Dopo 177 episodi e otto stagioni, il prossimo lunedì finirà una serie che stata una delle pietre miliari nel mondo televisivo degli ultimi anni. House M.D. chiude le porte.
Era il 2004 quando un medico zoppo e scorbutico, interpretato da un attore inglese di nome Hugh Laurie, entrava a far parte delle nostre vite. Era lo stesso anno di Lost e di Desperate Housewives (finito anch’esso quest’anno), e di serie come Veronica Mars, CSI:NY e Rescue Me solo per citarne alcune. E nel maggio dello stesso anno finiva la propria storia dopo 10 anni Friends. Un anno insomma che ha segnato in qualche modo la storia della televisione recente.
Prodotta dagli studios della NBC Universal e trasmessa sulla FOX, House M.D. ha da subito colpito i telespettatori di tutto il mondo grazie al proprio modo di fare scontroso, quasi cattivo. E’ infatti stata questa una delle scommesse degli autori: portare come protagonista una figura che nel bene e nel male è in qualche modo negativa, quasi un antieroe; un medico che alla fine della fiera è un drogato e che cura i pazienti senza andargli mai a fare visita. Che cosa sappiamo di lui? Poche cose, cammina accompagnato dal fedele bastone con addosso un paio di scarpe da ginnastica. Ah e sembra essere misantropo. Una brutta persona insomma, meglio non stargli vicino. O forse no?
In fin dei conti dopo solo la prima stagione non ci si poteva non innamorare di questo splendido personaggio. Grazie alla sua mente geniale e ai suoi metodi poco ortodossi, ci ha fatto rimanere con gli occhi incollati allo schermo per più di una volta. Già dalla prima scena del “Pilot” capiamo chi è Gregory House: un dottore a cui non piace mettere il camice. Il suo passato misterioso ha da sempre affascinato gli spettatori; fin da subito ci si è chiesti per quale motivo prendesse una quantità esagerata di Vicodin. Nella terza stagione per qualche puntata tornerà anche a camminare senza avere più bisogno di prendere antidolorifici e dell’aiutodel bastone, ma il sogno si spezza poco dopo. Nel finale della prima stagione gli autori decisero che era giunto il momento di spiegarci per bene che patologia avesse in quello splendido episodio che è “Three Stories”. Non solo House in questa puntata gioca magistralmente con gli studenti raccontando queste tre storie arrivando poi a parlare della propria, ma ci viene anche mostrato come il metodo di diagnosi che usa all’interno di tutta la serie sia decisamente vicino al metodo investigativo del personaggio di Sherlock Holmes. Non per niente tutto il personaggio di House è in relazione con la figura dell’investigatore privato: entrambi ad esempio sono musicisti, e ancora di più entrambi sono dipendenti da sostanze stupefacenti. Ma citando Sherlock Holmes che cosa viene in mente? Elementare, Watson! Inteso proprio come il personaggio che supporta il detective. E in House ritroviamo pari pari un persona che supporta in tutto e per tutto il protagonista, tale James Wilson (Robert Sean Leonard, sì quello dell’Attimo Fuggente). Primario di oncologia dell’ospedale con tre matrimoni alle spalle e una vita sentimentale che fino alla fine non va per il verso giusto, ha da sempre come costante di vita l’amico (?) House. I due si capisce che si conoscono da molti anni ed è l’unico personaggio che riesce, il più delle volte, a far ragionare quella testa calda che è Greg. Unica vera spalla del primario di diagnostica, che non ha quasi mai avuto qualcuno accanto di così fedele e importante nella propria vita. Relazione che negli anni è andata sempre più maturando. Ma neanche l’amore?
House e l’Amore.
Sono state due fondamentalmente le donne nella vita di House, se vogliamo tralasciare il gran numero di prostitute che sono passate per casa sua. Primo grande vero amore è stato quello con Stacy Warner (Sela Ward), innamorati in un tempo precedente a quello che ci viene narrato ma che in qualche modo tornano a riavvicinarsi durante la seconda stagione, quando Stacy prende il ruolo di avvocato dell’ospedale. Un personaggio quello di Stacy che negli anni successivi forse si sarebbe rivisto volentieri, ma a cui gli autori non hanno voluto dare spazio. Tutto questo perché volevano puntare verso un’altra storia d’amore, già sapete chi no? Dalla prima stagione è stata colei che ha difeso in tutti i modi (e in tutti i laghi canterebbe qualcuno) House per qualsiasi motivo partendo da quello personale a quello lavorativo. Per te che non hai capito di chi si sta parlando ci riferiamo ovviamente a Lisa Cuddy, direttrice dell’ospedale. Dopo anni di rincorse e frecciatine, tra la sesta stagione e la settima sboccia finalmente questa grande storia d’amore che in un modo o nell’altro è riuscita a far maturare il protagonista. Sembra arrivata la dolce metà della vita per lui, che in effetti non poteva concludersi con un lieto fine. E infatti la storia d’amore finisce, House va in prigione (una delle tante volte in effetti) e l’attrice Lisa Edelstein (la Cuddy) non rinnova per l’ultima stagione. Sì, insomma, è finito tutto in tragedia. Ma per chi se lo fosse perso al momento House è sposato, con una prostituta, però è sposato. Forse qualcuno non se lo ricorderà ma c’è stato un altro appuntamento galante nella storia di House nella prima stagione. Cameron vi dice niente?
La squadra House.
