Breaking Bad

Intervista a Dean Norris

A meno di due mesi dall’inizio della seconda parte della quinta e ultima stagione di Breaking Bad, Dean Norris risponde ad alcune domande sul finale della serie, e più specificatamente sul personaggio che interpreta, l’agente della DEA Hank Schrader.

 

Parliamo del finale di Breaking Bad; nell’ultimo episodio trasmesso Hank finalmente scopre ciò che ha sempre avuto sotto il suo naso per tutto il tempo. Nel prossimo episodio cosa farà? Si sentirà colpevole per non aver capito prima che la sua nemesi altri non era che suo cognato Walter?
All’incirca andrà così. E ti dico questo: gli ultimi otto episodi sono i migliori di tutta la serie, per un semplice motivo: ora che il segreto è venuto alla luce, semplicemente esploderà tutto… Hank teme di poter perdere il lavoro di una vita o, addirittura, teme di poter essere ritenuto un complice. Avrà molti pensieri a riguardo. E poi Walter gli ha anche pagato le cure mediche con i soldi guadagnati dalla vendita della metanfetamina, e per questo può effettivamente essere ritenuto un complice. Sarà uno scontro Hank-Walter ora che tutto è venuto a galla. Sarà un vero e proprio BOOM e, come è sempre stato fatto in Breaking Bad, sarà affrontato fin da subito per poi risolversi nel corso degli episodi.

 

Circolavano voci in cui si diceva che volessi la morte di Hank negli ultimi 8 episodi. Avevano un fondo di verità queste voci?
Non proprio. Annunciarono che gli ultimi 16 episodi sarebbero stati girati uno dietro l’altro. Quindi con la morte di Hank nella seconda metà della stagione, avrei potuto girare un pilot (Under the Dome, nda) dopo aver ultimato le riprese di Breaking Bad. E, nel caso il pilot fosse stato messo in produzione, avrei avuto un ruolo in un altro show dopo aver finito con Hank Schrader. Ma poi decisero di dividere i 16 episodi in due lotti da 8; pensai “Non solo rischio di non girare un pilot quest’anno, ma neanche l’anno prossimo”. Ne parlai con Vince Gilligan e mi disse: “Non posso eliminare Hank, ci serve. Ma ti garantisco che possiamo fare in modo che tu possa girare un pilot”. Al che gli dissi: “Non mi serve sapere altro”. Mi ha dato la sua parola e l’ha mantenuta. Ho finito di girare una scena in Breaking Bad al mattino, e al pomeriggio ero a girare un pilot. Ho fatto avanti e indietro un po’ di volte, ma con gli orari non ho mai avuto problemi. Quindi Vince è stato di parola e tutto è andato bene.

 

Parlando del personaggio, accetteresti la morte di Hank se servisse a mandare avanti la storia?
No, non l’accetterei e non voglio neanche che finisca lo show. Tutti noi vorremmo girare Breaking Bad per almeno altri 10 anni, ma sappiamo molto bene che serve una fine. Ciò che intendo dire è: è giusto che finisca, e ha bisogno di finire. Ma conosco bene i fan della serie, essendo anche io uno di loro, e tutti mi chiedono: “Perché volete far finire questo grande show?”. Alla fin fine io non sono un attore per divertimento, è il mio lavoro. Erano previsti ancora 8 episodi, e 8 ne abbiamo girati. Si deve voltare pagina e andare avanti. Bisogna essere pratici e concreti.

 

Io non vedo l’ora di sapere cosa succederà! Secondo voi, cosa farà Hank ora che conosce la verità? E come si comporterà Walter? Non ci resta che aspettare l’11 agosto per gli ultimi otto episodi di questa magnifica serie.
Nel frattempo, potete trovare Dean Norris nella nuova serie estiva targata CBS ed intitolata Under The Dome; potete trovarne l’Aperitivo qui.
Fonte: Huffingtonpost

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Marco Quargentan

Itasiano da ottobre 2008 grazie ad House MD e Lost. Blogger e Moderatore da giugno 2013 grazie a Game of Thrones, Traduttore da giugno 2015. Informatico di "professione", sassofonista per caso, appassionato di basket, player spasmodico della serie Legend of Zelda, lettore compulsivo di JRR Tolkien e GRR Martin (entrambi before it was cool), drogato seriale. Non chiedetemi la mia serie preferita, non saprei scegliere fra quelle che adoro.
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