Oggi a OC presentiamo la sigla di un capolavoro degli anni ’90: Buffy: The Vampire Slayer.
La serie, che spero tutti conosciate (attenzione perché in caso contrario all’interno dell’articolo troverete spoiler), è stata la prima di Joss Whedon, probabilmente la migliore, sicuramente la più longeva e quella che ha avuto più successo. Buffy è la capostipite di quel filone fanta-horror che oggi popola il palinsesto televisivo e proprio grazie al genere di cui fa parte permise al suo creatore di sperimentare moltissimo (dal musical al cinema muto) portando sul piccolo schermo episodi che ancora oggi vengono studiati nelle aule universitarie.
La musica degli opening credits comincia con un ululato, accompagnato da un organo, mentre sullo schermo appare l’immagine di una luna tremolante in un cielo notturno con sovraimpresso il titolo della serie in caratteri che ricordano i vecchi film dell’orrore: lo scopo è infatti quello di riportare alla mente dello spettatore, con questa sola immagine, i film della Hammer House of Horror (Dracula, Frankenstein, The Mummy) e i vecchi film horror in generale. Nel giro di qualche secondo la musica cambia, abbandonando le atmosfere horror degli anni ’60 e ’70: il motivo è lo stesso suonato dall’organo, ma ora viene eseguito con chitarra elettrica e batteria, trasportando quindi il tutto nell’era della musica giovanile della fine degli anni ’90. La musica accompagna le immagini del giovane cast, impegnato in sequenze di azione e di turbolenze tipiche dell’adolescenza, in cui protagonista assoluta è Buffy (Sarah Michelle Gellar), una ragazza che apparentemente sembra essere quella classica degli horror di serie b, bella, bionda e che di solito finisce ammazzata entro un quarto d’ora dall’inizio. Ma come la musica suggerisce, qui non siamo di fronte al canonico horror, Buffy non è la protagonista di un film con musiche d’organo macabre, non è una vittima. Whedon ribalta il cliché del genere: i carnefici diventano vittime e le vittime diventano il peggior incubo dei carnefici (questo mantra viene introdotto in maniera perfetta proprio nella sequenza prima della sigla nel pilot della serie, in cui al centro di tutto troviamo una giovanissima Julie Benz che fa rimanere tutti a bocca aperta).
Le sequenze che compongono la sigla verranno cambiate di stagione in stagione, le uniche clip a restare invariate saranno quelle del libro Vampyr e della croce d’argento che Angel regala a Buffy nel pilot. Ogni sigla termina con un’immagine di Buffy solitamente con in mano un’arma simbolo della stagione. Fanno eccezione le stagioni 6 e 7 che si chiudono rispettivamente con la Gellar nei panni di Buffybot (dal season finale dalle quinta stagione, The Gift) e di First Evil (dalla season 7 premiere Lessons).
Per quattro episodi della serie la sigla è stata cambiata o adattata:
- In Superstar (4×17) la sigla contribuisce allo spaesamento generale che lo spettatore prova ad inizio episodio, mostrando in gran parte sequenze con protagonista Jonathan, che vanno a sostituire la maggior parte delle clip di Buffy. La sigla presenta tutte le caratteristiche dell’episodio stesso in cui Jonathan, grazie ad un incantesimo, rimpiazza Buffy, diventando l’eroe e l’idolo di Sunnydale; purtroppo per lui, tutto questo viene dimenticato con la rottura dell’incantesimo a fine episodio.
- In Buffy vs Dracula (5×01) viene presentata la sigla della quinta stagione ma il nome di Michelle Trachtenberg (Dawn) non compare: l’attrice per quest’episodio risulta solo come guest star (diventerà regular con l’episodio successivo). In questo modo lo spettatore non è minimamente preparato al grandissimo colpo di scena presente alla fine della puntata e tutto questo non fa che aumentarne la confusione e la sorpresa.
- In Once More, With Feeling (6×07) gli opening credits rispecchiano il tema della puntata e vengono perciò cambiati sia nelle immagini che nell’esecuzione: la sigla stavolta è molto semplice e richiama in un certo senso quelle degli anni ’60. Abbiamo la nostra solita Luna all’interno della quale compaiono i volti dei protagonisti e a fianco il nome degli attori in caratteri che ricordano i vecchi musical, il tutto accompagnato dal tema principale eseguito da un’orchestra d’archi.
- In Seeing Red (6×16) Amber Benson (Tara) figura per la prima volta come regular nella serie, tanto che il suo nome viene aggiunto nella sigla. Ancora una volta Joss Whedon usa gli opening credits per prendersi gioco del pubblico, questo è infatti l’ultimo episodio in cui vedremo il personaggio della Benson.
Il brano della sigla, come tutte le musiche della serie, è dei Nerf Herder. Inizialmente Whedon aveva scelto un altro compositore che aveva scritto una canzone per l’apertura, ma questa venne scartata. Whedon decise così di rivolgersi a gruppi rock sconosciuti, per vedere cosa ne veniva fuori. Fu Alyson Hannigan a proporre i Nerf Herder, che vennero così presentati alla produzione, scrissero il tema principale e vennero scelti.
La musica dei credits fu in seguito al centro di una polemica con un’altra band, i DÖF, un gruppo pop austriaco che accusò i Nerf Heder di aver plagiato la loro canzone “Codo”. I Nerf Heder dichiararono di non aver mai sentito nominare i DÖF e che le somiglianze tra le due canzoni erano solo coincidenze.
Chiudiamo il tutto con una carrellata di sigle prese dalla serie!
Boba
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