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Recupero di Classic Who: secondo Dottore

Il Dottore si è “rinnovato”, il meccanismo che porterà Doctor Who a durare più di cinquant’anni è avviato, venite a conoscere le prossime storie.

Benvenuti nel secondo articolo della rubrica che si pone come obiettivo quello di recensire a grandi linee la serie classica di Doctor Who, sia per chi la serie classica l’ha già vista, ma soprattutto per chi non ha la possibilità di recuperarla ma vuole comunque saperne di più. Potete trovare il primo articolo qui.
Chiedo scusa per la lunga attesa, questi articoli potrebbero uscire a lunghi intervalli, ma prometto che arriveranno tutti.

Oggi analizzeremo il ciclo del secondo Dottore, cominciato con la storia The Power of the Daleks della quarta stagione e concluso con The War Games alla fina della sesta stagione, nel 1969.

seconda era

 

IL SECONDO DOTTORE

Life depends on change, and renewal.

Interpretato da Patrick Troughton, il secondo Dottore cambia di molto rispetto al suo predecessore. Two ha un comportamento meno serio, meno maturo e più capriccioso. Amplifica di molto il tratto caratteriale da “bambino cresciuto” che il Time Lord terrà anche per alcune future incarnazioni. Il Signore del Tempo perde il ruolo da “nonno”, e con esso perde anche la parte più burbera del suo atteggiamento. Nonostante ciò, questa seconda versione in alcuni ambiti ha dimostrato di avere anche un lato più oscuro e leggermente spietato. Two ha inoltre dato spesso prova di avere una passione per la musica, portando sempre con sé un flauto dolce che è diventato un suo accessorio caratteristico.

 

LE STORIE

Il secondo ciclo della serie classica non si distingue molto da quello precedente. È girato ancora in bianco e nero, e le sceneggiature rimangono piuttosto monotone. Anche in questi episodi vengono introdotti, o confermati, parecchi elementi che poi entreranno nella storia dell’intera serie.
Purtroppo questo ciclo è quello che più ha sofferto della perdita degli episodi avvenuta negli anni ’70; il grande numero di puntate mancanti compromette in parte la visione delle storie di questo Dottore.

Tra le storie più importanti e più memorabili nell’era Troughton figurano:

Regeneration

  • 4×03 – The Power of the Daleks: prima storia in cui il secondo Dottore è protagonista. È formata da sei episodi, tutti purtroppo mancanti. A seguito della rigenerazione del Dottore, il TARDIS atterra su una colonia terrestre del pianeta Vulcano, in cui il Signore del Tempo si troverà ad affrontare dei Dalek. Questa storia introduce chiaramente molti aspetti legati al cambiamento di Dottore, tra i quali lo spaesamento dei companion e la follia post-rigenerazione. Quest’ultima è affrontata dalla seconda incarnazione del Time Lord compiendo prima azioni senza senso, e successivamente con dei comportamenti singolari, come quello di leggere il suo “Diario dei cinquant’anni” senza mai staccare gli occhi da esso, neanche durante la fase di esplorazione della nuova destinazione.

  • 4×04 – The Highlanders: storia formata da quattro episodi (anche questi tutti mancanti) che vede il Dottore atterrare nella Scozia del XVIII secolo e rimanere coinvolto in una insurrezione giacobita. The Highlanders è molto significativa perché segna l’introduzione di Jamie McCrimmon, companion principale del secondo Dottore, nonché companion a oggi più longevo nella storia della serie. Jamie è un pifferaio delle Highlands scozzesi invitato nel TARDIS dal Dottore a fine episodio.

  • 4×06 – The Moonbase: composta da quattro episodi in totale, metà dei quali andati perduti. In queste puntate avviene la seconda apparizione di una delle razze più importanti della serie: i Cybermen, i quali si confermano quindi come villain ricorrenti. Dopo essere atterrati sulla Luna nell’anno 2070, il Dottore, Ben, Polly e Jamie dovranno fermare una piaga velenosa impiantata dalla razza nemica.

