SPOILER ALERT: contiene informazioni dal finale della sesta stagione.
Il 12 maggio è andata in onda l’ultima puntata della sesta stagione di Castle. In generale, giunti ormai al momento del fatidico sì, non si puó non notare l’evoluzione dei personaggi e dei loro rapporti. Se ripenso alla Kate (Stana Katic) della prima stagione mi sembra incredibile vedere quanto sia cambiata, come se alla sua estetica addolcita e resa più femminile corrispondesse uno sviluppo analogo, dal punto di vista interiore, del suo personaggio. Castle (Nathan Fillion), invece, forse ci è sempre piaciuto così, estroso e bambinone, ma all’interno di questa relazione sembra più sereno e libero, ora che finalmente ha trovato una complice alla sua altezza. Anche i personaggi secondari, in Castle, hanno sempre trovato uno spazio adeguato. In particolare mi sento di manifestare tutto il mio apprezzamento per l’undicesima puntata della sesta stagione, Under Fire, sostanzialmente dedicata a Ryan, puntata che è stata incredibilmente commovente ed intensa, e a mio avviso ben articolata e condotta. Anche l’evoluzione del personaggio della Gates, entrata ormai a pieno titolo nella gang, è stata ben sfruttata con momenti di apertura e confidenze, quali quelle relative al rapporto con la sorella, che apparivano impensabili quando la “cattivissima” Iron Gates ci è stata presentata. Sembrava una sfida difficile, per una serie a trama verticale, a seguito della stabilizzazione del rapporto di coppia tra i due protagonisti, mantenere alto l’interesse. Perché, parliamoci chiaro, la dinamica delle puntate è sempre la stessa, episodio dopo episodio, e la voglia di vedere Castle e Beckett stuzzicarsi, lanciarsi frecciatine e rincorrersi continuamente è stato uno dei fattori che hanno incentivato gran parte del pubblico a seguire la serie. Dunque, con una coppia formata e che non poteva fare passi indietro, pena la perdita di credibilità dell’intero rapporto tra i due, Castle ha saputo comunque continuare a regalarci nuovi motivi per seguire la serie.
Veniamo, allora, all’ultima puntata. Onestamente, dopo la chiusura del più importante filone orizzontale, non avevo grandi aspettative su questo episodio. È pur vero che Andrew Marlowe – creatore della serie – ci ha abituati a cliffhanger di tutto rispetto, ma una puntata così magistralmente congegnata non me la sarei mai aspettata. Anzitutto il fatto di rendere Beckett già sposata è stato un colpo da maestro. Proprio lei che, nella seconda puntata della prima stagione, sosteneva che “quando si parla di matrimonio io sono più il tipo da una volta e basta”, si ritrova alle prese con un ex marito apparso dal nulla, sposato a Las Vegas come nel più classico dei cliché, che non le vuole concedere il divorzio. Mi è piaciuto il fatto che il caso non fosse un omicidio, perché ha reso l’episodio più leggero ed ha offerto l’opportunità di dare il giusto spazio al matrimonio. Inoltre, ricollegandomi a quanto detto a proposito dell’ingentilimento del personaggio di Beckett, ho trovato perfettamente coerente – e fatemelo dire, anche un po’ toccante – il fatto di vederla con gli occhi lucidi per tutte le circostanze avverse al matrimonio, per trovare poi conforto nella sua ancora di positività, suo futuro marito anche per questo. Una cosa devo dirla: nessuna ragazza avrebbe la fortuna di ritrovarsi l’abito della madre della stessa identica taglia e così bello, pronto per l’uso. Scusatemi la digressione ma il vestito da sposa di mia madre è schifosamente anni ottanta, con le maniche stile Biancaneve, come fa Beckett ad avere questa fortuna sfacciata?!
Ma, tornando a noi, certo non si può dire “matrimonio bruciato matrimonio fortunato”. Ora, tutti sappiamo che una serie che si chiama Castle non può perdere il suo protagonista. Certo è che anche questo finale, come i cinque precedenti, fa venire tanta voglia di sapere cosa succede nell’istante immediatamente successivo e, soprattutto, di sapere cosa Marlowe ha in serbo per noi. Chi avrà attentato alla vita di Castle? Che ci siano gli estremi per una nuova trama orizzontale? Come avrà fatto Castle a sopravvivere?
Non ci resta che darci appuntamento a settembre per scoprirlo.
giuggiu106
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