Gli amanti del trash sono in lutto: la prossima stagione di Jersey Shore, in onda dal 4 ottobre, sarà anche l’ultima.
In 3 anni, 5 stagioni e 2 continenti, questi 8 giovani hanno declinato in ogni aspetto l’essenza caricaturale dell’italo americano, e i loro meriti sono innegabili.
Hanno fecondato un migliaio di giovani piacenti, frenato la recessione americana spendendo miliardi in lampade e lavanderia e accresciuto la nostra autostima offrendosi come metro di paragone.
Linguisticamente, poi, sono stati più prolifici di Orwell: non solo “fist pump” (graziosa danza da discoteca che consiste nel dimenare incessantemente il pugno), o “grenade” (epiteto conferito a giovani di aspetto non piacente) ma anche la generica e vagamente razzista denominazione dell’italo americano, “Guido” (se è uomo), “Guidette” (se è donna).
Ma si sa, la vita non può essere solo palestra, lampada e lavanderia, perciò anche per il Jersey Shore è arrivato il T-shirt time.
Così, mentre Snooki pensa al neonato figlio Lorenzo, e Pauly D attende il rinnovo del suo spin off Pauly D Project, ecco come alcuni dei protagonisti commentano la novità:
Sammi: “Grazie per il supporto e l’affetto che mi avete dato durante questo periodo! Non me ne dimenticherò mai!”
Vinnie: “Va bene, allora mi candido per le elezioni: #Vinnie 2012”.
Ronnie: “Credo che andrò a lavorare da Danny!”
Prima di rinnovare la routine quotidiana trasformandola in gym, tan and look for a job, i nostri conterranei emigrati ci delizieranno con una nostalgica retrospettiva il 6 settembre. Chi non la guarda è un’Angelina!
Ask the dust
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