Felicità e tristezza. Mai prima d’ora questi due sentimenti sono stati in così perfetta armonia. La fine di Parks and Recreation è arrivata.
La felicità sta nel vedere i nostri amati personaggi avere un lieto fine. L’immensa tristezza sta nell’essere consapevoli in quanto spettatori di essere arrivati alla conclusione, di non poter più avere a che fare con questi personaggi.
I traduttori vi hanno già dimostrato il loro amore per Parks and Rec nell’Acquario, ora è il nostro turno. Due blogger, talpa10 e jogi__, hanno deciso di commemorare questa perdita scrivendo insieme un articolo di addio. talpa10 inizia esprimendo il suo pensiero sull’impatto che ha avuto la serie sul mondo delle comedy in particolare. Successivamente jogi__ scrive a riguardo dell’ultimo episodio e della fine di tutte le storie.
L’articolo contiene spoiler sull’ultima puntata di Parks and Recreation. Non leggete oltre se non avete ancora visto l’episodio e non volete rovinarvi la sorpresa.
IMPATTO DELLA SERIE
Di talpa10
Se c’è una cosa che accomuna le serie comedy e i drama che più amiamo è che, con l’avvicinarsi della fine, la gioia di cominciare ogni episodio viene gradualmente sostituita da un diffuso sentimento di malinconia. Come si dice “partire è un po’ morire” e lasciare definitivamente Pawnee non sarà facile. Sono tanti i motivi per cui questa serie ha lasciato un segno indelebile nei propri pochi ma incrollabili fan. Il mondo della comedy è sempre in movimento; ciò che faceva ridere in passato oggi viene accolto con una scrollata di spalle e un sorriso di circostanza. In questo momento il sarcasmo, il distacco emotivo, l’irony degli inglesi, sono le colonne portanti di tante, troppe comedy. Per fare un esempio concreto, The Big Bang Theory vive e prospera grazie ai commenti sarcastici di Leonard, Raj e Howard di fronte alla disarmante ingenuità di Sheldon. Il sarcasmo è diventato tanto invasivo che i sempre puntuali Trey Parker e Matt Stone ne hanno fatto un’attualissima parodia con il loro episodio di South Park intitolato Sarcastaball. È per questo motivo che la comicità di Parks and Recreation è così rinfrescante. Il mondo costruito a Pawnee da Michael Schur e Greg Daniels è composto da un nucleo di personaggi ingenui, amorevoli, leali, sinceri, non certo privi di difetti, ma pur sempre estremamente distanti dalla sensibilità moderna impregnata com’è di cinismo. Parks and Recreation trasmette un ottimismo contagioso, una comicità sincera, genuina, e ricca di cuore e sentimento, senza mai scadere nella banalità. Pawnee è una città viva, come se fosse un personaggio della serie, al pari di Leslie, Ron e gli altri. Il fascino della piccola città e della stupidità e goffaggine dei suoi abitanti è parte integrante della formula vincente della serie, senza mai diventare macchiettistica e stereotipata. Solo The Simpsons secondo me può vantare un universo di personaggi secondari così ampio e rilevante come quello creato a Pawnee da Schur e Daniels. Ma non è sempre stato così. La prima stagione è molto diversa rispetto al resto della serie; Leslie Knope allora assomigliava più al Michael Scott di The Office e i colleghi la tolleravano più che adorarla, Andy era più stronzo che sciocco, e Ron Swanson era ancora un personaggio abbastanza monodimensionale, caratterizzato dal suo odio per il governo federale. Il primo episodio della seconda stagione, Pawnee Zoo, incentrato sul matrimonio gay tra due pinguini inscenato da Leslie, è quello della rinascita, o meglio della nascita vera e propria di Parks and Rec come lo conosciamo oggi. L’abbandono di Paul Schneider, aka Marc Brendanawicz, un personaggio abbandonato improvvisamente e cancellato dalla memoria storica della serie al termine della seconda stagione ha permesso lo sbarco in piante stabile di Rob Lowe e Adam Scott. Tutto il resto è storia.