Allison Cameron (Jennifer Morrison) faceva parte del team originale di House fino alla terza stagione, dopodiché è tornata più volte all’interno della serie. Insieme a lei c’erano suo marito, poi ex, Robert Chase (Jesse Spencer) che anche lui dopo partenze varie è tornato nel team rimanendo fino a quest’ultima stagione. A chiudere il terzetto originale troviamo quel gran simpaticone di Eric Foreman (Omar Epps) che zitto zitto è arrivato a prendere il posto della Cuddy in quest’ottava stagione, anche perché come diagnosta da solo non ce la faceva, diciamolo chiaramente. Questo team originale era quello che rispecchiava sicuramente di più la realtà medica della serie: Cameron, oltre a preoccuparsi della posta così come ci dice House, era l’immunologa del gruppo; Chase era invece il più chirurgo dei tre che si occupava di chirurgia d’emergenza quando necessario; Foreman invece era il neurologo del gruppo. Queste specializzazioni si sono un po’ perse nel prosieguo della serie. La quarta stagione si apre proprio con la formazione di un nuovo gruppo da affiancare al pezzo grosso: chi meglio di lui poteva rendere questa scelta una gara? Con dei veri numeri per chi partecipava. I vincitori alla fine risultano essere Chris Taub (Peter Jacobson), per gli amici nasone, un chirurgo plastico dalle mani un po’ troppo lunghe (e forse non solo quelle); Lawrence Kutner (Kal Penn) personaggio decisamente interessante fatto sfortunatamente morire suicida perché l’attore aveva deciso di entrare a far parte del gruppo di Obama una volta eletto Presidente; e infine la bellissima Remy “Thirteen” Hadley (Olivia Wilde) a cui è da sempre stata diagnosticata una malattia mortale come la Huntington, personaggio che forse tra le altre cose è quello che si avvicina alla figura di House. Negli ultimi anni un altro gruppo di dottori è venuto a far parte del Team House per tempi vari. Ricordiamo Martha M. Masters (Amber Tamblyn) durante la settima stagione, mentre in quest’ultimo anno abbiamo conosciuto Jessica Adams (Odette Annable) e Chi Park (Charlyne Yi), quest’ultima dal carattere decisamente stravagante (ha tirato un pugno al proprio superiore!). Questi team si sono dovuti ovviamente occupare dei pazienti ma molte volte hanno dovuto anche badare ai bisogni del loro superiore, scherzi richiami e quant’altro. Certo è che lavorare per uno come House non è mai stato semplice, ma tutti questi personaggi in un modo o nell’altro sono maturati e c’è chi tra questi ha deciso di allontanarsi da lui e chi invece ha sempre avuto il bisogno di tornarci. E quella storia dei 100 milioni di dollari?
Le nemesi di House.
In una serie come questa non c’è mai stato un vero cattivo da cui l’eroe principale doveva difendersi, ma non sono mai mancati quei personaggi che riuscivano in un modo o nell’altro a mettere i bastoni tra le ruote al protagonista. Uno di questi è Edward Vogler (Chi McBride) che durante la prima stagione è stato il principale finanziatore dell’ospedale insieme alla sua casa farmaceutica. Aveva fatto anche una donazione di 100 milioni di dollari, bastava soltanto che House parlasse bene del loro ultimo farmaco. House ne ha parlato, se ne ha parlato bene potremmo discuterne. Dopo solo cinque episodi il personaggio di Vogler ha preso la porta e non è mai tornato. Durante la terza stagione House ha imparato che non è sempre una cosa simpatica prendere la temperatura corporea dei pazienti con un termometro rettale, potrebbe in qualche modo rivoltarsi contro. E’ quanto è successo con il poliziotto Michael Tritter (David Morse). Lo scherzetto non gli era piaciuto e ha provato in tutti i modi a togliere la licenza medica al dottore poiché drogato cronico, cercando di fargli andare contro i propri colleghi. Una volta arrivato in tribunale (dopo che l’accordo fatto in cui House si impegnava ad andare in riabilitazione è saltato), Greg si è salvato ancora una volta grazie alla Cuddy che mentì per lui al processo. Ciò nonostante House si è fatto una notte in cella quella volta per oltraggio alla corte. Ma esiste se vogliamo un altro nemico fisso di House presente all’interno di tutte le stagioni anche se non è proprio materiale. Si tratta di Dio, o della religione in generale. Esiste infatti nella seconda stagione una puntata dal titolo “House Vs. God”. La sfida pare essere terminata con un pareggio durante la puntata dove c’era come paziente un giovane guaritore che non era però stato così onesto come voleva far credere all’ingenuo padre. Ma di scontri tra House e la religione/fede in generale ce ne sono molti e vari. Chase era in seminario, non scherziamo. E non dimentichiamoci che ad House hanno pure sparato. E quella volta che ha sfondato una casa con una macchina? Se non sbaglio ha distrutto anche più volte macchinari dell’ospedale.
Ci sarebbero ancora tante cose di cui parlare, ma probabilmente mi sono dilungato anche fin troppo. Abbiamo ricordato alcuni dei momenti della vita della serie e dei personaggi, e tanti altri magari importanti sono stati tralasciati (forse erroneamente). Ma una cosa certa è che questo zoppo ci mancherà: certo ha avuto i suoi alti e i suoi bassi, ha diviso in più parti i fan della serie tra chi preferiva lo show così come era all’inizio invece che della piega che ha preso nelle ultime stagioni. C’è chi invece l’ha seguita assiduamente fino alla fine. Chi invece non l’ha mai vista (brutta gente…) Ma come è già stato detto questa serie ha fatto parte della storia della televisione e verrà sicuramente ricordata. Il Series Finale andrà in onda lunedì prossimo su Fox.
E i vostri momenti più belli della serie quali sono? Fatecelo sapere nei commenti!
bisky_89
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