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Due cuori e una cabina: Blink

Blink. Un battito di ciglia: questo è uno dei movimenti involontari più fatti durante il giorno, viene eseguito talmente tante volte che non ce ne rendiamo neanche conto. Ed è anche il titolo di uno degli episodi più belli e particolari di Doctor Who.

blink titlecardEpisodio 3×10: Blink
Scritto da: Steven Moffat
Diretto da: Hettie MacDonald
Data di messa in onda: 09/06/2007

 

Dove eravamo

La terza stagione si avvia alla conclusione, e con il Decimo Dottore e Martha Jones abbiamo appena lasciato una avventura in due parti, Human Nature e The Family of Blood. Nell’ipotesi in cui qualcuno avesse pensato ad un episodio “leggero” dopo gli eventi narrati, Blink smentisce seccamente questa eventualità, regalando, sia pur in maniera garbata, angoscia e terrore, introducendo nuovi e temibili nemici.

 

Don’t blink. Don’t even blink.

Sally Sparrow ed un Angelo

Sally Sparrow ed un Angelo

Sally Sparrow (Carey Mulligan), insieme alla sua amica Kathy Nightingale (Lucy Gaskell), si avventura in una casa abbandonata per cercare soggetti da fotografare: l’intera casa è in stato di abbandono, e presenta una serie di inquietanti statue di angeli. Kathy ha i brividi, e, quando Sally si distrae per aver sentito bussare alla porta, scompare. All’ingresso della casa, Sally trova un uomo che asserisce di essere il nipote di Kathy, e le consegna delle lettere da parte di Kathy stessa.

Questa è la base da cui si dirama l’episodio, lasciando i telespettatori perplessi. Ci si potrebbe aspettare l’ingresso in scena del Dottore da un momento all’altro, ma questo ingresso latita, facendo desiderare sempre più la presenza del Dottore sullo schermo e forzando l’attenzione su ciò che accade.

Gli eventi che accadono in seguito sono sempre più strani: si inizia da una lista di easter egg presenti in diciassette DVD non correlati tra di loro, easter egg trovati da Larry (Finlay Robertson), fratello di Kathy; si passa per l’amico poliziotto, che si confida non solo su misteriose sparizioni che si sono susseguite nell’arco degli anni e che vedono coinvolta la casa in cui è stata Sally, ma anche su di una falsa cabina che da anni si trova nel magazzino della polizia. Si arriva alla visione degli easter egg presenti nei DVD dove Sally si ritrova a dialogare con uno sconosciuto nello schermo.

 

Blink and you’re dead.

Durante la visione dei DVD, Sally e Larry trascrivono le parole dell’uomo nello schermo, per cercare di venire a capo dei misteri e delle peculiarità che sembrano ormai parte integrante della loro vita.

Don't blink: questo è l'avvertimento del Dottore.

Don’t blink: questo è l’avvertimento del Dottore.

È difficile credere a quanto ascoltano, e ai due sembra di trovarsi in una situazione surreale, sino a quando Larry non parla più, terrorizzato da una presenza nella stanza: una statua a forma di angelo.
Da quel momento in poi gli eventi precipitano, con l’attacco degli angeli alla casa dove si trovano Sally e Larry per cercare di ottenere la chiave del TARDIS e quindi possedere il TARDIS stesso ed il suo immenso potere.
Essendo questa una serie vista da adulti e bambini, ovviamente il finale ha un lieto fine, con il salvataggio del Dottore e di Martha e il (momentaneo?, ai posteri l’ardua sentenza) blocco degli angeli stessi. Ma la vita va avanti, e Sally e Larry si ritroveranno, un anno dopo, a vedere l’inizio dell’avventura da loro vissuta, con il dinamico duo che chiede indicazioni proprio a loro.

 

Questa, per sommi capi, la trama: scrivere molto sarebbe rivelare preziosi dettagli a chi non ha avuto ancora l’opportunità di vedere questo episodio, mentre coloro che l’hanno già visto annuiranno ai vari passaggi con cenni del capo.

 

They are fast. Faster than you can believe.
L’idea di questo episodio è venuta da una rielaborazione di una breve storia, scritta dallo stesso Moffat, per l’evento Doctor Who Annual del 2006, “What I Did on My Christmas Holidays By Sally Sparrow“. Come molti fan sapranno, il Dottore non appare negli eventi trattati nell’episodio, e anche nel caso della storia breve il Dottore non appare. La storia intrigò talmente tanto da divenire un episodio, forse uno dei più belli dell’intera serie.
La trasposizione dalla storia all’episodio ha portato diversi cambiamenti, dei quali il più evidente è l’età di Sally Sparrow, che da dodicenne diventa una donna adulta. Un’altra delle particolarità di questo episodio è la quasi totale assenza di Tennant e di Agyeman, la cui presenza è tuttavia costante per mezzo di riferimenti, siano essi un flashback, un’inquadratura di sfuggita, oppure una frase.