I momenti indimenticabili sono tantissimi. Lo “Stop…pooping!” di Chris in Flu Season è una scena impressa in maniera indelebile nella mia memoria. Ma anche la camminata sul ghiaccio di The Comeback Kid, la season premiere della quarta stagione. La Pyramid of Greatness di Ron Swanson. Treat yo’self di Donna e Tom, Jean Ralphio e l’Entertainment 720, Burt Macklin, Ben e il suo gioco da tavolo The Cones of Dunshire, e l’ossessione di Chris per il dottor Richard Nygard. Ogni personaggio ha avuto il suo momento iconico, da consegnare ai posteri come parte dell’eredità di questa serie. I momenti comici bilanciano perfettamente quelli più emotivi, come il discorso di Leslie al termine di The Debate, il bacio nel parco più piccolo del mondo, il parto di Ann, la proposta di Ben, la nascita del sentimento tra Andy ed April, trasformatosi nella coppia più bizzarra e tenera della televisione. Troppo difficile riassumere in poche righe la commozione e le risate che mi ha trasmesso questa serie nell’arco di 125 episodi.
Ogni giovedì fino a pochi anni fa la NBC trasmetteva la sua Thursday Comedy Night, un pilastro della comicità americana di questo inizio secolo. Oggi di quella line-up non è rimasto più nulla. Community è salpato per altri lidi e non è più la serie di un tempo, 30 Rock, The Office e ora Parks and Recreation hanno finito il proprio viaggio. Non è solo la fine di una grande serie, ma la fine di un’epoca per il mondo della comedy. Per fortuna esiste un rimedio per gli assalti di questa malinconia. Qualcuno è pronto per il rewatch?
SERIES FINALE
Di jogi__
One Last Ride avrebbe potuto essere un episodio molto triste, non solo per il semplice fatto di essere l’ultimo, ma anche per i suoi contenuti. La storia della settima stagione ha portato a una situazione in cui il gruppo di protagonisti è destinato a separarsi, e quest’ultima puntata ne avrebbe segnato l’ultimo atto. Per fortuna così non è stato. Gli autori hanno scelto di usare questi “arrivederci” come un pretesto per mostrarci i futuri nuovi inizi, rendendo l’episodio nei suoi contenuti sì un po’ triste, ma anche per molti versi felice.
Grazie a questa scelta abbiamo avuto la possibilità di vedere Donna (Retta) treating her self, vivendo una vita piena di avventure insieme a suo marito. La vediamo anche riuscire ad aiutare Joe in tempo di crisi e nello stesso momento non rinunciare ai suoi sfizi.
I’m married to a teacher and I love the man. But I also love diamond watches.
Un compromesso è presente anche nel futuro di April (Aubrey Plaza) e Andy (Chris Pratt). Ci viene mostrato come la stravagante coppia riesca a mantenere il suo comportamento “irresponsabile”, iniziando però anche a maturare, allargando la famiglia aggiungendo Burt Snakehole Ludgate Karate Dracula Macklin Demon Jack-o-Lantern Dwyer – per gli amici Jack – alla squadra.
It’s not about trying to make your life perfect. Nobody’s life is perfect. You have kids because you and Andy are a team, and you want to bring in some new team members.
Possiamo vedere anche il futuro di Tom (Aziz Ansari), in grado di sfruttare i suoi tentativi di trionfo andati a male per avere il successo tanto sognato, ottenendo tanto dalla vita, facendo tanta strada, e non dimentichiamoci… rimanendo ben vestito.
The story of America isn’t about 2nd or 3rd chances. It’s about 4th, 5th, 6th, 20th, 50th chances. That’s how long it took me to get where I am today.
La storia di Garry (Jim O’Heir) è quella più prevedibile. Jerry continuerà a fare il sindaco di Pawnee per molto tempo, per poi vivere fino ai 100 anni circondato dall’amore della sua famiglia. Il nostro Larry manterrà il suo famoso buon umore per tutto il suo futuro, affermando di “aver avuto la vita perfetta”.
I just don’t know how my life could get any better than this.
