Leggere comunicati stampa nuoce gravemente alla salute. Dovrebbero mettere un pop-up del genere ogniqualvolta si apre una pagina impreziosita dall’annuncio di una nuova serie, oppure di un nuovo pilot.

La mia classica reazione è quella di digrignare i denti, seppur la mia provenienza toscana mi spinga ad eruttare parole che male si conciliano con il silenzio. Non ha prezzo leggere di un potenziale spin-off di Bones, non che ce l’abbia con Bones, chiariamoci; il tutto per dire di come si sia omologato il procedimento di “fabbricazione” di un personaggio. Siamo americani, abbiamo bisogno del nostro eroe politically correct e l’impero del male è alle nostre porte, damn!

Copio, incollo e traduco.

Walter è descritto come un eccentrico, ribelle, divertente e solitario uomo tra i venti e i trent’anni con la grande abilità di poter ritrovare qualsiasi cosa. E’ scettico verso ogni dichiarazione e spesso fa domande offensive e quasi irrilevanti che stranamente si dimostrano estremamente rilevanti. Da  ex poliziotto militare, Walter conosce l’Agente Booth (David Boreanaz) dal loro periodo insieme in Iraq, e i due non si piacciono affatto. Contemporaneamente, il Dottor Brennan (Emily Deschanel) lo trova molto intrigante. Walter venne ferito in missione patendo danni cerebrali che poi lo portarono ad un congedo con onore, e ad un perenne stato di paranoia.

Vediamo:
1- Protagonista non troppo giovane, non troppo vecchio
2- Apparentemente antipatico, in realtà ferito emotivamente
3- Tensione sessuale con collega-1
4- Competizione con collega-2 (dello stesso sesso)
5- Curriculum militare (bonus)
6- Passato oscuro, scheletri nell’armadio
7- Abilità specifica (analisi mediche alla Maradona, mimica facciale ecc.)
8- Protagonista con difficoltà nel socializzare
9- Insolenza verso il capo, last but not least

Tutto molto originale, non è vero? Il miglior consiglio che vi posso dare è semplice, diffidate delle imitazioni, tanto meglio se abbiamo a disposizione l’originale.