“Dobbiamo tornare indietro!”
Rieccoci con un nuovo Back to the Past. Solo per voi, con questo piccolo appuntamento, rivivremo le serie più belle della televisione, quelle terminate ma mai dimenticate. Parleremo della trama iniziale, senza andare troppo oltre con gli spoiler, per permettere a chi non ha mai seguito la serie di poterla riprendere e di godersela a pieno; parleremo inoltre del successo che hanno avuto e di come i fan hanno visto e giudicato le serie che prenderemo in esame.
Ovviamente siete tutti invitati a consigliarci le vostre serie preferite e noi le riproporremo per voi!
L’ISOLA:
Lost è una serie creata da J.J. Abrams, Damon Lindelof e Jeffrey Lieber, andata in onda per la ABC dal 2004 al 2010. La serie consta di 6 stagioni, costituite da una media di 20 puntate ognuna ( le prime stagioni contano 24-25 episodi, mentre nelle ultime stagioni solo 14-15).
Girata quasi interamente nell’isola di Oahu, nelle Hawaii, Lost è considerata una delle produzioni più costose della storia televisiva americana che, tra i tantissimi consensi di critica e pubblico e numerose pubblicazioni di critici e scrittori, ha ricevuto anche premi prestigiosi, quali un Golden Globe e tre Emmy Award.
Si vive insieme, si muore da soli.
Il pilot della prima stagione inizia con un elemento che ricorrerà spesso nel corso della serie: un occhio. In particolare, questo primo piano di un occhio appartiene a Jack Shephard (Matthew Fox), il primo sopravvissuto che ci viene mostrato. Jack è disorientato e ferito e si ritrova in mezzo alla giungla, insieme a un cane (che presto scopriremo chiamarsi Vincent). Preso dal panico, inizia a correre, finendo su una spiaggia in cui regnano il caos e la devastazione. Il volo 815 Oceanic, partito da Sydney e diretto a Los Angeles, si è schiantato su in’isola apparentemente deserta al largo dell’oceano Pacifico, in un luogo non ben definito. Le scene iniziali sono cariche di drammaticità e di confusione: moltissimi sopravvissuti come Jack corrono per la spiaggia e tentano di aiutare chi è ferito gravemente o cercano di ripararsi dai rottami dell’aereo prossimo ad esplodere. Jack cerca di rimanere lucido e aiutare più persone possibili, dal momento che, come capiremo presto, è un famoso chirurgo di successo. In questo marasma, iniziamo a conoscere quelli che saranno i protagonisti della serie: Kate (Evangeline Lilly), la bella con un segreto inconffesabile, Sawyer (Josh Holloway), un disinteressato spettatore che penserà solo a se stesso, e moltissimi altri: Charlie, Hurley, Claire, Sayid, Locke, Boone, Shannon, Sun e Jin, ecc…
In questa prima stagione impariamo a conoscere i sopravvissuti del volo 815, la loro vita prima dell’isola e i loro segreti. Tutto questo viene raccontato tramite flashback ad hoc per ogni episodio: ogni episodio è costituito dalla storia temporale sull’isola inframezzata da flashback della vita di un personaggio. Questi flashback aiuteranno lo spettatore a comprendere le motivazioni che stanno dietro alle scelte dello stesso naufrago sull’isola.
Man mano che si prosegue con la visione, veniamo a conoscenza di alcuni misteri inspiegabili (che non starò qui ad elencarvi, perché toglierei tutta la curiosità e il divertimento a chi non sa!), gli equilibri tra i naufraghi verranno costantemente ribaltati, le alleanze tra di loro cambieranno e, tra gioie e tragedie, ognuno capirà il motivo per cui è stato catapultato su quell’isola.
