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Due cuori e una cabina: Partners In Crime

Dopo Blink, siete ancora tutti qui a fissare lo schermo senza il minimo movimento di palpebra? Lo spero per voi, perché cominciamo con la quarta stagione…

Partners_in_crimeEpisodio 4×01: Partners In Crime
Scritti da: Russell T Davies
Diretti da: James Strong
Data di messa in onda: 05/04/2008

Dove eravamo

Reduci da un anno pesantuccio (e, alla fine, mai esistito) durante il quale hanno incontrato un Timelord redivivo e pericoloso, e durante il quale sono stati rispettivamente in giro per il mondo a “portare la buona novella” e rinchiusi in una gabbia, Martha e il Dottore si separano, in amicizia, quando lei gli fa notare come sia arrivato il momento di continuare con la propria vita, laurearsi in Medicina e smetterla di morire dietro a qualcuno che la considera poco più che trasparente.
Di nuovo solo e dopo un breve incontro con una incarnazione precedente (Five), il Dottore sperona la versione interstellare del Titanic, fa la conoscenza di Kylie Minogue ed evita che il transatlantico si schianti su Buckingham Palace il giorno di Natale, con l’aiuto di un certo Alonso (Allons-y!).

Disclaimer

Era la primavera del 2008 ed io ero una giovane traduttrice itasiana, approcciata da jawarrior2003, che stava formando un team di impavidi per iniziare a seguire Doctor Who. Mi buttai alla cieca, senza averne mai visto un episodio, sapendo solo che il protagonista era un alieno, che si parlava di viaggi nel tempo e che si trattava della serie TV di fantascienza più longeva di sempre.
Partners in Crime è stato il mio incontro con l’universo whoviano, David Tennant è stato il mio primo Dottore (e sarà sempre, per me, il Dottore) e mi pare onesto avvisarvi che la recensione/articolo, o quello che è, sarà pesantemente influenzata dal valore affettivo che ha per me questo episodio.

Donna Noble, precaria di Chiswick

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Donna Noble (Catherine Tate) e il Dottore (David Tennant)

Donna Noble (una splendida Catherine Tate), “tardo trentenne”, single e momentaneamente disoccupata, dopo una vita di precariato nel mondo delle segretarie, ha visto la propria vita sconvolta dall’incontro con il Dottore, alla vigilia delle proprie nozze, saltate per “piccole” incompatibilità con il futuro marito.
Ora, un anno dopo, indaga per conto proprio su avvenimenti inconsueti, (“avvistamenti di UFO, cerchi nel grano, mostri marini, la scomparsa delle api”) nella speranza di incontrare ancora il Dottore e seguirlo sulla TARDIS.
Mentre ficca il naso negli affari delle Industrie Adipose, insospettita da una miracolosa pillola dimagrante, Donna sfiora più volte il Dottore, ritrovandolo, però, solo nel momento meno opportuno, ovvero nel bel mezzo dello spiegone del cattivo di turno alla giornalista di turno, legata ad una sedia perché beccata a ficcanasare.

Oh, mio Dio, non ci credo! Indossi persino lo stesso abito

Ammetto che, per tutta la visione (e oltre) il mio pensiero è stato “WTF did I just see?” e passatemi l’anglicismo, che è meno volgare. Trascinata nel turbine che sono questi 42 minuti, sono rimasta sconvolta, confusa, ho riso come una cretina e alla fine mi sono detta: “Ma non era una serie di fantascienza?”.
Il pensiero successivo è stato… “Ancora!”.Adipos
Partners In Crime è un episodio anomalo, dominato dai toni leggeri e scritto da Russell T Davies per sfruttare al massimo le doti comiche di Catherine Tate e David Tennant. Persino gli alieni della settimana sono tra i più adorabili nei 50 anni di storia di Doctor Who, morbidi parallepidini di grasso, con braccine e gambette e due occhi pucciosissimi, che emettono dolci versi acuti e fanno le faccette più tenere che abbiate mai visto fare ad una creatura dello spazio (Dottore escluso).
E che potete anche acquistare come antistress (se me ne volete regalare uno non mi offendo, sono stressatissima… contattatemi in pvt che vi mando il mio indirizzo).
Da antologia la scena dell’incontro tra Donna e il Dottore, che conversano senza parole e con gesti improbabili tra una vetrata, l’oblò di una porta e una stanza in cui la cattiva dell’episodio sta facendo il proprio evil monologue. 

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Possiamo interrompervi?

La caratteristica principale di Donna è il caratteraccio, la risposta pronta e secca con cui spesso riesce a mettere a tacere anche un malato di diarrea verbale come il Decimo Dottore, e la quarta stagione ci ha regalato (o vi regalerà, se state scoprendo Doctor Who solo adesso) scene memorabili in cui la creatura più temibile dell’Universo, un Timelord di 900 anni, non sa che rispondere ad una segretaria precaria di Chiswick.
Ma la stagione di Donna è anche una delle più dolorose e belle, la stagione dell’addio di Russell T Davies, Julie Gardner (produttrice esecutiva della serie dal 2005 e artefice del ritorno del Dottore) e David Tennant, la stagione della maturità come capo sceneggiatore di RTD e, a mio parere, una delle stagioni più riuscite della serie, con rimandi e richiami (le api, il nonno di Donna, Wilfred) e il ritorno di Rose, sempre Rose, leitmotiv dell’era daviesiana.

Last, but not least

Menzione speciale per il ciuffo di David Tennant, che fa la sua comparsa in quella che sarà la forma definitiva e leggendaria proprio in questo episodio. Ci saranno, sì, piccole rifiniture e scolpiture ardite, negli episodio successivi, ma la struttura che si vede qui sarà quella che rimarrà sempre nel cuore dei fan.
L’episodio dell’anniversario si avvicina e, a questo punto, la domanda è una sola: Tennant torna, porterà con sè anche i suoi indimenticabili capelli?

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Qui si conclude la mia avventura come “recensore del Dottore”. E’ stato un piacere condividere con voi alcuni dei miei episodi preferiti.
Vi lascio nelle mani dei miei colleghi e vi auguro buona visione o seconda visione.
E ricordate sempre… lunga vita e prosperità.
Che la Forza sia con voi.
E che si presenti alla vostra porta un pazzo con una cabina blu, pronto ad offrirvi all of time and space.

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