  • 4×08 – The Faceless Ones: sei puntate (di cui solamente due reperibili) ambientate in un aeroporto terrestre nel 1966. Dopo l’atterraggio, Ben e Polly svaniscono senza che il Dottore e Jamie sappiano il motivo. I due iniziano dunque a investigare, scoprendo che i membri di una razza aliena stanno rapendo gli umani per rubare loro l’identità, perché a seguito di un incidente hanno perso la propria. Il Signore del Tempo riesce alla fine a mediare aiutando le creature e salvando i terrestri. Questa è l’ultima storia dei companion Ben e Polly: entrambi, al termine del sesto episodio, scelgono di restare sulla Terra sfruttando la fortuna di essere atterrati nel loro pianeta addirittura lo stesso giorno in cui sono partiti.

  • Dalek Emperor

  • 4×09 – The Evil of the Daleks: storia piuttosto importante formata da sette puntate, tutte mancanti eccetto la seconda. Questi episodi vedono la prima apparizione della giovane companion Victoria Waterfield, accolta dal Dottore e da Jamie dopo che il padre della ragazza si sacrifica per salvare il Time Lord dai Dalek. Sono proprio i Dalek i nemici di questa storia, la quale segna anche l’introduzione del comandante della razza, Dalek Emperor, apparso anche nella prima stagione della serie moderna. La trama vede i protagonisti viaggiare nello spazio-tempo finendo su Skaro, luogo in cui il Dottore riesce a scatenare una guerra civile tra i Dalek, impiantando ad alcuni di essi il cosiddetto “Human Factor”, insieme di caratteristiche prese dal comportamento umano che riescono a rendere un Dalek buono.
    Piccola curiosità: questa sarebbe dovuta essere l’ultima storia raffigurante i Dalek, che infatti non appariranno come nemici principali per ben cinque anni dopo questi episodi. Inoltre, alcuni fan credono che gli eventi di queste puntate siano gli ultimi secondo la timeline dei Dalek, e che segnino quindi la fine della loro razza. Questa teoria non è stata però mai confermata.

  • 5×02 – The Abominable Snowmen: sei episodi (quasi tutti mancanti) che introducono la Great Intelligence, nemico ripreso anche nella settima stagione della serie moderna. In questa storia, l’essere non-corporeo dalle origini sconosciute, allo scopo di fare esperimenti nel tentativo di guadagnare un’esistenza fisica, prende il controllo di alcuni monaci nel Tibet, che a loro volta comandano un esercito di yeti robot.

  • 5×04 – The Enemy of the World: storia piuttosto particolare, una delle poche interamente reperibili. E anche una delle poche in cui non compare nessuna creatura aliena. A interpretare il nemico invece è proprio Patrick Troughton, il quale veste i panni della figura hitleriana Ramón Salamander, prima politico/scienziato poi noto criminale alla ricerca di potere. La trama vede il Dottore fermare gli intrighi politici di Salamander, avendo però diverse difficoltà dovute alla confusione causata dal simile aspetto dei due personaggi.

  • 5×05 – The Web of Fear: storia composta da sei episodi (il terzo dei quali mancante) in cui avviene il ritorno, e ultima apparizione fino alla serie moderna, della Great Intelligence. Queste puntate sono però significative per l’introduzione di Alistair Gordon Lethbridge-Stewart, conosciuto in seguito come “Il Brigadiere”, grande alleato del Dottore, nonché uno dei più rilevanti companion della sua terza incarnazione. Il Dottore e i suoi companion si scontrano con la Great Intelligence, infiltratasi nell’esercito inglese con l’obiettivo di arrivare a consumare la mente del Signore del Tempo.

  • Sonic Screwdriver

  • 5×06 – Fury from the Deep: sei episodi interamente andati perduti, ricordati principalmente per due motivi: ultima comparsa dalla companion Victoria e prima apparizione del cacciavite sonico. Ambientata anche questa nel nostro pianeta, la storia segue i protagonisti mentre cercano di fermare una particolare specie di alga marina intelligente che aveva contaminato l’ambiente e preso il controllo delle persone venute in contatto con essa. Al termine dell’ultima puntata, con grande dispiacere di Jamie, Victoria sceglie di rimanere in questo tempo su suggerimento del Dottore, che aveva notato il disagio causato dal pericolo delle avventure nel TARDIS. Come detto, in questa storia si vede anche per la prima volta il cacciavite sonico, dall’aspetto di una semplice piccola torcia. Nella sua prima apparizione le funzioni dello strumento erano molto basilari, non dissimili da quelle di un normale cacciavite; in questo episodio viene infatti usato brevemente dal Dottore solo per svitare tramite onde soniche le viti di una scatola.

