostre personali classifiche, utilizzando anche metri di giudizio completamente diversi, in alcuni articoli che continueranno per una decina di giorni. Apro io le danze. La mia top 10 è composta dalle serie TV andate in onda nel 2014 che ho visto e che ritengo siano qualitativamente le migliori.
10. The Newsroom
Nel gradino più basso della classifica troviamo la terza e ultima stagione della serie HBO di Aaron Sorkin, situata negli studi della divisione news di un fittizio network statunitense. Il numero di episodi è minore rispetto agli scorsi anni, ma l’anticipata notizia di chiusura della serie ha permesso all’autore di incentrare tutta la stagione sulla conclusione delle vicende. Il cast, guidato dal sempre ottimo Jeff Daniels, ha accompagnato gli spettatori in un ultimo saluto a Will McAvoy e colleghi con una perfetta stagione conclusiva, condita da una caratterizzazione dei personaggi e da dialoghi e interazioni come al solito eccellenti. Sorkin ha deciso di optare per una trama in cui i personaggi prendono ancora più il sopravvento rispetto al giornalismo. Esperimento a mio avviso decisamente riuscito.
09. Penny Dreadful
Nella classifica è presente più di una della novità di quest’anno, Penny Dreadful è tra queste. La serie fantasy/horror creata da John Logan e targata Showtime ha dimostrato come una sceneggiatura con vampiri, licantropi e vari personaggi chiave della letteratura vittoriana, se scritta bene, possa ancora essere originale. Questo prodotto ha saputo distinguersi per l’ottimo apparato tecnico e per la capacità di passare con maestria da una raffinata rappresentazione della società ottocentesca a un’inquietante cupezza tipica dell’horror. Ma il maggiore vanto di Penny Dreadful sono gli attori: Rory Kinnear e soprattutto Eva Green, la quale a dir poco straordinaria performance basterebbe come motivo per guardare la serie. Da menzionare anche il meraviglioso episodio flashback Closer Than Sisters, che secondo la mia opinione sarebbe un ottimo candidato come miglior episodio di questa stagione televisiva.
08. Transparent
La recente serie di Amazon Studios si piazza all’ottavo posto nella mia classifica. Transparent è un family drama incentrato sulla decisione di un padre di famiglia di diventare un transgender. Questo soggetto ha permesso all’autrice Jill Soloway di esplorare a fondo diverse dinamiche familiari. Soloway racconta con una ricercata introspezione la vita di tutti i giorni, concentrandosi solo e unicamente sui personaggi. La serie di Amazon è riuscita nell’intento di narrare in maniera emozionante e poetica una storia con alla base un argomento complesso e delicato come l’identità di genere. Notevole è anche il lavoro del cast, soprattutto quello di Jeffrey Tambor, che interpreta il/la protagonista.
07. Halt and Catch Fire
La prossima posizione è della nuova serie ambientata durante la rivoluzione informatica degli anni ’80. Con la fine di Breaking Bad e l’imminente uscita di scena di Mad Men, grazie al rinnovo a una seconda stagione Halt and Catch Fire ha tutte le carte in regola per diventare la punta di diamante del network statunitense AMC per i prossimi anni, sperando che gli ascolti non si abbassino ulteriormente. In questa prima stagione il period drama ha dimostrato di sapersi migliorare di episodio in episodio, supportato da un egregio comparto tecnico, da una sceneggiatura elegante e mai banale e da un incredibile lavoro recitativo degli attori principali Lee Pace, Scoot McNairy, Mackenzie Davis, Kerry Bishé e Toby Huss.
06. Fargo
La commedia nera antologica di FX che prende ispirazione dall’omonimo film dei fratelli Coen è giustamente una delle serie più apprezzate ed acclamate nel 2014. La prima stagione di Fargo, che narra la storia degli abitanti di due piccole cittadine del Minnesota che vedono le loro vite sconvolte dall’arrivo di un pericoloso criminale, è stata tanto folle e surreale quanto brillante. La magnifica regia e i personaggi ottimamente scritti e magistralmente interpretati da Billy Bob Thornton e Martin Freeman sono riusciti a creare scene e dialoghi a dir poco memorabili. Ammetto che se il finale non mi avesse lasciato con l’amaro in bocca Fargo avrebbe potuto tranquillamente avere una posizione più alta nella mia classifica.
