Questo 2017 appena finito, ha portato con se tantissime serie TV, tra reti broadcast, cable e streaming c’era davvero l’imbarazzo della scelta anche se non tutte sono state all’altezza.
Per questa classifica ho scelto di elencare le cinque serie che più mi hanno deluso e le cinque che al contrario mi hanno sorpreso in positivo, vediamole insieme partendo dalle delusioni dell’anno.
10. Inhumans- ABC
Freccia Nera (Anson Mount, Hell on Wheels) e Medusa (Serinda Swan, Graceland) sono il re e la regina di Attilan, in un posto imprecisato sulla Luna dove vivono da millenni insieme alla giovanissima Crystal (Isabelle Cornish, Puberty Blues), sorella di Medusa, Maximus (Iwan Rheon, Game of Thrones, Our Girl), fratello di Freccia Nera, Gorgon (Eme Ikwuakor, Extant) e Karnak (Ken Leung, Lost, The Night Shift), rispettivamente capo delle guardie e consigliere del re nonché cugini dello stesso. Maximus, aiutato da Auran (Sonya Balmores, Ballers), mette in piedi un colpo di stato per diventare il nuovo Re. Riesce così a fare in modo che i vari membri della famiglia reale finiscano dispersi in varie zone delle Hawaii, costretti a lottare per sopravvivere e per trovare la via di casa.
Perché no: le aspettative per questa serie erano altissime, tra interviste, panel del Comic-Con di San Diego e il marchio Marvel, pensavo davvero che sarebbe stato un bel modo per aspettare il ritorno del mio amatissimo S.H.I.E.L.D. Dopo un inizio così così, non poteva andare peggio: trame insulse, personaggi piatti e senza spessore, non ho trovato niente da salvare, neanche le ship che di solito mi danno un motivo per continuare, niente proprio. Avrei dovuto capire dal fiasco al botteghino che era una serie destinata male, la più grossa delusione dell’anno.
09. Young Sheldon – CBS
Comedy spin-off prequel dell’amatissimo The Big Bang Theory. Il piccolo Sheldon Cooper (Iain Armitage, Big Little Lies) nel 1989 ha solo nove anni. Nonostante sia piccolo, è già un genietto iscritto con il fratello maggiore George Jr (Montana Jordan) in prima superiore. Mentre il fratello vive male questa esperienza, i genitori Mary (Zoe Perry, Scandal), casalinga, e George Sr (Lance Barber, C’è sempre il sole a Philadelphia), coach della scuola che alza un po’ troppo spesso il gomito, sono molto fieri di lui. A completare la famiglia c’è Missy (Raegan Revord, Modern Family), la gemella di Sheldon, che un po’ lo provoca e un po’ lo comprende. La voce narrante è di Jim Parson, versione adulta di Sheldon nella serie madre.
Perché no: pur non seguendo TBBT, dai promo trasmessi sembrava che la serie fosse davvero divertente e l’aspettativa per me che non ho grande amore per le comedy era alta. Ma dopo aver visto qualche episodio, ho lasciato perdere, mi aspettavo di ridere parecchio; al contrario, spesso c’è davvero poco da ridere. Peccato.
08. Marvel’s The Defenders – Netflix
Questa serie unisce per la prima volta sullo schermo dei quattro eroi protagonisti delle serie Marvel/Netflix precedenti: Matt Murdock ovvero Daredevil (Charlie Cox), Jessica Jones (Krysten Ritter), Luke Cage (Mike Colter) e Danny Rand ovvero Iron Fist (Finn Jones). I quattro i troveranno loro malgrado ad unire le forze per sconfiggere la spietata Alexandra Reid (Sigourney Weaver), a capo dell’organizzazione La Mano. Insieme ai nostri eroi torneranno anche alcuni personaggi già visti nelle serie precedenti come: Colleen Wing (Jessica Henwick), Karen Paige (Deborah Ann Woll), Elektra Natchios (Elodie Yung), Claire Temple (Rosario Dawson), Foggy Nelson (Elden Henson), Misty Knight (Simone Missick), Jery Hogart (Carrie-Ann Moss) e Trish Walker (Rachel Taylor). Otto episodi andati in onda il 18 agosto 2017 su Netflix.
Perché no: più che un no è un nì in realtà, passatemi il termine. La serie non è stata affatto male, pur con qualche personaggio meno carismatico di altri, come già si era visto nelle serie individuali (Daredevil e Jessica Jones sono una spanna sopra a Iron Fist e almeno un paio sopra a Luke Cage). La delusione più grande è per il villain della stagione, una spietata Alexandra Reid che si è rivelata meno temibile di quanto doveva essere, un’ottima Sigourney Weaver andata sprecata.
