Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata agli incassi cinematografici. La rubrica è curata da Emanuele Di Porto per Sentieri Selvaggi.
USA:
La partenza lanciata di Fifty Shades of Grey era andata oltre le attese del mercato e i record del mese di febbraio erano stati aggiornati con una certa sorpresa. La spinta propulsiva dell’esordio si è esaurita rapidamente e il rallentamento è stato più brusco di quanto l’exploit di sette giorni fa avesse fatto prevedere. Il capolavoro commerciale della Universal non è in discussione e il titolo è comunque rimasto al primo posto con più di venti milioni di dollari. Il film ha seguito la classica parabola di discesa di quelle produzioni che hanno una solida base acquisita di spettatori. La sua frenata repentina ha soltanto messo in luce la difficoltà di accattivarsi l’interesse di un nuovo pubblico e il seguito di Fifty Shades of Grey si è limitato agli affezionati della saga letteraria di E. L. James. Il film ha incassato più di quattrocento milioni worldwide e ha abbastanza benzina residua per arrivare a mezzo miliardo. Il confronto con un budget che non ha sforato i quaranta milioni non ammette repliche e l’adattamento con Dakota Johnson e Jamie Dornan è certamente una delle operazioni più remunerative dell’anno.
Kingsman: The Secret Service di Matthew Vaughn ha retto abbastanza bene e si è arrampicato fino ad agguantare i settanta milioni complessivi. Il sodalizio tra il regista e i comics di Mark Millar sembra avere la forza sufficiente ad avvicinare i cento milioni di dollari e la presenza di Colin Firth e Samuel L. Jackson è un’assicurazione per il panorama internazionale. Il film tenterà di arrivare ai duecento milioni finali su scala mondiale anche se tale cifra potrebbe non essere sufficiente a garantire un franchise a lungo termine. L’avventura di Sponge Out Water ha avuto gli stessi contorni ma la Paramount si è rallegrata nonostante la sua nuova versione cinematografica del popolare cartoon della Nickelodeon non sia stata una marcia trionfale. La proiezione finale da centocinquanta milioni ha cancellato il ricordo della prima esperienza del 2004 e si è vendicata del mancato conseguimento dell’obiettivo minimo dei cento milioni. Il 2015 continua a mantenere un passo sostenuto ma le delusioni non mancano e anche le proporzioni dei flop si consolidano lentamente. Jupiter Ascending si è incagliato sotto ai quaranta milioni e nemmeno il suo impatto a livello globale è stato risolutivo. L’ultimo sci-fi di Andy e Lana Wachowski è costato centosettanta milioni e non recupererà mai le spese. La pallida apertura di due commedie come The DUFF e Hot Tube Time Machine 2 è stata ammortizzata da un investimento limitato e dalle premesse poco competitive. American Sniper di Clint Eastwood ha accumulato altri dieci milioni e adesso è salito fino a trecentoventi milioni: la sua distanza da Mockingjay Part I e dal clamoroso sorpasso come film più ricco del 2014 è ad un passo.
ITA:
Cinquanta sfumature di grigio di Sam Taylor-Wood è comprensibilmente calato dopo che gli otto milioni e mezzo di euro dell’esordio avevano fatto segnare il record stagionale. Il film con Jamie Dornan e Dakota Johnson ha mantenuto saldamente il primo posto e ha avvicinato la quota dei sedici milioni. L’aggancio ad American Sniper di Clint Eastwood è a portata di mano e il mercato ha felicemente archiviato il risultato in controluce delle festività: in pochi mesi ha piazzato i suoi due colpi migliori.
Buona settimana e alla prossima!
Tita0188
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