05. Peaky Blinders
Il quinto posto è occupato dalla seconda stagione della serie britannica della BBC Two creata e scritta da Steven Knight. Il period drama ambientato nella Birmingham del dopoguerra con protagonista una famiglia di gangster ha saputo eccellere sotto qualsiasi aspetto anche quest’anno. Per quanto riguarda la sceneggiatura, la storia è rimasta intrigante ed è stata ben portata avanti, così come è stata esemplare la caratterizzazione dei personaggi, soprattutto quella del protagonista. Il più grosso punto di forza della serie però è ancora il sopraffino reparto tecnico, composto da regia, fotografia, scenografia e musiche, che hanno nuovamente dato vita a scene sensorialmente sublimi. Anche nel caso di Peaky Blinders è da sottolineare la prova del cast. Attori del calibro di Cillian Murphy, Tom Hardy, Sam Neil e Helen McCrory hanno dimostrato il loro immenso talento, ma anche performance di nomi meno importanti come quelli di Paul Anderson e del giovane Finn Cole non sono state da meno.
04. True Detective
La più alta novità del 2014 è anche la serie più discussa dell’anno. Il drama antologico HBO nato dalla mente dello sceneggiatore Nic Pizzolatto ha attirato infatti molte attenzioni su di sé in quanto considerato da molti come prodotto di altissima qualità. Io sono assolutamente d’accordo. Dal punto di vista tecnico True Detective è molto probabilmente superiore a qualsiasi serie TV mai realizzata: il celeberrimo piano sequenza della quarta puntata è stato giustamente definito come “uno dei più grandiosi conseguimenti registici della televisione”, e le riprese delle cupe lande della Louisiana sono riuscite ad essere uno degli elementi di spicco della serie. Oltre alla regia di Cary Joji Fukunaga e alla fotografia, la prima stagione del crime drama ha brillato anche per la straordinaria interpretazione di Matthew McConaughey e per la sceneggiatura di Pizzolatto, che ha guidato con estrema raffinatezza, tra conflitti interiori e riflessioni filosofiche, i due detective nella loro lunga caccia al serial killer.
03. Boardwalk Empire
Per il gradino più basso del podio torniamo negli anni ’20. La quinta ed ultima stagione della serie crime di Terence Winter è una perfetta e meravigliosa chiusura del cerchio apertosi cinque anni prima. La stagione conclusiva del period drama di HBO è riuscita a rappresentare un senso di chiusura, di lontananza e di solitudine come mai prima d’ora. Tra flashback e addii, il canto del cigno di Nucky Thompson, interpretato da uno Steve Buscemi in stato di grazia, è stato raccontato con una maestria che difficilmente si vede in televisione. Anche qui è presente un episodio che secondo il sottoscritto potrebbe tranquillamente fare a gara come migliore della stagione: mi riferisco a Friendless Child, splendido dall’inizio alla fine.
02. A Touch of Cloth
Le precedenti serie sono tutte più o meno drammatiche, la seconda posizione però se la merita una comedy. Secondo la mia opinione nessuna delle serie precedenti ha raggiunto la genialità di A Touch of Cloth quest’anno. In onda sul canale britannico Sky1, e creata da Charlie Brooker, la parodia del genere poliziesco e procedurale ha dimostrato per la terza (e purtroppo ultima) volta di saper far ammazzare dalle risate lo spettatore coinvolgendolo in un folle mix di assurdità, fraintendimenti e nonsensi. Come se non bastasse, in questa stagione gli autori hanno anche dato prova di un talento nel dirigere, aumentando l’uso di lunghi piani sequenza che, insieme all’egregio lavoro del cast capitanato da John Hannah, non fanno altro che aumentare il coinvolgimento nei confronti della stravagante storia di Jack Cloth e dei suoi colleghi.
01. Black Mirror
Si tratta solamente di una speciale puntata natalizia, ma è abbastanza da entrare in classifica e raggiungere direttamente la cima. L’episodio intitolato White Christmas della serie capolavoro di Channel 4 creata sempre da Charlie Brooker, esattamente come le puntate degli anni precedenti, ha catturato gli spettatori in un vortice di ansia e angoscia che sembra durare “1000 anni ogni minuto”. Nessuna serie televisiva è in grado di rappresentare la terrificante realtà senza mezzi termini con l’eccellenza con cui lo fa Black Mirror, e questo speciale episodio ne è il perfetto esempio. Ambientato in un non troppo lontano futuro, White Christmas, sfruttando le ottime prove recitative di Jon Hamm e di Rafe Spall, ci ha magnificamente narrato storie piene di sfiducia, cinismo, ironia e inquietudine, che hanno contribuito a mostrarci il Natale sotto una luce completamente differente.
Questa è la mia top 10. Sentitevi liberi di farmi sapere nei commenti cosa ne pensate, se vi trovate d’accordo o se avete opinioni diverse dalla mia. Vi rinnovo l’invito ad attendere le classifiche degli altri blogger nei prossimi giorni e colgo l’occasione per augurarvi un buon 2015!
Luigi Dalena
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