Mancano solo pochi mesi alla 66esima edizione dei Primetime Emmy Awards, raccogliamo in questo articolo le recenti news: tra queste gli annunci del nuovo presentatore, della categoria di True Detective e la campagna di The Good Wife.
Il mese scorso avevamo promesso di tenervi aggiornati con le notizie sulla prossima edizione degli Emmy Awards, quindi, dopo il primo aggiornamento, ecco un altro articolo che raggruppa le news uscite di recente.
Innanzitutto vi informiamo che siamo arrivati alla prima data del programma che porterà alla premiazione del 25 agosto.
Il 25 aprile è infatti la data della scadenza per la presentazione delle serie candidate: da oggi in poi non si potranno più presentare le candidature, anche se sono andate in onda nel periodo previsto (dal 1° giugno 2013 al 31 maggio 2014).
Un’importante notizia è uscita proprio ieri notte, NBC Entertainment ha annunciato infatti che il presentatore della prossima cerimonia sarà Seth Meyers, l’ex membro del Saturday Night Live e attuale presentatore dello show Late Night with Seth Meyers. A pochi giorni dalla sua nomina come una delle “100 persone più influenti del mondo” da parte del Time, il presentatore avrà modo di mettere in pratica la sua esperienza sul palco del più importante premio televisivo.
L’esperienza e la maneggevolezza di Seth nei confronti di un pubblico durante il suo periodo al Saturday Night Live, così come la sua brillante comicità sia come scrittore che in fronte alla telecamera al SNL e al Late Night, fanno di lui la scelta perfetta per presentare gli Emmy.
Sono state le parole di Paul Telegdy, presidente di NBC Entertainment.
Seth è un artista e uno scrittore pieno di talento, e noi sappiamo che porterà qualcosa di unico nella sua presentazione dei Primetime Emmy Awards.
Ha dichiarato invece Bruce Rosenblum, amministratore delegato della Television Academy.
L’annuncio del nuovo presentatore segue di pochi giorni quello di Don Mischer come produttore esecutivo della trasmissione di quest’anno.
E ora passiamo alle notizie sulle serie televisive. Nell’articolo del mese scorso vi abbiamo descritto la situazione del nuovo drama HBO True Detective, parlandovi di come il network sarebbe potuto andare sul sicuro candidando la serie nella categoria delle miniserie oppure rischiare candidandola nella più prestigiosa categoria dei drama. A fine marzo è arrivato l’annuncio ufficiale: HBO ha deciso di rischiare, True Detective concorrerà nella categoria dei drama.
A giustificare questa scelta sono state le parole di Michael Lombardo, presidente del network:
Abbiamo lanciato, prodotto e pubblicizzato questo progetto come una serie. Nic [Pizzolatto] non l’ha mai pensata come una miniserie, e noi l’abbiamo sempre trattato come il creatore di una serie. Nelle nostre menti questa è una serie, e l’unica ragione per candidarla come miniserie era una ragione cinica, non ci è parsa la cosa giusta da fare.
Ho discusso con i produttori esecutivi sulla scelta di trattarla come miniserie per concorrere in una categoria possibilmente meno competitiva, ma non abbiamo mai seriamente pensato di farlo. Chiunque vuole vincere dei premi, e capisco che stiamo concorrendo nella categoria con più competizione, ma questo mi è sembrato un motivo scorretto per candidare la serie in una diversa categoria.
L’annuncio di HBO ha creato un dibattito anche fuori dal network, sulla questione si è anche espresso il creatore di Mad Men Matthew Weiner:
Sono rimasto sorpreso, ma scommetto che tutti gli altri concorrenti della categoria dei drama abbiano detto “oh m**da!”.
Questo mi fa pensare che HBO abbia fatto la scelta giusta.”
La scelta è però stata anche criticata e ritenuta scorretta.
Il presidente di FX John Landgraf ha infatti dichiarato:
Secondo il mio personale punto di vista una miniserie è una storia che finisce, una serie è una storia che continua.
A dir la verità, io penso che sia scorretto da parte di HBO candidare True Detective nella categoria dei drama, perché è più facile ingaggiare certi attori per recitare in una serie con un termine molto vicino, come Billy Bob Thornton in Fargo o Matthew McConaughey e Woody Harrelson in True Detective, che non firmerebbero mai un contratto da sette stagioni.
Anche se Landgraf si lamenta, sulla carta questa decisione aiuta molto il suo network: le serie drama FX (Sons of Anarchy, Justified, The Americans, The Bridge) anche senza la presenza della serie HBO avrebbero avuto poche chance di entrare nelle nomination dei drama. Invece, senza la presenza di True Detective tra le miniserie, la nuovissima serie Fargo ha buone possibilità di dominare nella categoria.
FX ha già annunciato che la serie ispirata al film dei fratelli Coen concorrerà nelle miniserie in quanto antologica. Fargo per il premio come “miglior miniserie” è la assoluta favorita; per quanto riguarda gli altri premi, invece, la serie dovrà scontrarsi anche con i film televisivi. Ma con un’ottima scrittura, una buona regia e interpreti del calibro di Billy Bob Thornton e Martin Freeman, Fargo ha buone possibilità di portarsi a casa molti premi.
Ma le critiche del presidente FX non sono rivolte esclusivamente a HBO, Landgraf infatti ha avuto qualcosa da dire anche contro Netflix e Showtime, che hanno di recente candidato nella categoria delle comedy, rispettivamente Orange is the New Black e Shameless:
Non credo che Orange is the New Black e Shameless appartengano alla categoria delle comedy.
Una comedy può anche avere degli elementi drammatici, ma il suo obiettivo primario è quello di far ridere e guardare agli aspetti più dark attraverso la comicità. Un drama può essere divertente ma si focalizza sul raccontare una storia drammatica.
Si tende a votare le performance che colpiscono di più, ed è scorretto avere degli attori che hanno a disposizione un largo raggio di scene drammatiche in ogni episodio contro attori che devono prima di tutto far ridere.
Un’altra notizia che ha fatto molto parlare di sé è stata la campagna di CBS per la serie The Good Wife. Il legal drama di CBS è probabilmente l’unica broadcast ad avere delle possibilità di entrare nelle nomination dei drama, e il network si sta decisamente impegnando per far sì che questo accada.
La campagna di CBS si concentra proprio sulla differenza tra la serie broadcast e i maggiori contendenti appartenenti a network cable, e in particolare sul numero di episodi trasmessi. Facendo notare quanto sia più difficile mantenere un certo livello per 22 episodi all’anno, circa la metà rispetto agli altri contendenti. Riuscirà The Good Wife ad ottenere la sua terza nomination nella categoria? Considerando che l’anno scorso una serie del calibro di Boardwalk Empire è rimasta fuori, e tenendo conto anche dell’ingresso di True Detective, la sfida si fa sempre più ardua. A favore del drama CBS potrebbe però arrivare la notizia di un aumento di nomination nella categoria, così come avevamo speculato nell’articolo del mese scorso.
Ormai la celebrazione della 66esima edizione dei Primetime Emmy Awards è sempre più vicina. Se usciranno altre notizie importanti noi continueremo a tenervi aggiornati, altrimenti l’appuntamento è per il 10 luglio, data dell’annuncio delle nomination.
Fonti: ew.com (1); ew.com (2); deadline.com; hollywoodreporter.com
Luigi Dalena
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