Tutti i lostiani malinconici converranno con me che non è per niente facile dare una visione d’insieme riassuntiva e minimale di una serie come questa: gli avvenimenti sono tantissimi, così come i personaggi e le loro storie, i loro background e i tratti caratteriali così diversi tra di loro. Quello che potrei dire non sarà mai abbastanza per descrivere Lost appieno e, come detto in precedenza per Oz, è un must da vedere, da godersi nella sua totalità, perché non è solo una serie televisiva di successo, è anche un pezzetto di vita di ognuno di noi.
Una storia straordinaria e quasi mistica, che unisce la realtà alla fantasia, la magia alla religione, la scienza alla fede. Infatti, Lost è carico di significati diversi che spaziano dalla letteratura alla scienza, dalla filosofia alla religione e al misticismo. Prendiamo per esempio i nomi di alcuni tra i protagonisti: Kate, che di cognome fa Austen (come la famosa scrittrice britannica Jane Austen) e James “Sawyer” Ford, che ricalca il ragazzino smaliziato e irrequieto del romanzo di Mark Twain; John Locke (interpretato da Terry O’Quinn), filosofo che concepiva le religioni come derivanti dalle leggi della natura, Desmond Hume (Henry Ian Cusick), dal filosofo illuminato che sosteneva la teoria dell’empirismo e naturalista come Locke, e Faraday (Jeremy Davies), chimico e fisico britannico impegnato con le leggi sull’elettromagnetismo e l’elettrochimica. O ancora Jack Shephard (shepherd in inglese significa “pastore” e infatti sarà lui a guidare prevalentemente il gruppo di sopravvissuti e a prendere le decisioni più importanti). Tutti nomi significativi, in qualche modo, di quello che hanno da offrire alcuni personaggi a questo straordinario viaggio all’interno di un mondo vero e irreale allo stesso tempo.
LOST E IL FANDOM:
Chi ha visto e rivisto questa serie sa bene che non è facile parlarne come una serie normale, con un inizio, uno svolgimento e una fine. Trascende da tutti i nessi logici di un telefilm “standard”, ed è proprio per questo che il fandom di Lost è inevitabilmente spaccato in milioni di opinioni diverse: c’è chi sostiene che la storia fosse chiara dall’inizio, chi invece parla di sceneggiature “fortunate” che combaciano tra loro e che danno l’illusione che sia stato pensato tutto dall’inizio, chi ancora (sapendo come va a finire) vede incoerenze e incongruenze nella trama e chi invece sostiene che sia stato tutto un viaggio attraverso le coscienze dei personaggi. Molti sostengono che l’ultima stagione sia pessima e che non rispecchi le teorie logiche e scientifiche su cui si era basata fino ad allora la serie, altri invece sostengono che sia tutta questione di fede, di ascensione spirituale e di espiazione. In poche parole, per citare ancora una volta Lost, ci sono gli uomini di scienza e gli uomini di fede, e tutto gira intorno all’idea che uno ha del proprio mondo.
Centinaia e centinaia di discussioni sui forum, milioni e milioni di persone in tutto il mondo hanno discusso, si sono arrovellate sui misteri e le loro possibili spiegazioni, hanno difeso e confutato ogni tesi possibile e, così come ieri, ancora oggi se ne discute. Segno che Lost è davvero indelebile nella mente dei fan.
Se tutto questo non è abbastanza per stuzzicare la vostra curiosità e spingervi a vedere (o rivedere) Lost, forse le misteriose guarigioni miracolose, le inspiegabili gravidanze, dei numeri “maledetti” e strane presenze inquietanti lo faranno. E se ancora non siete convinti, fatevi un giro sul nostro forum, dove le teorie si sprecano e c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire su Lost. Inoltre potrete leggere moltissime (108, ricorda qualcosa, sì?) curiosità riunite in un solo articolo, proprio qui (spoiler alert!). Non ve ne pentirete, promesso!
Ora non restano che le domande finali: cosa ne pensate di Lost? L’avete amato o odiato? Siete soddisfatti di quello che avete visto nelle 6 stagioni? Siete uomini di fede o uomini di scienza? Fatecelo sapere con un commento.
Al prossimo Back to the Past!
Edel Jungfrau
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