La serie di cartoni animati più conosciuta e influente della storia potrebbe terminare. A Hollywood le voci di una possibile cancellazione cominciano a farsi insistenti.

Un paio di giorni fa Deadline annunciava l’impasse sul rinnovo salariale del cast e della crew dei Simpson, un braccio di ferro che si ripete cronicamente alla Fox e che da una parte vede attori e professionisti con un elevato potere contrattuale, e dall’altra un’emittente fortemente identificata col prodotto, e che non vorrebbe cancellare la serie originale più longeva in circolazione.

La 20th TV, produttrice della serie, ha affermato di non essere in grado di continuare con la realizzazione della serie “in queste condizioni finanziarie”. La verità è che, nonostante i rating della serie siano in lenta ma inesorabile erosione, The Simpson è ancora una gallina dalle uova d’oro per Fox, che guadagna lautamente sui diritti di ritrasmissione delle puntate (syndacation). Solo pochi mesi fa il COO di Fox aveva suggerito l’ipotesi di lanciare un canale cable interamente dedicato ai Simpson. Tuttavia due giorni fa la produzione ha rifiutato un’offerta, presentata dai rappresentanti del cast, di un taglio degli stipendi del 30% sulle prossime serie, imponenendo invece un ultimatum per un taglio del 45%.

Più recentemente David Banks, un analista della società di investimenti RBC Capital Markets, ha calcolato che la cancellazione di The Simpsons potrebbe fruttare a Fox la bellezza di 750 milioni, dopo le spese e le tasse: infatti ciò permetterebbe a Fox di allargare la syndacation ad altri canali cable e ai servizi online, con un ritorno, per News Corp, di quasi 10 centesimi per azione. In tempi di crisi di borsa, una manna.

Ciò significa che l’ascia calerà sulla famiglia gialla più famosa d’America? Probabilmente no. Pare che il cast sia pronto ad avvicinarsi all’ultimatum, anche se ciò comporta un dimezzamento degli stipendi. Una cosa è certa: i Simpson sono i degni successori della banda Disney… come Fox è il degno successore di Walt e compagnia bella.