Blink si contraddistingue nell’universo whovian anche per essere stato il primo episodio diretto da una donna, Hettie MacDonald, il cui tocco, a detta di Russel T Davies, ha aggiunto alcuni degli effetti visivi più belli della serie sino a quel momento.
Nonostante l’episodio sia stato acclamato dalla critica, la considerazione da parte dei telespettatori è stata bassa, facendo sì che Blink divenisse l’episodio con il rating più basso della terza stagione. La critica si è lasciata andare ad elogi e lodi, ma non sono mancate note negative, una delle quali fa riferimento proprio all’esiguità di tempo sullo schermo di Tennant.

Piangi per l'anima e per i peccati dell'uomo, o per timore che si guardi nella tua anima?

Piangi per l’anima o per timore che si guardi nella tua anima?

Gli Angeli, tuttavia, con il passare del tempo, si sono guadagnati di diritto un posto tra i nemici più temibili del Dottore, insieme ai Dalek.

Come nota a margine, non è possibile non elencare i premi vinti da Blink: Moffat si è aggiudicato i premi Hugo per la Miglior Rappresentazione Drammatica (Cortometraggio) nel 2007 e i premi BAFTA Craft e BAFTA Cymru, entrambi dell’edizione 2008, come miglior sceneggiatore. Un premio è stato vinto anche da Carey Mulligan, il Constellation Award, edizione 2008, come Miglior Attrice Femminile in un episodio di una serie televisiva fantascientifica.

 

Don’t turn your back. Don’t look away.
Che cosa ha reso tanto prezioso ed importante un episodio come questo per il cuore dei fan?

Molteplici sono i fattori che ne hanno decretato il successo, e che hanno fatto sì che rimanesse impresso nella mia mente.
Come già detto, in questo episodio il Dottore non appare se non in pochissime scene, lasciando al telespettatore un senso di ansia dovuto alla sua mancanza ed un senso di immedesimazione nei panni dei due protagonisti. Chi guarda l’episodio si sente smarrito, e aspetta l’arrivo del Dottore con un crescente senso di angoscia, dovuto anche ai repentini cambi di inquadrature sui volti degli angeli. Spesso, nei cambi di inquadratura, il cuore salta un battito, segno che il senso di terrore viene trasmesso egregiamente.

Ovviamente, vanno considerate la regia e la sceneggiatura dell’episodio: la storia viene costruita come un puzzle, un pezzo alla volta, con cura ai dettagli, e noi non possiamo fare a meno di identificarci in Sally o in Larry, cercando di capire cosa sia successo. Il disorientamento che si prova all’inizio della storia lascia man mano il posto ad un crescente senso di inquietudine e di impotenza.

Tra gli elementi che fanno breccia nel nostro subconscio troviamo anche la frase “Don’t blink. Blink and you are dead“, perché battere le ciglia è un movimento talmente automatico che noi non gli diamo peso, e gli Angeli scelgono proprio quel minuscolo ed infinitesimale istante per colpire. Battere le ciglia è umano, è naturale, e non farlo è difficile. Quanto si può resistere senza farlo? Ci si sente in un certo qual modo sopraffatti dall’inevitabilità di compiere un gesto così semplice. Blink. E in un istante tutto è finito. Questa frase semplice, ma incisiva, ha contribuito alla riuscita di Blink mediante un senso di soffocamento e di ineluttabilità di un destino che ci attende se si contraddice l’ordine dato anche per un solo attimo.

They are faster...

They are faster…

Oltre a quanto citato, l’elemento principale del successo di questo episodio è costituito dagli Angeli. Essendo tra le figure più innocenti e potenti dell’intero panorama psicologico e sovrannaturale, l’angelo viene immediatamente associato a quanto di più puro e buono possa esistere, viene visto come portatore di pace, come supporto ai dolori delle anime; risulta quasi impossibile pensare che una creatura eterea possa fare del male a qualcuno, che possa dare la caccia ad un innocente, che possa trasformarsi da supporto per l’anima a predatore infallibile ed implacabile.
L’idea degli Angeli crudeli, visti in tal senso, è qualcosa di sconvolgente, e vedere qualcosa di buono che fa del male a persone colpisce nel profondo dell’animo, entra subdolamente nella mente sino a trasformarsi in incubi vividi e reali. A quel punto non risulta più possibile neanche eseguire il comando più importante del Dottore: Corri!

 

Don’t blink.Don’t even blink. Blink and you’re dead.
They are fast. Faster than you can believe. Don’t turn your back. Don’t look away.

And don’t blink. Good Luck.

 

 

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Abelardo

Informatica con la passione dei numeri, acida di professione, timida inside ma i topic dei manzi hanno la mia più profonda approvazione (comprensivi di ToyBoy e DaddyKink). Dal 2011 sul Blog di ItaSA: i ratings delle reti Cable? Miei fidi compagni di tutti i giorni.
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