Su una cosa non si poteva certo avere dubbi, ancora prima della messa in onda di Outlander: il successo che lo show avrebbe avuto, dato l’hype che lo stesso aveva generato sin dal momento dell’annuncio che i libri di Diana Gabaldon sarebbero divenuti una serie.
E le attese sono state ripagate: Outlander è stato un successo di critica e di pubblico, con il rinnovo per la seconda stagione ottenuto già a seguito della trasmissione dell’episodio pilota. Elemento portante di questo successo è stato il cast, tra cui spiccano l’attore scozzese Sam Heughan e, soprattutto, la precedentemente semi-sconosciuta attrice irlandese Caitriona Balfe. Per conoscere un po’ meglio l’interprete di Claire Randall, il sito Vulture ha avuto modo di fare una chiacchierata con l’ex modella di Dolce & Gabbana, Gucci, Louis Vuitton, Roberto Cavalli, Armani, Calvin Klein, Chanel e molti altri brand, scoprendo (come gli uomini del clan Mackenzie nel XVIII secolo) che dietro una bellezza purissima si nasconde una donna alla mano, senza peli sulla lingua e dal linguaggio non propriamente edulcorato. Ve ne riproponiamo alcuni estratti.
Vulture: Quanto sapevi della serie prima di fare l’audizione per il ruolo? Avevi letto i libri?
“Book Soup” è la mia libreria di fiducia quando sono a Los Angeles. Andai lì per vedere se avevano i libri: mentre li stavo comprando, il tizio alla cassa mi dice: “Sai che stanno facendo una serie TV su questi libri?”. Al quale io rispondo: “Ma dai, davvero?”. Non volevo dirgli “Sì, sai com’è… Sto per fare il provino!”. Quindi lui continua: “Eh, sì! Ho scritto la mia tesi sul tizio che la sta producendo: Ronald D. Moore“. A questo punto abbiamo avuto una conversazione, molto interessante e divertente, su questa tesi, e lui continuava a parlare di Ron; e io pensavo, tra me e me, “Eh,eh, lo so! So tutto!”. Direi che è stata una specie di presagio. Quando tutto sarà finito, dovrò portare Ron in quella libreria! Ma la verità è che non vado da “Book Soup” da quel momento fortunato, dato che sono partita quella settimana e dovevo comunque chiudere alcune questioni, come il vendere la macchina e cose del genere. Quindi non ci sono ancora tornata, ma lo farò. E ora, quando tornerò, ci saranno le nostre foto sul libro! [Ride]
Vulture: Sam Heughan ha gli Heughligans, ma anche tu hai uno squadrone di fedeli fan. Cosa hai pensato quando sei venuta a conoscenza dell’esistenza dei Caitriots?
Nel senso di abitanti della Caitria?? [Ride] No, in realtà ho pensato che sono stati molto fantasiosi – a me non sarebbe mai potuto venire in mente. È stato molto carino, ma allo stesso tempo un po’ opprimente: sembra sia qualcosa più grande di te! Ho stampato – non so esattamente quante siano – 15/20 pagine intere con tutti i messaggi di complimenti e di in bocca al lupo da parte di Caitriots. Centinaia di messaggi da persone mai incontrate, che non conosci, e tutti ad augurarti il meglio e a congratularti con te! Ed entrambi i gruppi di fan stanno vendendo T-shirt sulla serie e donando soldi in beneficienza, a enti che noi appoggiamo, nel nostro nome… non ti resta che dire “Wow“.
Vulture: Fan che si sono presentati in massa alla proiezione in anteprima del pilot. C’è stato un momento che li ha fatti particolarmente esultare: la scena del cunnilingus di Frank a Claire al castello. Pensi che quella scena abbia innescato una reazione così forte in quanto simbolica del fatto che Frank e Claire hanno una relazione che si basa sull’uguaglianza, almeno per gli standard del 1945?
Non lo so… era davvero così? O l’hanno voluta interpretare in quel modo? Per come la vedo e penso io, ciò che per noi è veramente importante, ed è una cosa di cui ho discusso con Ron sin dal primo giorno, è che vogliamo mostrare come Claire sia padrona della sua sessualità. Penso sia per questo che ci è piaciuta quella scena, così come ci è piaciuto il fatto che è stata lei in qualche modo a volere quell’atto, ed è stata lei a guidare Frank nel farlo, e penso che ciò mostri un lato alquanto importante del suo carattere. Siamo così abituati a vedere donne che vengono trattate come oggetti, o comunque oggetti dei desideri maschili, ma è molto raro vedere una donna che ha piena padronanza della propria sessualità al punto di orientarne e orchestrarne la sequenza di eventi! Penso sia questa una delle cose più interessanti di Claire, e per lei questo non è un gran problema: è semplicemente parte di lei. Claire è solo una persona molto passionale e questo si manifesta nell’ambito sessuale così come in ogni altro aspetto della sua vita. Claire sta cercando un po’ di godimento, è questa la cosa più moderna della sua persona. Ma non si tratta solo di trarre piacere: Claire ama molto Frank.