07. Dynasty – CW
Remake dell’omonima serie anni ’90 a sua volta spin-off della nota Dallas. I fratelli Fallon (Elizabeth Gillies) e Steve (James Mackay) Carrington vengono richiamati ad Atlanta dal padre Blake (Grant Show). Fallon è sicura che arriverà la sua promozione, ma una volta a casa scopre che in realtà il padre si è fidanzato con Cristal (Nathalie Kelley), una donna giovane, bella e quasi coetanea di Fallon. La ragazza la prende malissimo ed è pronta a tutto pur di far cambiare idea al padre tanto da coinvolgere prima Culhane (Robert Christopher Riley), autista di famiglia nonché suo amante segreto e successivamente intrecciando una relazione con Jeff Colby (Sam Adegoke), acerrimo rivale del padre. Cristal è determinata a tenersi stretto l’uomo che ama ma l’arrivo di Sammy Jo (Rafael de la Fuente), nipote di Cristal, che conosce bene il passato della zia, potrebbe creare qualche problema.
Perché no: non ho mai pensato che potesse essere una grande serie ma avevo discrete aspettative per un po’ di sano trash che ogni tanto non guasta. Inoltre ho apprezzato molto Elisabeth Gillies nella sua precedente serie, ho pensato che sarebbe stata perfetta per questa serie. Ma, ahimè, la sua presenza si è rivelata l’unica nota positiva, con trame ridicole, noiose e banali. Abbandonata, almeno per il momento.
06. Absentia – AXN
L’agente dell’FBI Emily Byrne (Stana Katic, Castle), data per morta da sei anni, viene ritrovata viva e questo porta grosse complicazioni nella vita del marito Nick Durand (Patrick Heusinger, Girlfriend’s Guide to Divorce), che si è risposato con Alice (Cara Theobold, Downtown Abbey) e con cui ha cresciuto il piccolo Flynn (Patrick McAuley), avuto da Emily. Oltre al trauma di ritrovarsi un’estranea nella vita delle persone che ama, deve fare i conti con il fratellastro Jack (Neil Jackson, Sleepy Hollow), che ha mandato in malora la carriera medica dopo la scomparsa della sorella, e i sospetti dell’agente Tommy (Angel Bonanni, Shots Fired) che la ritiene un pericolo per la società.
Perché no: ero molto curiosa per il ritorno sulle scene di Stana Katic, che ho amato per anni nella serie Castle, ma dopo le prime puntate adrenaliniche e anche troppo ansiogene, la trama ha perso il suo fascino, i personaggi sembrano essere incapaci di prendere decisioni e mantenerle e tutto l’intrigo mi ha fatto un po’ perdere interesse. La serie è stata rinnovata per una seconda stagione, speriamo riescano a rimettersi sui giusti binari.
05. The Disappearance – CTV
Durante una caccia al tesoro organizzata dal nonno Henry (Peter Coyote, Perception), per il compleanno del nipotino Anthony (Michael Riendeau, Dominion), il ragazzino scompare senza lasciare traccia. I genitori Luke (Aden Young, Rectify) e Helen (Camille Sullivan, The Man in the High Castle) e la zia Catherine (Joanne Kelly, Warehouse 13) sono completamente sconvolti, ma con il passare dei giorni, le indagini della polizia capitanata dalla detective Susan Bowden (Micheline Lanctôt, Unitè 9) porteranno alla luce molti segreti di famiglia che rischiano solo di allontanare le indagini dalla verità sulla scomparsa del piccolo Anthony.
Perché sì: una serie che mi era sfuggita e che non avrei mai preso in considerazione se non per un passaparola che mi ha convinto a guardare il pilot, ringrazio chi me l’ha suggerita, ho divorato gli episodi in pochissimo tempo, grazie a una trama coinvolgente, protagonisti che hanno molto da nascondere e un finale discretamente soddisfacente. Datele una chance.
04. Cardinal – CTV
Adattamento della saga “John Cardinal Mysteries” di Giles Blunt, questa serie canadese in sei puntate, segue le vicende dei detective John Cardinal (Billy Campbell, The Killing) e Lise Delorme (Karine Vanasse, Revenge) nell’affannosa caccia a un killer che ha ucciso la tredicenne Katie Pine. Le indagini procedono tra buoni indizi e false piste, in Lise si fa strada il sospetto che John nasconda qualcosa, e mentre i due sono impegnati a studiarsi a vicenda, il caso si ingarbuglia ancora.