Assistiamo anche al destino di Ron (Nick Offerman), che dopo qualche anno si rende conto di aver raggiunto tutti gli obiettivi che si era prefissato, e di non sapere in che modo continuare la sua vita. Decide quindi di non ripetere l’errore che ha portato alla separazione tra lui e Leslie ad inizio stagione, e di chiedere il consiglio della sua “conoscenza sul posto di lavoro”. Leslie in poco tempo riesce a trovare il lavoro perfetto per Ron, che potrà proseguire la sua carriera facendo ciò che più ama, vagando in solitudine all’area aperta, a capo del parco nazionale protagonista di quest’ultima stagione.
I would like to turn my attention to something… that would make me feel useful.
Gli ultimi flashforward hanno come co-protagonista Ben (Adam Scott), che prosegue la sua carriera nella capitale Washington insieme a Leslie. Dopo aver ricevuto l’offerta di candidarsi come governatore dell’Indiana, Ben dà l’ennesima prova del suo buon animo e dell’amore che ha per sua moglie, evitando di concorrere contro Leslie una volta realizzato che per lei quella posizione è più importante e più significativa.
Indiana native, supremely qualified, and she wrote that she wanted to be governor in her kindergarten dream journal. Just makes sense.
In uno di questi flashforward gli autori ci regalano anche una comparsata di Ann (Rashida Jones) e Chris (Rob Lowe), dalla scorsa stagione ormai non più presenti nella serie. Possiamo capire che la coppia ha deciso di trasferirsi nuovamente a Pawnee. Anche se nelle scene successive non li vediamo, con un po’ di immaginazione possiamo pensare che i due resteranno legati a Leslie e Ben grazie ai figli delle due coppie.
– I don’t think I could be happier right now.
– Want to bet?
Infine abbiamo ovviamente assistito al futuro di Leslie (Amy Poehler). Come è giusto che sia, nell’ultimo episodio della serie Leslie è il personaggio che compare maggiormente. È attraverso di lei che noi spettatori siamo in grado di sbirciare nel destino degli altri soggetti. E in questo ci immedesimiamo nella protagonista della serie: stiamo tutti salutando queste persone, lei si separerà da molti di loro, noi purtroppo non li vedremo mai più. Leslie è sempre stata la più emotiva e sentimentale del gruppo, la scelta di dare inizio ai flashforward con il contatto tra lei e il resto dei personaggi non poteva essere più azzeccata. Io ho apprezzato particolarmente l’inizio dell’ultimo passaggio in avanti nel tempo. Una volta terminati i saluti ad ognuno dei personaggi, la protagonista ha dei ripensamenti; “quand’e’ che questo gruppo di persone si ritroverà di nuovo insieme?” chiede a Ben. Quest’ultimo cerca di rincuorarla, facendole capire che un giorno accadrà, e che nel frattempo succederanno molte cose e saranno tutte fantastiche. Ed ecco che con l’abbraccio tra marito e moglie parte il flashforward, rimandando la continuazione di quel dialogo per l’ultima scena. Il futuro di Leslie sarà come prevedibile brillante. Diventerà governatrice dell’Indiana, e forse, come intuibile dalla scena al funerale di Garry, anche qualcosa di più. E soprattutto avrà modo di rivedere tutti gli altri personaggi, di riunire quel gruppo di persone.
What makes work worth doing is getting to do it with people that you love.
Ed ecco che il personaggio più emotivo e sentimentale della serie compie il suo dovere: emozionare noi. Sono pronto a scommettere che ad ogni singolo spettatore è scesa almeno una lacrima in quegli ultimi 20 minuti. Io personalmente allo scorrere dei titoli di coda avevo il volto pieno. La forza di una serie come Parks and Rec si misura da questo. L’episodio è formato da un lieto fine dietro l’altro, ma noi non possiamo fare altro che sentirci anche tristi. È impossibile fare altrimenti sapendo di aver assistito a un addio.
Dal nostro punto di vista questo gruppo di persone molto probabilmente non si ritroverà di nuovo insieme.
Cosa succederà ora? Succederanno comunque molto cose, e saranno tutte fantastiche. Lo prometto.
Siete pronti?
Andrea Leoni
Luigi Dalena
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