  • 5×07 – The Wheel in Space: solo uno di questi sei episodi è stato salvato. A seguito dell’addio di Victoria, in questa storia viene introdotta la nuova companion Zoe Heriot, una giovane astrofisica che sceglie di viaggiare nel TARDIS dopo aver aiutato il Dottore e Jamie a fermare un tentativo di conquista planetaria da parte dei Cybermen. In queste puntate assistiamo anche al primo uso dell’alias “John Smith”, in seguito diventato quello più usato dal Time Lord. L’alias però non proviene dalla mente del Signore del Tempo, ma da quella di Jamie, il quale improvvisa un nome per il Dottore nel momento in cui un medico gli chiede l’identità del suo compagno di viaggio.

  • 6×02 – The Mind Robber: altra storia piuttosto particolare. I cinque episodi da cui è composta sono tutti reperibili. È particolare per l’assurdità generale delle vicende e soprattutto perché riesce a uscire dalla monotonia e dai pattern quasi predefiniti che hanno caratterizzato le trame delle prime storie. Inizia con il TARDIS coinvolto in un’eruzione vulcanica, la situazione è talmente grave che il “fluid link”, componente che dà energia all’astronave, ha smesso di funzionare. Il Dottore è costretto quindi ad attivare la cosiddetta “unità d’emergenza” (prima e ultima volta che viene usata nella storia della serie), spostando il TARDIS fuori dalla dimensione spazio-temporale; fuori dalla stessa realtà. I viaggiatori si ritrovano in un luogo completamente bianco, che viene battezzato come “Il Vuoto”. Mentre il Dottore cerca di aggiustare la sua astronave, Jamie e Zoe esplorano i dintorni alla ricerca di qualcosa di concreto, trovando solo degli strani robot, anch’essi bianchi. Dopo poco, i tre rientrano nel TARDIS ma, al primo tentativo di partenza, l’esterno della cabina esplode, lasciando solo la console a vagare nel nulla assoluto, in quella che è molto probabilmente la scena più onirica dell’intera serie. A questo punto i protagonisti si spostano magicamente in un luogo che, in paragone, fa sembrare gli eventi appena descritti come perfettamente normali: The Land of Fiction. Questa terra viene rappresentata come una foresta, nella quale gli alberi diventano lettere se visti dall’alto. I tre protagonisti affrontano le cose più strambe prima di capire dove si trovano. Inizialmente il Dottore si ritrova a dover risolvere una serie di enigmi e indovinelli, e in seguito i tre viaggiatori, nell’esplorare il luogo, incontreranno sia famosi personaggi presi dalla narrativa e dalla mitologia (Gulliver, Il Minotauro nel suo labirinto, Medusa, Raperonzolo nella sua torre e Karkus, un personaggio fumettistico proveniente dall’allora futuristico anno 2000), sia strane creature fantasiose (unicorni e soldatini a carica viventi). Alla fine di un’avventura in cui era necessario essere consapevoli della sottile linea che separa la realtà dalla finzione, i tre protagonisti arrivano in una fortezza, in cui vengono prelevati dai robot bianchi incontrati all’inizio e portati nella sala di controllo. Qui il Dottore e i suoi companion incontrano l’artefice di tutto questo: The Master Brain, un supercomputer che schiavizza e sfrutta l’immaginazione di una figura chiamata “The Master of the Land”, la quale è costretta a governare sulla Land of Fiction, concependo tutto ciò che accade all’interno di essa. L’attuale Master of the Land, un anziano scrittore inglese in preda alla disperazione, ha attirato e sottoposto a dei test il Dottore per capire se fosse degno di prendere il suo posto. Anche se il Time Lord rifiuta l’offerta, lo scrittore riesce con la forza a collegarlo al Master Brain. Il Dottore e il supercomputer, dunque, si scontrano invocando e facendo combattere diversi personaggi di finzione. Il Signore del Tempo esce vittorioso, e nel frattempo Jamie e Zoe riescono a rivoltare i robot bianchi contro il Master Brain, facendo in modo che tutto torni alla normalità.