Perché sì: questa serie, di cui ignoravo l’esistenza, ha due protagonisti interessanti, un intreccio meno banale di quanto si pensi e la trama non presenta neanche punti morti. Sei episodi per un binge-watching veloce. Rinnovata e già ricominciata pochi giorni fa, guardatela.
03. Marvel’s Runaways – Hulu
Adattamento televisivo dell’omonima serie a fumetti, sceneggiata da Josh Schwartz e Stephanie Savage già dietro a Gossip Girl. I giovani ex amici Karolina (Virginia Gardner, The Goldbergs), Alex (Rhenzy Feliz, Teen Wolf), Nico (Lyrica Okano, The Affair), Chase (Gregg Sulkin, Faking It) e le sorellastre Gert (Ariela Barer, Atypical) e Molly (Allegra Acosta, American Girl) una sera assistono a una riunione segreta tra i loro genitori che finisce in modo drammatico, questo porta il gruppo a ritrovare la complicità per cercare di fermare il piano dei genitori. Tra gli attori interpreti degli adulti troviamo Annie Wersching (Bosch) e James Marsters (Buffy the Vampire Slayer) e Julian McMahon (Nip/Tuck).
Perché sì: perché nonostante il cast sia composto principalmente dai sei ragazzini, ha trovato il modo di bilanciare la loro presenza sullo schermo con la presenza degli adulti, creando una trama dinamica e per certi versi spiazzante, con buon bilanciamento dei vari superpoteri, una serie tratta dai fumetti che non delude, anzi sorprende.
02. Taken – NBC
La serie è un prequel dell’omonima saga di film interpretati da Liam Neeson. Seguiamo la storia del giovane Bryan Mills (Clive Standen) un ex berretto verde che in seguito alla perdita della sorella per colpa di una rappresaglia nei suoi confronti, finisce a lavorare per una sezione della CIA comandata dalla misteriosa agente Chistina Hart (Jennifer Beals, The Night Shift). Del gruppo fanno parte anche gli agenti: John (Gaius Charles, Grey’s Anatomy), Scott (Michael Irby, True Detective) e Becca (Monique Gabriela Curnen, The Following).
Perché sì: questo è stato un recupero dell’ultimo minuto nelle vacanze natalizie. Non che non lo conoscessi, ma ero un po’ titubante perché spesso le serie tratte o ispirate a saghe cinematografiche finiscono per deludere, e gli ascolti non promettevano nulla di buono. Invece abbiamo un protagonista convincente e molto adatto al ruolo, una comprimaria interessante, una trama orizzontale che non si perde per strada e, ciliegina sulla torta, è già stata rinnovata e tra qualche giorno arriverà la stagione due. Visto il finale di stagione, non vedo l’ora che torni!
01. The Marvelous Mrs. Maisel – Amazon
Scritto da Amy-Sherman Palladino (Gilmore Girls) e prodotto con il marito Daniel Palladino (Family Guy), seguiamo le vicende di Miriam “Midge” Maisel (Rachel Brosnahan, Manhattan), giovane donna poco incline alle etichette, sposata con Joel (Michael Zegen, Boardwalk Empire), un aspirante attore comico che si stanca ben presto della vita matrimoniale e dei due bambini, e se ne va di casa per inseguire i suoi sogni di gloria. Così la donna, disperata, si ritrova in uno dei locali del Greenwich Village a sfogare tutta la sua rabbia per l’abbandono, mettendo su un monologo che in qualche modo convince Susye Meierson (Alex Borstein, Shameless)di avere talento e magari sfondare come comica. Meno entusiasti della nuova vita di Miriam sono i genitori Abe (Tony Shalhoub, Braindead) e Rose (Marin Hinkle, Two and a Half Men), che vorrebbero per la figlia una vita meno precaria, in un bell’appartamento e con un marito amorevole che si preoccupi della moglie e dei figli.
Perché sì: come dico spesso, non sono grande fan delle comedy, ma questa ha una protagonista adorabile, dei comprimari davvero convincenti, una trama ben gestita, pochi episodi e già il rinnovo in tasca. Ne è valsa davvero la pena.
Queste sono solo dieci serie che nel bene o nel male sono state protagoniste dell’anno appena passato. Se state cercando titoli come Dark, Big Little Liar, Legion, Alias Grace, Star Trek: Discovery, The Good Fight, Mindhunter per citarne alcuni, non li troverete, ma solo perché in quel caso le aspettative alte sono state ampiamente ripagate.
Manuela Raimo
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