Cinema

Clooney alla caccia del mostro di Firenze

Che George Clooney sia ormai di casa in Italia è un fatto risaputo, ultimamente sta anche trovando il modo di lavorarci, prima girando The American in Abruzzo e poi, è una notizia freschissima, adattando un romanzo di Douglas Preston e Mario Spezi sulle vicende che hanno segnato la storia della cronaca nera italiana.

Qui agisco in territorio amico, mi sono fatto una certa cultura sui delitti del mostro di Firenze, nonostante non fossi ancora nato quando i primi omicidi furono commessi. Questa è una storia incredibile, ambientata in luoghi difficilmente collegabili a tali efferatezze, tutto questo viene catturato in modo eccellente dal titolo libro sul quale verrà basata la sceneggiatura, ovvero ‘Dolci colline di sangue’. Il contatto con la realtà qui inizia e qui però finisce.

La press release pubblicata sui siti che hanno dato la notizia della produzione del film fa uso della sinossi del libro, un misto di realtà e fiction che vede per protagonisti i due scrittori effettivi. Douglas Preston è infatti un affermato autore di mystery mentre Mario Spezi è un giornalista della Nazione di Firenze ed ora anche lui scrittore di romanzi gialli. Spezi ha seguito in prima persona i delitti del mostro e negli anni ha continuato ad essere uno dei maggiori esperti del caso, seppur traendone conclusioni profondamente diverse da quelle della magistratura e dei tribunali che condannarono Mario Vanni e Giancarlo Lotti, lasciando in sospeso la situazione di Pacciani.

Spezi ha sempre sostenuto la tesi della cosiddetta ‘pista sarda’, ricollegabile alla provenienza della pistola utilizzata nei delitti. Anche il libro scritto da lui e da Preston segue questa traccia mischiando le vicende reali che videro i due essere interrogati dalla procura di Perugia, Spezi fu addirittura arrestato e messo dentro per alcune settimane con l’accusa di depistaggio delle indagini. Ma perché a Perugia? Le indagini fiorentine di Michele Giuttari furono -diciamo- interrotte e, complice il caso Narducci, l’unica procura rimasta ad indagare sui mandanti dei delitti fu appunto Perugia. L’ironia della sorte vuole proprio che ad indagare sui mandanti, ad interrogare ed arrestare Spezi, fu proprio lo stesso Gliuliano Mignini del caso Meredith Kercher.

Veniamo dunque al film. Un paio di anni fa fu Tom Cruise ad opzionare i diritti cinematografici del libro, con lo scopo di interpretare lui stesso il protagonista americano. Putroppo Cruise non attira più spettatori come ai bei vecchi tempi, e il progetto fu quindi accantonato. Clooney stesso, assieme ad alcuni partner, ha acquisito i diritti e venduto il pacchetto con lui come protagonsita alla Fox. La sceneggiatura è stata affidata a Christopher McQuarrie, a suo tempo autore de I soliti Sospetti, ma ultimamente complice di alcune terribili ciofeche. In poche parole la storia tratta di due scrittori che indagano sui delitti e che poi si ritrovano ad essere accusati di intralcio alle indagini, il cattivo sarà il già citato Mignini. E’ tutto un dire che i due alla fine scopriranno chi è l’assassino.

Certo non ce l’ho con Clooney, anzi… tuttavia non dovrete aspettarvi di vedere raccontata la soluzione ai delitti in questa storia e in questo film, la terribile scure di Hollywood calerà implacabile. Ricordate che questa storia manca di una soluzione ancora oggi.

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Chris Bernard

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