  • Cybermen

  • 6×03 – The Invasion: storia formata da otto puntate, due delle quali mancanti. È significativa per essere quella in cui appare per la prima volta la UNIT, la segreta organizzazione militare, formata per investigare e combattere minacce extraterrestri, che sarà largamente protagonista nelle stagioni del terzo Dottore e che comparirà con costanza nell’era moderna. La United Nations Intelligence Taskforce è comandata da Alistair Gordon Lethbridge-Stewart, ora promosso al rango di Brigadiere. In questi episodi il Dottore si unisce a una delle prime missioni dell’organizzazione militare per fermare una nuova tentata invasione da parte dei Cybermen.
    Piccola curiosità: come si può notare dall’immagine qui a lato, una particolare scena del finale dell’ottava stagione della nuova serie è una chiara citazione a questa storia.

  • 6×07 – The War Games: queste sono senza dubbio tra le puntate più importanti dell’intera serie. Oltre a essere l’ultima dell’era del secondo Dottore, è anche quella in cui vengono introdotti ufficialmente la razza dei Signori del Tempo e il pianeta Gallifrey. È composta da ben dieci episodi, tutti fortunatamente reperibili. Il Dottore, Jamie e Zoe arrivano su un pianeta sconosciuto, realizzando presto che esso è teatro di molte zone di guerra che sembrano provenire da tempi diversi. Dopo svariate avventure, i protagonisti scoprono che dietro a tutto ciò c’è un War Lord, il quale ha rapito da varie guerre storiche diversi soldati umani e ricreato alcune battaglie le une in prossimità con le altre, facendo sopravvivere solo i più forti con l’obiettivo ultimo di creare un nuovo esercito per conquistare la galassia. Poco dopo, il Dottore scopre che il War Lord, nel suo piano, è largamente aiutato da un uomo che viene chiamato War Chief, e l’incontro fra quest’ultimo e il protagonista rende chiaro agli spettatori che i due personaggi appartengono alla stessa razza, e che il War Chief ha intenzione di prendere il controllo dell’intera operazione. Dopo essere riuscito a fermare il piano, il Dottore realizza che l’unico modo per riportare tutti quei soldati al proprio tempo nella Terra sia quello di chiedere aiuto alla gente della sua razza e, seppur riluttante, procede a richiamarli attraverso uno speciale rito. Una volta concluso, il protagonista recupera i suoi due companion e si dirige in velocità verso il suo TARDIS, con la speranza di riuscire a scappare prima dell’arrivo dei Time Lord. Ma è troppo tardi: i Signori del Tempo hanno già iniziato a spedire a casa i soldati, e hanno anche preso il controllo dell’astronave del Dottore, trascinandola nel loro pianeta natale insieme con l’equipaggio al suo interno. A Gallifrey il protagonista viene chiamato di fronte a un tribunale per rispondere dei suoi crimini: aver rubato un TARDIS ed essere fuggito dal pianeta per esplorare e interferire con l’universo, il che va contro la legge dei Signori del Tempo. Un afflitto Dottore capisce che come prima cosa deve dire addio ai suoi due companion, i quali vengono riportati nel proprio tempo, con la memoria delle avventure nel TARDIS cancellata, rendendo quindi questa storia anche l’ultima di Zoe e dello storico companion Jamie. Il protagonista cerca poi di giustificare le proprie azioni, spiegando come in certe occasioni sia necessario interferire e combattere il male. I Time Lord dichiarano che quello che dice ha una certa validità, ma una sentenza verrà comunque attuata. Visto il suo particolare interesse per la Terra, egli verrà esiliato su questo pianeta nel 20esimo secolo, senza la possibilità di utilizzare il suo TARDIS. Come ultima punizione, i Signori del Tempo dichiarano che il Dottore verrà costretto a cambiare aspetto, e tra le sue vane proteste assistiamo all’inizio del processo di rigenerazione.

    – What have you to say? Do you admit these actions?
    – I not only admit them, I am proud of them.

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    Con questo è tutto. Spero che abbiate trovato questo articolo utile e chiaro. Non abbiate paura di esprimere la vostra opinione o di fare domande nei commenti. Il prossimo appuntamento sarà ovviamente qui sul blog con l’articolo sull’era del terzo Dottore.

    Luigi Dalena

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    Producer pubblicitario. Blogger itasiano dal 2013. Maniaco dell'ordine e dell'organizzazione. Appassionato di videogiochi, tecnologia, astronomia, cinema e soprattutto serie TV. Apprezzo qualsiasi genere, ma ho un debole per sci-fi e fantasy. Una volta guardavo di tutto, ma poi ho lentamente ristretto i miei gusti spostandomi quasi esclusivamente sulle serie britanniche e sulle cable statunitensi. Più sono brevi, meglio è.
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