La prima metà della prima stagione di Revolution è ormai terminata. Cosa dobbiamo aspettarci dai prossimi episodi? Ce lo dice Eric Kripke in un’intervista a EW.
Ora che è andato in onda il mid-season finale di Revolution, Eric Kripke, co-creatore della serie, ha rilasciato un’intervista ad EW in cui chiarisce alcuni punti rimasti un po’ oscuri nel decimo episodio, commenta la prima metà di stagione già andata in onda e anticipa ciò che dovremo aspettarci.
Kripke, pur non entrando nei dettagli, ci dice a grandi linee cosa accadrà al ritorno di Revolution (appuntatevi sul calendario la data del 25 marzo), ma se non volete sapere proprio nulla di nulla, fate attenzione: contiene spoiler!
Entertainment Weekly: c’è mai stata una versione, nella sua testa, in cui Miles decide “Sì, mi alleerò di nuovo con Monroe”?
Eric Kripke: Ciò che adoriamo di Miles è il fatto che sia metà luce e metà ombra. Se questa storia fosse ambientata un paio d’anni fa, probabilmente sarebbe il cattivo. Sarà meglio che non lo perdiate di vista. Solo per il fatto che Miles sia stato in grado di sostenere un faccia a faccia con Monroe in questo specifico incontro e di mantenere il lato eroico della sua personalità, non significa che accadrà di nuovo. Quindi, anche se è stato capace di resistere alla tentazione, quella tentazione è ancora lì. E ancora, quando [nella seconda parte della stagione] comincerà a portare a compimento il suo destino e a diventare un leader per i ribelli, comincerà a ricadere nel suo vecchio schema da persona assetata di sangue… Ci sono, inoltre, molti pezzi importanti in quest’ultimo episodio che portano avanti la storia. Stiamo preparando il terreno per l’ira di Monroe nella seconda metà della stagione; per il modo in cui Neville prenderà sul personale l’assalto di Miles a sua moglie. E per il fatto che Rachel e Miles hanno una storia davvero segreta.
EW: Devo chiederlo, dato che ho letto questo commento nei forum: come mai Rachel si è dimenticata di prendere la collanina mentre usciva dalla stanza?
Kripke: Abbiamo girato una scena in cui Rachel dice “Dobbiamo tornare indietro a prendere la collanina” e Miles le risponde “Non possiamo tornare indietro, ci stanno sparando con delle mitragliatrici!”. Ci siamo ritrovati a tagliarla per questioni di tempo perché abbiamo ritenuto, forse erroneamente, che quando si è in una stanza piena, con cinque persone che sparano nella tua direzione con delle mitragliatrici, non puoi correre verso le mitragliatrici.
EW: Qual è il suo episodio preferito della prima parte?
Kripke: Direi che gli ultimi due sono a pari merito. Ovviamente ogni prima stagione è una curva di apprendimento. Ma credo che gli episodi 9 e 10 abbiano sfruttato al massimo, in modi differenti, il potenziale di ciò che la serie potrà diventare. L’episodio 9, per quanto riguarda un’analisi accurata del personaggio e in quanto ha rotto la routine con quelle allucinazioni. E l’episodio 10 ha mostrato la portata esplosiva e monumentale di ciò che questa serie è in grado di fare. Non conosco serie della televisione in chiaro che riescano a raggiungere una tale portata ed ambizione e riescano a farlo con successo. E quando ho consegnato [alla produzione] la sceneggiatura dell’episodio 11 e hanno visto che ci sono battaglie con elicotteri, mi hanno detto “Cosa ci stai facendo fare?” e io ho risposto “Cattive notizie, avete dimostrato di essere in grado di farlo.”
EW: Ha citato la curva di apprendimento, cos’ha imparato dall’ultima volta in cui abbiamo parlato?
