Curiosità

Cinque motivi per recuperare The Spoils of Babylon

The Spoils of Babylon, la geniale miniserie parodia con un cast stellare.

Dopo A Young Doctor’s Notebook, ItaSA torna a consigliarvi una serie televisiva meritevole che purtroppo ha poca fama: The Spoils of Babylon.

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The Spoils of Babylon è una miniserie andata in onda a gennaio 2014 nel canale statunitense IFC.
Questa comedy nasce come parodia delle tipiche miniserie pompose trasmesse negli U.S.A. durante gli anni ’70 e ’80.

Protagonisti della storia sono due fratellastri che da semplici figli di un contadino texano diventano produttori di petrolio su scala globale. Tra guerre, amori proibiti, figli malvagi e tante, tante risate, andiamo a vedere i cinque motivi per cui recuperare questa miniserie:

 

1) IL CAST STELLARE

cast

Attori ed attrici del grande schermo si sono riuniti per questo progetto, il cast vede nomi come Tobey Maguire e Kristen Wiig nel ruolo dei fratelli Morehouse, protagonisti di questa storia, mentre i personaggi secondari sono interpretati da Tim Robbins, Jessica Alba, Val Kilmer, Haley Joel Osment, Michael Sheen e la voce di Carey Mulligan. A condire il tutto è presente anche Will Ferrell, che sarà analizzato meglio nel terzo paragrafo di questo articolo.
Con una valanga di scene eccentriche e bizzarre un cast del genere era necessario. C’era bisogno del talento di Maguire e di Kristen Wiig per regalare interpretazioni fuori dagli schemi. Ogni attore con un ruolo secondario riesce ad immedesimarsi perfettamente nel suo personaggio e nelle varie folli situazioni anche se compare per pochi minuti.

 

TSOB 22) LA COMICITÀ

Il punto forte della serie è ovviamente la parte comica e parodistica. Nel corso degli episodi vedremo tantissime scene e battute tanto assurde quanto esilaranti. Baci imbarazzanti, relazioni sessuali con manichini, scene belliche impossibili, discorsi estremamente lunghi nei momenti meno opportuni e molto altro. La parodia va dal genere epico a quello melodrammatico, passando addirittura dal noir.
Il tutto è aiutato da una regia, un montaggio, una scenografia e delle riprese volutamente disastrose a simboleggiare la pochezza tecnica delle miniserie di cui The Spoils of Babylon si fa beffa. E a proposito di questo: non spaventatevi se non conoscete nello specifico l’oggetto della parodia, perché i riferimenti sono ugualmente comprensibili: certi stereotipi sono impressi nell’immaginario collettivo.

 

3) L’INTRODUZIONE E LA CONCLUSIONE DI OGNI EPISODIO

The Spoils of Babylon viene presentata come se fosse una reale miniserie tratta da un “capolavoro” letterario che porta lo stesso nome. A dirci questo è l’autore del libro e il regista della miniserie Eric Jonrosh (Will Ferrell), che si prenderà due minuti all’inizio e alla fine delle puntate per vantarsi in maniera inverosimile e per raccontarci qualche curiosità sulle riprese e i retroscena della minserie.
In questi brevi segmenti viene fuori tutta la comicità di Ferrell, che riesce ad interpretare alla perfezione un personaggio altamente stravagante e divertente.

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Eric Jonrosh in tutta la sua modestia

 

4) LA STORIA

Incredibilmente la storia di The Spoils of Babylon riesce pure ad essere interessante. Nonostante questa passi in secondo piano rispetto alle scene comiche, è comunque capace di far fremere d’impazienza per vedere la puntata successiva solamente per sapere come continuano le vincende dei fratelli Morehouse.
All’inizio del primissimo episodio è presente un flashforward in cui vediamo il personaggio di Maguire uscire ferito da un edificio, andare a rintanarsi e, con il sangue che ancora esce dal corpo, iniziare a raccontare la sua storia (a proposito dei “discorsi estremamente lunghi nei momenti meno opportuni” accennati prima).

 

5) LA DURATA

In questi articoli cercheremo sempre di consigliarvi serie televisive di breve durata, The Spoils of Babylon non fa eccezione: la miniserie è composta solamente da sei episodi della durata di venti minuti.
Due ore di sane risate.

 

Spero che questo articolo sia bastato a convincervi a recuperare questa miniserie. Se la risposta è sì, a visione conclusa tornate qui e fateci sapere cosa ne pensate.
I nostri consigli non finiscono qui, sicuramente scriveremo altre liste di motivi per recuperare serie televisive meritevoli ma con poca fama. Ci vediamo al prossimo appuntamento.

Luigi Dalena

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Luigi Dalena

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Producer pubblicitario. Blogger itasiano dal 2013. Maniaco dell'ordine e dell'organizzazione. Appassionato di videogiochi, tecnologia, astronomia, cinema e soprattutto serie TV. Apprezzo qualsiasi genere, ma ho un debole per sci-fi e fantasy. Una volta guardavo di tutto, ma poi ho lentamente ristretto i miei gusti spostandomi quasi esclusivamente sulle serie britanniche e sulle cable statunitensi. Più sono brevi, meglio è.
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