Detto così, sembra la solita classifica delle serie preferite dai fan, ma se invece questa classifica fosse stilata da chi di serie se ne intende per davvero? 

Nella notte del 2 giugno, la Writers Guild of America (WGA) ha presentato una lista di quelle che ritiene le 101 serie meglio scritte della storia della televisione.

La WGA è un sindacato (anzi, più precisamente è l’insieme di due sindacati: la Writers Guild of America, East e la Writers Guild of America, West, rispettivamente WGAE e WGAW) che rappresenta gli sceneggiatori di film, televisione e radio che lavorano negli Stati Uniti d’America. Se la WGA vi ricorda qualcosa, non siete diventati matti: è proprio questo sindacato che dichiarò lo sciopero degli sceneggiatori del 2007-2008 che paralizzò le produzioni americane per oltre 3 mesi.

I membri della WGA hanno votato le serie che loro hanno trovato meglio scritte e il risultato è stata una graduatoria di ben 101 serie che spaziano dalla nascita della Televisione fino ai giorni nostri. Non vi annoierò con tutte le 101 posizioni (che comunque potrete vedere tranquillamente sul sito ufficiale), ma spostiamo la nostra attenzione verso la Top 10 (dal basso verso l’alto) e verso alcune delle serie più famose.

Ma prima di cominciare, mi sento in dovere di sottolinearlo un’ultima volta: queste sono considerate le serie meglio scritte, la realizzazione finale è tutto un altro discorso.

Al decimo posto della classifica troviamo The West Wing, preceduta al nono posto da The Wire e all’ottavo da Cheers (Cin cin nella versione italiana, serie degli anni Ottanta e primi anni Novanta).

Al settimo posto Mad Men, al sesto The Mary Tyler Moore Show (solo Mary Tyler Moore da noi), mentre in quinta posizione troviamo M*A*S*H, la serie che vanta il primato del finale di serie più visto nella storia della televisione americana, con ben 125 milioni di spettatori (60,2 di rating e 77 di share, numeri che fanno un baffo agli ascolti a cui siamo abituati al giorno d’oggi).

Al quarto posto c’è All in the Family, serie nota in Italia con il nome di Arcibaldo; sul podio troviamo, invece, The Twilight Zone (da noi Ai Confini della Realtà) al terzo posto, Seinfeld al secondo, mentre il gradino più alto del podio spetta a The Sopranos (I Soprano in terra italica).

Tra le prime 20 posizioni troviamo, inoltre, The Simpsons (alla posizione numero 11), Breaking Bad (al numero 13), Arrested Development (16), e Six Feet Under (18).

A 30 Rock spetta la posizione numero 21, a Friends la numero 24, mentre The X-Files e Lost si fanno compagnia, rispettivamente alle posizioni 26 e 27.

Altre serie degne di nota che compaiono in classifica sono ER (28), Star Trek (33), Twin Peaks (35), Battlestar Galactica (38), Game of Thrones (40), Homeland (48), Buffy the Vampire Slayer (49), Dexter (66), 24 (71), House (74), Band of Brothers (88), Boardwalk Empire (93), Will & Grace (94) e infine Oz a chiudere la graduatoria (101).

La classifica completa potete vederla a questo link.

Tra gli assenti (giustificati o meno), ci sono alcune serie storiche o comunque molto seguite da noi itasiani: non c’è traccia di The Big Bang Theory, né di Fringe; mancano anche The Walking Dead, How I Met Your Mother, Dollhouse, Chuck e Scrubs.

Proviamo, però, a fare un esperimento: vediamo cosa succede se esaminiamo la classifica con gli occhi dello spettatore moderno. Cominciamo ad escludere tutte le serie che al 2000 non erano più in onda e vediamo come diventa la classifica.

 Per quanto riguarda le comedy, le prime 10 posizioni sarebbero occupate da:

1. Arrested Development
2. 30 Rock
3. Frasier
4. Friends
5. Curb Your Enthusiasm
6. Modern Family
7. The Office (UK)
8. Everybody Loves Raymond
9. The Office (US)
10. Will & Grace

 Invece, la Top 10 delle serie drama più recenti diventa:

1. The Sopranos
2. Mad Men
3. The Wire
4. The West Wing
5. Breaking Bad
6. Six Feet Under
7. Friday Night Lights
8. The X-Files
9. Lost
10. ER

È almeno curioso constatare che, nel definire queste Top 10, per quanto riguarda i drama ci basta guardare le prime 30 posizioni della classifica della WGA, mentre per quanto riguarda le comedy siamo costretti ad arrivare fino a fondo classifica. È forse un segno del fatto che negli ultimi anni la qualità dei drama è drasticamente più alta rispetto alla qualità delle comedy? O la ragione è un’altra? A voi le conclusioni.

Ed infine, cosa ne pensate di questa classifica? Vi sembra corretta o quantomeno ragionevole? C’è qualche posizione che non condividete? O qualche grande ed imperdonabile assente?

Fonte: WGA.org