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Cinque motivi per recuperare Rev.

Il primo consiglio di questo 2015 è una serie inglese leggera ed emozionante.

Benvenuti ad un nuovo appuntamento con questa rubrica, ItaSA torna a consigliarvi una serie televisiva meritevole che purtroppo ha poca fama: in questo articolo si parla di Rev..

Rev - top

Andata in onda su BBC Two dal 2010 al 2014, Rev. è una comedy creata da Tom Hollander e da James Wood (non “Woods”, il famoso attore) incentrata su un parroco e sulla comunità di una piccola chiesa anglicana inglese. Il protagonista è il reverendo Adam Smallbone (Tom Hollander, Pirates of the Caribbean), da poco trasferitosi nel borgo londinese di Hackney, nel quale, con il supporto della moglie (Olivia Colman, Broadchurch), cerca di gestire la chiesa e la sua sfiduciata comunità.

Avviso subito che questa comedy non punta a far ridere a crepapelle lo spettatore, ma più a farlo sorridere e farlo affezionare ai personaggi. Proseguiamo con i cinque motivi per recuperarla:

 

1) LA VISIONE SULLA RELIGIONE

Spero che nessuno abbia chiuso l’articolo quando ha letto che la religione è il tema portante di questa serie. Credetemi se vi dico che Rev. è perfetta qualunque sia il vostro credo e la vostra idea su questa materia. È stata giustamente descritta come una serie che “non tratta di fede, ma tratta di uomini di fede”, è una serie che vuole far riflettere gli spettatori insieme ai suoi personaggi, piuttosto che tentare di sedersi sugli allori conquistando solo una fetta di pubblico che condivide una singola idea. Nel corso degli episodi è capace di rappresentare scene simboliche e di analizzare temi controversi e conflitti interiori senza mai esagerare né nel voler inculcare una visione religiosa né nell’uso di uno scetticismo incondizionato.
 

Rev - Adam2) TOM HOLLANDER E IL SUO PERSONAGGIO

Tom Hollander oltre ad essere co-creatore della serie ne è anche l’attore protagonista. L’intera serie gira attorno al reverendo Adam, e l’attore è perfettamente capace di portarsi questo peso sulle spalle. L’unione tra la sceneggiatura e la magistrale prova recitativa di Hollander va a creare un personaggio di incredibile profondità e umanità. Senza dubbio una delle migliori caratterizzazioni che io abbia mai visto in una serie televisiva. Ad ogni stagione l’evoluzione del reverendo Adam guadagna strati su strati, arrivando al culmine nella terza stagione, che è il tema centrale del prossimo paragrafo.

 

3) LA TERZA STAGIONE

Le prime due stagioni di Rev. hanno un buon equilibrio tra parti drama e parti comedy, ma la sensazione generale è comunque quella di guardare una comedy. Con la terza stagione invece la serie prende un’inaspettata svolta completamente drammatica. In questo ultimo ciclo di episodi il già presente lato emotivo aumenta esponenzialmente, e lo spettatore non può fare altro che rimanere coinvolto. E se prima di questa svolta il potenziale della serie è un po’ frenato dal fattore comico, con l’ultima stagione la volontà degli autori è esplosa, risultando in un ancora più approfondita introspezione del protagonista e in una maggiore analisi di temi religiosi e esistenziali.

 

Guest Star4) I CAMEI

Sebbene siano una piccolissima parte delle serie, ci tenevo ad includerli nell’articolo. L’influenza di Hollander ha permesso a Rev. di avere due guest star di notevole importanza. Mi riferisco a Ralph Fiennes (Schindler’s List, The English Patient, The Grand Budapest Hotel) e a Liam Neeson (Schindler’s List, Taken, Batman Begins), entrambi amici del co-creatore e attore protagonista della serie. Il primo interpreta in due episodi l’arcivescovo di Londra, mentre il secondo è protagonista insieme ad Hollander di quella che è secondo me la scena più bella e poetica dell’intera serie, che preferisco non rivelarvi.

 

5) LA DURATA

Come la maggior parte delle serie britanniche, Rev. è di breve durata. È composta da tre stagioni formate da sei puntate ciascuna, con l’aggiunta di uno speciale natalizio al termine della seconda stagione. Un totale quindi di diciannove episodi della durata di circa venticinque minuti. Sebbene non ufficialmente dichiarata conclusa, le parole degli autori fanno pensare che non vedremo mai una continuazione, e considerando che il finale dell’ultima puntata può perfettamente funzionare come series finale, io condivido l’idea di chiudere evitando un inutile prolungamento.

 

Rev. è davvero immeritatamente poco conosciuta, io come al solito spero che l’articolo sia riuscito a convincere qualcuno a recuperarla. Non abbiate paura a farmi sapere nei commenti cosa ne pensate della serie o dell’articolo. Al prossimo appuntamento!

Luigi Dalena

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Luigi Dalena

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Producer pubblicitario. Blogger itasiano dal 2013. Maniaco dell'ordine e dell'organizzazione. Appassionato di videogiochi, tecnologia, astronomia, cinema e soprattutto serie TV. Apprezzo qualsiasi genere, ma ho un debole per sci-fi e fantasy. Una volta guardavo di tutto, ma poi ho lentamente ristretto i miei gusti spostandomi quasi esclusivamente sulle serie britanniche e sulle cable statunitensi. Più sono brevi, meglio è.
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