Ieri pomeriggio è stata diffusa la triste notizia: Sir Christopher Frank Carandini Lee non è più tra noi.
Il leggendario attore inglese (di origini anche italiane) è deceduto domenica scorsa in un ospedale di Londra a causa di problemi respiratori e cardiaci; aveva appena compiuto 93 anni il 27 maggio scorso. La moglie Birgit Kroencke ha atteso qualche giorno per diffondere la notizia con lo scopo di informare prima tutta la famiglia; i due erano sposati dal 1961, 54 anni di matrimonio, e hanno una figlia di nome Christina Erika (nata nel 1963). Sir Christopher Lee era un uomo alto, con un fisico possente, dei lineamenti duri e una voce molto profonda; queste caratteristiche fisiche l’hanno quasi obbligato a interpretare molti cattivi, di vario genere e di varia natura. La sua carriera di attore fu segnata già in uno dei saggi teatrali a cui ha partecipato da ragazzino: fu infatti scelto per recitare nel ruolo di Rumpelstilstkin. Fare una lista di tutti i film in cui è apparso renderebbe giustizia alla sua incredibile carriera ma non è possibile farlo. Possiamo comunque rendergli il tributo che merita ripercorrendo brevemente le sue interpretazioni più famose.
Il suo personaggio più famoso è sicuramente Dracula: lo ha interpretato molte volte in diversi film prodotti dalla Hammer Film Productions negli anni ‘50 ‘60 e ‘70. Sempre nello stesso periodo fu scelto per interpretare sia la mummia Kharis in The Mummy (1959) sia la creatura Frankenstein in The Curse of Frankenstein (1957). In tutti questi lungometraggi Sir Christopher Lee ha collaborato con un attore che sarebbe poi divenuto il suo più grande amico: Peter Cushing, interprete di Van Helsing nei film di Dracula, di John Banning nel film The Mummy e di Victor Frankenstein (tutti i personaggi buoni). Dell’attore inglese vanno ricordate anche le interpretazioni di Padre Rasputin e Lucifer rispettivamente in Rasputin the Mad Monk (1966) e in Poor Devil (1973).
Nel 1974 fu scelto per interpretare l’assassino spietato Francisco Scaramanga nel film James Bond – The Man with the Golden Gun. Il creatore di James Bond, Ian Fleming (cugino e compagno di golf di Sir Christopher Lee) lo aveva caldamente raccomandato per la parte del dottor No nel primissimo film di James Bond (uscito nel 1962) ma alla fine fu scelto Joseph Wiseman. Sir Christopher Lee ha dichiarato che la migliore interpretazione cinematografica del personaggio l’ha vista in Pierce Brosnan: se lo dice lui che è stato cugino – e probabilmente confidente – di Fleming c’è da credergli.
Segue un periodo in cui partecipa a molti progetti, sia cinematografici che televisivi che teatrali: tra questi ricordiamo la sua partecipazione nella miniserie italiana fantasy Sorellina e il Principe del Sogno (1996) nel ruolo del malvagio mago Azareth, la partecipazione a Sleepy Hollow, film del 1999 di Tim Burton con protagonista un giovane Johnny Deep e la partecipazione al film Jinnah (1998). In questo periodo, inoltre, riesce a recitare sia nel ruolo di Sherlock Holmes, sia in quello di Mycroft Holmes e sia in quello di Sir Henry Baskerville.
Il nuovo millennio porta all’attore inglese nuovi ruoli molto importanti e nuova fama. I due che saranno ricordati a lungo sono sicuramente Saruman in Lord of the Rings e in The Hobbit, e Conte Dooku in Star Wars. Sir Christopher Lee era l’unico membro del cast di Lord of the Rings e The Hobbit ad aver conosciuto di persona lo scrittore fantasy J.R.R. Tolkien. Mentre per quanto riguarda Star Wars, l’attore aveva avuto la possibilità di apparire nel primo film della saga: gli era infatti stata offerta la parte del Governatore Tarkin, il comandante della terribile Death Star, ma lui rifiutò. Questo ruolo fu poi ricoperto dal suo grande amico Peter Cushing. Per concludere, avremmo potuto vederlo anche nei panni di Magneto in X-Men (2000) di Bryan Singer ma poi venne scelto Sir Ian McKellen, futuro interprete di Gandalf. In una intervista del 2012 l’attore inglese ha dichiarato: “Gli ultimi 10 anni sono stati i migliori della mia vita”.
Ci sarebbe molto altro da dire riguardo Sir Christopher Lee ma voglio fermarmi qui. Chiudo con un’altra famosa frase detta dall’attore inglese (che in realtà avrebbe voluto fare il cantante lirico): “Un giorno, spero che qualcuno riassuma la mia carriera dicendo semplicemente: era un attore differente da tutto e da tutti. Questo mi darebbe molta soddisfazione”. E oggi possiamo dirlo: è stato un attore differente da tutto e da tutti. Addio Sir Christopher Lee. Ci mancherai.
Marco Quargentan
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