Vulture: Forse Claire non si sarebbe definita come una femminista in quel determinato periodo storico, ma tu pensi lo fosse?
Trovo interessante che le persone abbiano iniziato ad usare quel termine per descrivere Claire e tutto lo show. Penso che molte donne di quel tempo abbiano vissuto una reale emancipazione. Durante la guerra, infatti, erano le donne ad andare a lavorare nelle fabbriche, a fare i lavori che prima facevano gli uomini. E a quel punto erano padrone delle loro vita. Era un periodo in cui le donne si sentivano utili fuori di casa, senza voler offendere nessuna. Penso sia importante mostrare dove, in quell’epoca, le donne erano arrivate. Così come è stato divertente constatare come le cose si siano capovolte negli anni ’50. Ma Claire è questo tipo di donna moderna. Insomma, le donne di quel tempo erano a tutti gli effetti delle femministe, perché si adattavano a fare di tutto. Dovevano fare di tutto. Non avevano molto tempo per perdersi in chiacchiere inutili!
Vulture: In un episodio futuro, c’è un momento in cui Claire aiuta delle donne a raccogliere la lana, e ho trovato molto interessante – in realtà affascinante e ripugnante — che usassero la loro urina per fissare la tintura! Tutti bevevano whiskey, facevano a turno per andare a pisciare e usavano l’urina calda per la follatura della lana: non ne avevo idea!
Non lo sapevo nemmeno io! È stato divertente perché è stata una scena alquanto imbarazzante da girare: è una cosa privata che tutti fanno, quella di andare al bagno e urinare, ma simulare di farla in pubblico davanti a tutti è stato abbastanza divertente! Per quanto riguarda le lane, sono una cosa tipica di quel luogo, ed è stato interessante vedere il processo che porta alla creazione di queste lane pesanti. Anche perché quando qui è inverno, e quando abbiamo girato le scene era pieno inverno, puoi veramente capire quanto utili e funzionali fossero quei vestiti all’epoca. C’è una scena in cui ero fuori all’aperto e stava nevicando, ma avevo questo bel mantello che Terry (Dresbach, la costumista) aveva realizzato, e veramente mi teneva al caldo! Tutta la ciurma mi stava attorno con giacche a vento e similari e penso che io stessi più al caldo della maggior parte di loro.
Vulture: Jamie è una specie di uomo idealizzato di cui le fan dei libri, e ora anche dello show, sono completamente perse. Pensi che questo si sia già esteso a Sam, come attore?
Ancora una volta, è divertente perché proprio recentemente ho parlato a lungo con Terry (Dresbach, la costumista) del modo in cui le fan parlano di Sam: se fossero dei maschi a parlare così delle ragazze ci sentiremmo offese! Le fan sono tutto un “Ohmmioddio, non puoi semplicemente toglierti quella maglietta?” Lo vedono come un oggetto! [Ride] No, veramente, è bello vedere che le donne possono essere disgustose come gli uomini quando si arriva a parlare di certe questioni.
Vulture: Le persone amano i triangoli amorosi. Presto ci saranno i vari Team Jamies e Team Franks, come Twilight aveva i Team Edward e Team Jacob…
Questo vorrà dire che le persone inizieranno ad odiarmi? [Ride] Tutti odiano Kristen Stewart, giusto? Sono quindi la nuova Kristen Stewart? [Ride]
Proprio per quanto riguarda quest’ultima questione, essa era ciò che più preoccupava molti spettatori, magari interessati ad una trama che includeva salti temporali, visite a luoghi e periodi storici affascinanti ma che temevano un triangolo amoroso stile Harmony… o il Twilight accennato dalla Balfe. In realtà Outlander, negli episodi mandati in onda sinora, ha dimostrato di essere molto più di questo e il pubblico sembra aver recepito, se è vero che l’analisi degli ascolti del pilot ha dimostrato come il pubblico si sia quasi equalmente diviso tra il genere maschile e quello femminile.
Qualcuno di voi aveva dubbi similari? A seguito dei primi episodi trasmessi, tali dubbi permangono o si sono estinti a favore del lato storico/fantasy, se non quando ulteriormente confermati in ciò che chiameremo il timore-Twilight? Fatecelo sapere nei commenti, magari specificando il vostro sesso all’inizio del commento (per amor d’analisi), ma… “Jesus H. Roosevelt Christ!“, non tirate in ballo Team Jamies, Franks, vari ed eventuali.
Fatelo per la dolce Caitriona, che tanto dolce (forse) poi non è!
FONTE: Vulture
Jacopo Zambon
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