Kripke: La lezione più grande che abbiamo imparato è che abbiamo bisogno di far procedere la storia un po’ più velocemente. Avremo ancora lo stesso format dove ogni episodio è incentrato su un singolo evento, in modo che abbia alcuni elementi auto-conclusivi a livello di trama. Ma a volte negli archi narrativi sentimentali e in quelli serializzati siamo rimasti in stallo un po’ troppo, cercando di non scoprire o le mosse di nuovi personaggi o rivelazioni sentimentali. Abbiamo fatto un paio di episodi di troppo in cui non abbiamo portato avanti la trama in modo significativo. Stiamo cercando di correggere tutto questo in modo che ogni volta che qualcuno guardi la serie, possa godersi una storia soddisfacente e, inoltre, un grande momento da “Ma che diamine…”
EW: La serie sarà in pausa per quattro mesi prima di tornare a marzo. Quali sono le sue impressioni a riguardo?
Kripke: Sono speranzoso. Il fatto è che è davvero utile anche perché che dà agli sceneggiatori quel mezzo minuto di respiro in cui potranno dar forma alla seconda metà della stagione nel modo che merita. Per quanto mi riguarda, è un lusso senza precedenti il poter davvero prendermi un minuto a metà della stagione e poter riesaminarla senza il dover fare tutto di fretta sotto il limite della consegna. E credo che la serie sia compatibile con il formato della tv via cavo, quindi con il mandare in onda 10 episodi, poi pausa, e poi altri 10 episodi. Dal punto di vista creativo, per noi ha funzionato perché la seconda metà della stagione è una serie molto diversa da quella della prima. La seconda metà è davvero una rivoluzione [da cui Revolution], la guerra sta per cominciare. Spero che questo periodo in cui non sarà in onda non affossi l’entusiasmo degli spettatori, perché sta arrivando la parte più grandiosa e anche migliore.
EW: Innescare una rivoluzione è davvero una grande impresa. Può darci un’idea su ciò che maggiormente attirerà l’attenzione dei singoli personaggi?
Kripke: Charlie e Miles saranno molto concentrati nella guerra contro Monroe. Miles, a capo dei ribelli, darà loro la possibilità di combattere e Charlie è proprio lì al suo fianco. Rachel e Aaron si concentreranno più sulla parte mitologica, cioè la scoperta del perché le luci si siano spente. Posso dire già da ora che lo riveleremo, ora che abbiamo già scritto la scena. E riveleremo anche come sarà possibile riaccenderle.
EW: Non mi pare siate così avanti nella produzione della seconda metà della stagione, quindi possiamo supporre che questa rivelazione arriverà abbastanza presto?
Kripke: Sì, nella seconda metà accadrà prima di quanto chiunque si aspetti.
EW: Con il prosieguo della stagione, alcuni personaggi si sono visti sullo schermo per più tempo, come Nora e Rachel, mentre altri, come Jason e Danny, si sono visti meno rispetto ai primi episodi. È una cosa voluta e che continuerà dopo la pausa?
Kripke: Non è affatto voluta. Se non sbaglio, dobbiamo gestire qualcosa come 174 personaggi. Quando si sviluppano tutte queste storie diverse, alcune storie emergono e altre vengono accantonate. Ma è un cambio continuo. Quei due hanno delle storie che li faranno emergere di nuovo.
EW: C’è nient’altro che può dirci riguardo a cosa dobbiamo aspettarci da Revolution?
Kripke: Solo che credo che la seconda stagione sarà migliore della prima. Grandiosa, più pericolosa e con più emozioni. Riguarda l’inizio di questa battaglia contro Monroe in modo serio, alla ricerca di un modo per far tornare la corrente. È entusiasmante per gli sceneggiatori il poter superare quel piccolo prologo — cioè la ricerca di Danny — e il potersi spostare a problemi più grandi, entusiasmanti e pericolosi. Crediamo che la serie migliorerà sempre di più.
E voi come avete trovato questo finale di metà stagione? Siete pronti a resistere per ben quattro mesi senza Revolution? E non tagliateci la corrente, che torniamo pure noi!
Fonte: insidetv.ew.com
Quasark
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