Sta andando ancora in onda la terza stagione ma le indiscrezioni sulla prossima sono già all’ordine del giorno.

Durante il pannello del Paleyfest a loro dedicato (il primo marzo), sono stati gli attori e produttori della serie a farci sapere – e quindi ho preferito riportarvi le loro parole – cosa succederà nel mondo dei morti viventi, rispondendo alle numerose domande del pubblico.

Iniziamo dalla terza stagione:

Come prima cosa i piani che gli showrunners hanno in mente per Carl sembrano essere davvero grandi: il ragazzino è pronto a diventare un soldato, opporsi al padre (che sta attraversando un momento di fragilità) e attuare il piano di mettere fuori gioco il Governatore. Che per il ragazzo ci fossero grandi progetti in atto, lo si poteva capire già dalla seconda metà della stagione due. Sarà comunque interessante vedere le reazioni del “piccolo” del gruppo.

Proprio riguardo il Governatore, Alpert (uno dei produttori della serie) prendendone in qualche modo le difese, spiega come questo personaggio non sia in realtà così cattivo come potrebbe sembrare:

Vediamo che Rick e il Governatore stanno affrontando lo stesso problema. Sono entrambi dei leader, stanno entrambi cercando di mantenere in vita le loro comunità in un momento di difficoltà. Adesso, certamente per dove siamo arrivati, il Governatore sta facendo un lavoro migliore. Rick sta piano piano cedendo. È in uno stato emotivo instabile. Penso che nel Governatore ci sia qualcosa di buono, che ci sia una parte di lui che voglia prendersi cura delle persone ed essere una figura paterna. Ho la sensazione che l’Apocalisse Zombie abbia sguinzagliato il suo lato oscuro e questo lato oscuro gli abbia consentito di crescere e diventare più forte.

Si ricollega la Holden, che parlando della relazione del suo personaggio (Andrea, verso cui ha affermato di essere molto protettiva) con il Governatore, sostiene:

Siamo chiari su questo punto. Quando lei torna e va a letto con lui [il Governatore], non lo fa per un momento di debolezza femminile e perché pensa che sia attraente. Pensa davvero di poter portare a termine il piano di Carol… Secondo me Andrea pensa di poterci riuscire, prova a farlo, ma quando si sveglia penso si trovi di fronte alla differenza tra l’uccidere qualcuno per difesa personale e l’uccidere a sangue freddo qualcuno che sta dormendo. Andrea non ha mai ucciso un essere umano prima d’ora. Può essere una debolezza, come un punto di forza.

Dalle parole di Alpert, il Governatore potrebbe essere uno di quei personaggi che ci stupirà, nel bene o nel male (per ora più nel male che nel bene).

Cosa accadrà invece a Glenn e Maggie? Dopo l’abuso sessuale subito da Maggie, potrebbero aumentare le fratture tra i due giovani. Glenn è sicuramente molto innamorato ma come ha affermato l’attore:

[…] Lui pensa che un uomo si debba comportare in quel modo, ma è ancora molto giovane, così come lo è il loro amore. Ciò che è meraviglioso, però, è che è un amore difficile da tenere a freno, e quindi è bello così.

 

 

Kirkman parla poi della decisione di uccidere dei personaggi e della difficoltà nel farlo:

Quando decidiamo di uccidere un personaggio nel comic book, è diciamo: ‘Vabbè, non dovremo più scrivere o disegnare queste cose di fantasia’. Non è un gran problema, sebbene qualche volta possa far male. Nello show sono coinvolte persone reali e questo cast è una piccola famiglia. Eliminare degli elementi è difficile, ma la storia che raccontiamo è questa. Sappiamo tutti che è quello che ci viene chiesto di fare e che in un modo o nell’altro dobbiamo portare a termine.

Ci fanno sapere poi che il finale della terza stagione sarà radicalmente opposto a quello della seconda.

 

Da lunedì 6 maggio potremo invece considerarci a tutti gli effetti entrati nella quarta stagione di The Walking Dead. Inizieranno difatti proprio quel giorno le riprese ad Atlanta, Georgia.

Cambi al vertice, in modo particolare nella squadra degli autori e dei produttori: Curtis Gwinn (Death Valley), Channing Powell (White Collar) e Matt Negrete (White Collar) entreranno nella grande famiglia di The Walking Dead. Confermato invece Scott Gimple come showrunner e produttore esecutivo del quarto capitolo della saga.

A proposito di Gimple, Kirkman stesso parla del ruolo fondamentale assunto da Scott fin dall’inizio della seconda stagione, quando ha iniziato a prendere parte alla realizzazione dello show. Afferma poi:

Sono elettrizzato all’idea di cominciare a lavorare alla nuova stagione di The Walking Dead con Scott al timone, credo veramente che potremmo imbarcarci in quella che sarà la migliore stagione di sempre.

Dal canto suo Gimple non sembra essere meno felice:

Sono entusiasta di continuare la spettacolare, cinematografica, orrorifica, eccitante ed emozionante storia di The Walking Dead. Sono un grande fan del fumetto e ho iniziato questo show dall’altra parte del video, da appassionato spettatore. Dopo due anni è un incredibile privilegio fare della grande televisione con il migliore cast e la migliore troupe con cui abbia mai lavorato. Non vedo l’ora di ricominciare.

Anche noi non vediamo l’ora, Scott. La scena di Sophia che esce dal fienile nella seconda stagione (ideata e scritta da Gimple, per l’appunto) faceva già presagire che ci saremmo trovati di fronte ad un buon showrunner e la terza stagione ce ne sta dando la conferma. Ripongo quindi grandi speranze nella quarta.

 

Piccola curiosità: Laurie Holden ci rivela che il cast ha un suo rituale quando un personaggio muore e un attore lascia il cast:

Abbiamo questo rituale per cui affittiamo parte di un ristorante e facciamo una Cena della Morte, dove rendiamo onore a quella bellissima persona e personaggio che era parte dello show. Penso però che dobbiamo trovare un nuovo luogo di incontro, perché ogni volta che andiamo, prendiamo una finta torta e facciamo tipo: ‘Sì, è il compleanno di tizio’ e ce ne andiamo in lacrime. È così ogni volta e non penso che sia normale per una festa di compleanno.

 

Fonti: hitfix.com, spoilertv.com