Curiosità

Come l’11 settembre cambiò le serie tv

Dieci anni fa l’attacco alle Twin Towers sconvolse l’America, un evento che rimase impresso a fuoco nella memoria di tutti noi, ma più ancora degli americani. Dieci anni di Storia, dieci anni di serie tv che si sono modificate a causa della Storia o che hanno deciso di assimilarla, di citarla, di raccontarla alla loro maniera.

Avevamo già parlato in una serie di articoli di come la Storia sia spesso stata interiorizzata dalle serie tv che  l’hanno poi riproposta a modo loro. E’ chiaro che un evento così importante come l’attacco alle Twin Towers non avrebbe lasciato indifferenti. A poche settimane dall’attentato due serie tv mandarono in onda il loro tributo con due puntate speciali: la prima fu The West Wing con la puntata “Isaac and Ishmael”, andata in onda il 3 ottobre, in cui fin da subito viene messo in chiaro che l’episodio non fa parte della continuity della serie. Nella puntata si affrontano temi come il razzismo e il fanatismo religioso, ma senza isterismi o drammi di sorta, tutto viene affrontato in modo sobrio senza mai fare riferimento diretto all’attacco dell’11 settembre.

La seconda fu Third Watch con “In Their Own Words”, trasmessa il 15 ottobre, che risulta essere più un documentario che non una puntata della serie. Si racconta la vera storia di poliziotti, paramedici e vigili del fuoco che quel giorno misero in gioco le proprie vite per cercare di dare una mano. Ogni segmento in cui è divisa la puntata viene introdotto da qualche membro del cast.

Anche Law & Order aprì la sua dodicesima stagione con un tributo alle vittime dell’attacco.

In quell’anno l’inizio della stagione televisiva venne rimandato di qualche settimana e molte serie subirono tagli e variazioni:

  • In Friends nella puntata “The One Where Rachel Tells…” originariamente Monica e Chandler non riuscivano a prendere l’aereo per il viaggio di nozze perché Chandler faceva una battuta su una bomba in aeroporto; la puntata venne in parte riscritta e rigirata.
  • In Family Guy la puntata “Road To Rhode Island” conteneva una scena in cui Stewie si metteva a ballare e cantare per distrarre la sicurezza dell’aeroporto, espediente che sembra fosse stato usato anche da Osama Bin Laden. La scena venne tolta dalla puntata ed estromessa anche dai dvd. Solo con la release del 2004 quella scena venne reintrodotta.
  • Futurama si vide modificata la sigla: FOX decise di tagliare il finale in cui l’astronave va a sbattere sul megaschermo in mezzo alla città di New New York perché la sequenza ricordava troppo da vicino l’11 settembre. La censura durò pochi mesi ed entro l’aprile 2002 venne rimandata in onda così com’era in originale.
  • Anche Sex And The City cambiò  la sua sigla: l’immagine dello skyline dietro al titolo che prima dell’attacco mostrava il World Trade Center venne sostituito con un’altra veduta di New York e l’immagine dietro il nome di Sarah Jessica Parker durante i credits venne sostituita con una dell’Empire State Building. Nel primo episodio ad usare questi nuovi credits, “The Good Fight”, una scena venne modificata digitalmente rimuovendo il World Trade Center dallo sfondo.
  • I Simpson subirono invece una censura postuma con l’episodio “The City Of New York vs Homer Simpson”. Andato originariamente in onda nel ’97 venne tolto dalla syndication dopo l’11 settembre per poi essere rimesso ma solo in alcune aree. Nonostante tutto alcune scene sono state spesso censurate in molti paesi, in particolare la sequenza con le Twin Towers.
  • Altra serie che si vide modificare la sigla: The Sopranos. Durante la sigla si poteva notare l’immagine delle Twin Towers riflessa nello specchietto retrovisore della macchina di Tony Soprano; con la quarta stagione questa venne rimossa.

Il 2001 è anche l’anno di nascita di due serie tv che hanno fatto della lotta al terrorismo il loro tratto distintivo: 24 e Alias.

Nel 2004 si dà vita ad una serie che sulla vicenda dell’11 settembre getta le sua fondamenta, Rescue Me, in cui il protagonista, un vigile del fuoco, deve continuamente fare i conti con la perdita di amici e colleghi verso cui prova il senso di colpa del sopravvissuto. Il messaggio lanciato nell’ultima puntata, andata in onda il 7 settembre 2011 è “non dimenticare mai”.

Sulla scia della lotta al terrorismo nacquero serie come Over There e Sleeper Cell. Dalla minaccia terroristica straniera a quella extraterreste il passo è breve ed ecco quindi apparire serie come V e Falling Skies in cui ancora una volta una minaccia esterna cerca di conquistare e sottomettere il suolo americano.

In realtà però ben presto la tv americana ritornò alla normalità: i tagli e le censure effettuati sull’onda dell’emozione vennero accantonati e col passare del tempo in molte serie tv il World Trade Center fa la sua ricomparsa. E’ il caso di Dirty Sexy Money in cui questo è usato come immagine per introdurci nell’ufficio di Patrick “Tripp” Darling III, o di Fringe nel cui universo parallelo svettano ancora le Twin Towers; nel 2008 il World Trade Center viene mostrato nel pilot di Life On Mars, questo permette al protagonista di capire che non si trova più nella sua epoca; e ancora in Lost dove le due Torri sono visibili fuori dalla finestra di uno studio legale in un episodio del 2005. L’immagine delle Twin Towers in fiamme è presente in Star Trek: Enterprise nell’episodio “Storm Front”.

Un altro cambiamento che quest’evento ha portato nelle serie tv è la tendenza a giocare col tempo. A sostenerlo è lo studioso di Televisione Ron Simon secondo cui l’uso di flashback, flash-forward e flash-sideways si può far risalire ad un desiderio alimentato dall’11 settembre. Secondo Simon:

“Questo alimenta la speranza che si possano rivivere e cambiare gli eventi del passato […] Non riguarda specificatamente l’11 settembre, ma forse inconsciamente porta a fare i conti con l’ansia per il passato – che ci sia la possibilità di tornare indietro e ricominciare da capo”.

L’11 settembre e tutto ciò che ne seguì non è ancora stato accantonato, ad ottobre nella nuova serie della Showtime, Homeland, verranno affrontate le conseguenze della guerra in Afghanistan: un soldato americano torna in patria dopo 8 anni di prigionia e viene acclamato come un eroe, ma un ufficiale della CIA, interpretato da Claire Danes, ha l’atroce sospetto che questo patriota sia stato “trasformato” dai suoi rapitori di Al-Quaeda e sia pronto ad effettuare un attacco terroristico contro il suo paese. Così ha dichiarato Alex Gansa, executive producer di Homeland:

“Dieci anni dopo le cose sono diventate più profonde e complese […] il cuore dello show è la psicologia – come l’America sta facendo i conti con ciò che è successo in questi ultimi dieci anni”.

A dieci anni di distanza le serie tv sembrano meno pronte che mai a lasciarsi il passato alle spalle. Al contrario, l’onda degli effetti dell’11 settembre sembra irradiarsi nel futuro della narrazione televisiva. Dimenticare è fuori questione.

The following two tabs change content below.
Torna su