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Niente più sci-fi per Russell T Davies


Il produttore televisivo e sceneggiatore britannico, che deve la sua fama prevalentemente alle serie Doctor Who e Torchwood – oltre ad essere stato il creatore di Queer as Folk e Queer as Folk America, sembra realmente intenzionato ad abbandonare il genere sci-fi.
Davies ha detto alla BBC:
E’ interessante vedere quanto tempo sono riuscito a stare nel campo sci-fi. Personalmente penso che sto arrivando alla fine adesso, ho salvato e fatto saltare in aria il mondo troppe volte…
In altre parole, Davies suggerisce di non voler scrivere lo stesso materiale come fosse finito in un circolo vizioso. Di fatto si ritrova in questo campo dal 1991, a partire dallo show della BBC1 per bambini Dark Season (co-protagonista una giovane Kate Winslet), seguito da Century Falls nel 1993.


Anche se è amato nel mondo dello sci-fi, il suo nome è riconosciuto anche in altri generi: ha scritto e prodotto il grande successo Queer as Folk (serie televisiva britannica trasmessa dal 1999 al 2000) basata sulla vita di tre omosessuali trascorsa nei pressi del gay village di Canal Street a Manchester. Ha anche lavorato sulla serie composta da tre episodi Casanova (nel cast Peter O’Toole e David Tennant – visto in seguito in Doctor Who).
Davies ha parlato anche della natura adulta di Torchwood, che ha portato ad avere “molti personaggi del cast principale morti”.
E’ pensato per essere uno spettacolo in cui ci sono dure ripercussioni sulla vita dei protagonisti. E’ uno show forte. Penso che conducono una vita dura, e come autore/produttore talvolta si devono prendere decisioni difficili, ma credo che sia questo che lo rende un buon drama.
In passato Davies ha anche scherzato con un intervistatore della BBC Radio Wales dicendo che non gli “era permesso” riferirsi al programma come un “Doctor Who per gente adulta”.


La quarta stagione avrà come sottotitolo Miracle Day, inizierà a Luglio e sarà composta da 10 episodi.
Auguriamo a Davies la miglior fortuna, ovunque questa scelta lo porti. E forse sarà lui a stancarsi di scrivere storie ‘normali’ per fare ritorno alla sua fantascienza.
Per vedere la video intervista di tre minuti, cliccate qui.
Fonte: blastr.com


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