Un ritorno inaspettato. Al Comic-Con è stata presentata la quinta stagione di Prison Break, dopo ben otto anni di distanza dalla conclusione della serie e ben sette dal film Prison Break: The Final Break.
LA STORIA
Dopo sette anni, grazie a un’informazione fornita da T-Bag (Robert Knepper), Lincoln (Dominic Purcell) e Sara (Sarah Wayne Callies) scoprono che Michael (Wentworth Miller) è ancora vivo. È imprigionato in una prigione nello Yemen. Dovranno nuovamente escogitare un piano, a cui partecipano anche T-Bag, C-Note (Rockmond Dunbar) e Sucre (Amaury Nolasco).
IL PANEL
Presenti al panel, gli attori Wentworth Miller, Dominic Purcell, Sarah Wayne Callies, Robert Knepper e il produttore Vaun Wilmott. Sono stati mostrati una nuova scena, rilasciata dall’emittente Fox, e un nuovo trailer, che troverete nell’apposita sezione. La scena è tratta dal primo (e unico) episodio girato finora.
La volontà degli attori era di fare un sequel completamente diverso, in quanto dopo tanto tempo le persone cambiano, ma rimanendo nel DNA e nello stile che ha reso famosa la serie più di un decennio fa. Proprio per questo motivo, dalla morte apparente di Michael, molti sono andati avanti con la propria vita. Sarah, ad esempio, si è risposata con Scott Ness, interpretato da Mark Feuerstein (Royal Pains). Anche T-Bag sembrerebbe sia cambiato, anche se l’attore non vuole rilasciare alcuna anticipazione. Si è parlato anche dell’incidente di Purcell, molto crudo e violento come rilevato dall’attore sul suo profilo Instagram:
L’attore ha proseguito con un sentito ringraziamento:
Vorrei ringraziare la mia fidanzata AnnaLynne McCord per essere stata presente quando è accaduto l’incidente. Vorrei ringraziare, ovviamente, anche Wentworth. Con il suo continuo supporto si è assicurato che ogni cosa procedesse per il meglio. Vorrei anche ringraziare i produttori e Fox per essersi presi cura di me, per aver cambiato la scaletta e per avermi concesso una pausa.
Ritorna sull’argomento Miller dicendo come stesse male per lui. Lo considera come un fratello, anche se non c’è alcun legame di sangue. Tornando alla serie, sappiamo che ricalca gli eventi attuali: data l’ambientazione nello Yemen, la relazione che l’ISIS ha con il territorio e con gli Stati Uniti sarà un tema affrontato. Un’ultima curiosità è legata ai tatuaggi di Michael. Se nella prima stagione sono stati fondamentali per la fuga dal penitenziario di Fox River, anche qui svolgeranno un ruolo importante, tuttavia inedito. Miller poi elogia la tecnologia in quanto se negli anni precedenti erano necessarie due ore per il trucco, ora in trenta minuti si ottiene lo stesso risultato. A una domanda extra panel sul fatto se voglia proseguire, Miller risponde che prenderebbe in considerazione l’offerta se vale la pena raccontare la storia, specificando che è l’unico motivo per cui partecipa alla miniserie di nove episodi.
Se Fox o Paul Scheuring (creatore della serie, NdR) venissero da me e mi dicessero “Abbiamo un’altra idea per un’ulteriore stagione”, io sarei interessato.
IL TRAILER
Fonti: Entertainment Weekly, Deadline
Francesco M. Conte
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