Game of Thrones

George R.R. Martin parla dell’arrivo di Mance Rayder nella terza stagione di Game of Thrones

George R.R. Martin,  autore della ciclo fantasy Cronache del Ghiaccio e del Fuoco (titolo originale A Song of Ice and Fire) ha fatto la sua apparizione al Worldcon Saturday di Chicago, stuzzicando l’appetito di tutti i fan della serie TV targata HBO Game of Thrones, con succulente anticipazioni sulla terza stagione prevista a primavera. Ha lanciato l’amo parlando dell’arrivo di Mance Rayder (la cui interpretazione è stata affidata all’attore Ciaran Hinds) per poi sbottonarsi su molto altro.

Ciaran Hinds nei panni di Mance Ryder

Ciaran Hinds nei panni di Mance Ryder

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(SPOILER ALERT: da qui in poi leggete a vostro rischio e pericolo)

Per quanto riguarda Mance Rayder, Martin ha raccontato di esserselo sempre immaginato coetaneo di Qhorin il Monco (Simon Armstrong), capelli brizzolati, nient’affatto giovane, perciò si ritiene piuttosto soddisfatto del reclutamento di Ciaran Hinds per il personaggio. Sicuramente molti fan, invece, storceranno il naso per questa scelta: alzi la mano chi non ha sempre pensato che il Re oltre la Barriera fosse un trentacinquenne gaudente.

Ha anche  affermato di essere molto contento per la decisione di affidare il ruolo della Regina di Spine a Diana Rigg, di cui ricorda essere stato completamente cotto negli anni ’60, quando lei interpretava Emma Peel, fascinosa agente segreta nella serie televisiva The Avengers.

George R.R. Martin

Martin ha anche ammesso di non aver sempre pianificato ogni evento, definendosi “più un giardiniere che un architetto”. Conferma comunque di sapere con precisione come si concluderà la serie, e quale sarà il destino dei personaggi principali. Sempre riferendosi ai personaggi, lo scrittore si è lasciato scappare che i suoi preferiti, quelli di cui ama scrivere in particolar modo, sono Tyrion e Arya (come dargli torto?).

Alla domanda sullo stravolgimento dell’episodio nella Casa degli Eterni (gli eventi narrati nel libro sono molto differenti da ciò che abbiamo visto nella serie), George ha risposto:

“Prima o poi dovranno fare i conti con Rhaegar, Lyanna e il Re Folle” (sì caro Martin, lo stiamo aspettano tutti, secondo me la terza stagione sarà perfetta per introdurre questi tre personaggi cruciali) ammettendo poi che bisogna adottare un certo pragmatismo negli adattamenti televisivi, e che l’argomento profezie è sempre una lama a doppio taglio. Non è raro infatti, che per esigenze pratiche alcuni personaggi o storyline vengano accantonati, o divergano dall’originale. Questo certo non è un problema di George scrittore, ma lo è per il George autore TV.

Cast Game of Thrones

Quando parla di Sean Bean, Peter Dinklage, Lena Headey, Gwendoline Christie, Conleth Hill e di tutti i “bambini”, gli si illuminano gli occhi, perché in loro vede le interpretazioni più fedeli alla sua visione, benché si sia affrettato a specificare che tutti gli attori stanno svolgendo un ottimo lavoro. Per la parte di Margaery, ad esempio, erano state provinate delle attrici piuttosto giovani, ma Natalie Dormer ha eclissato le rivali, meritandosi un “Fantastica!” da Martin.

Lo scrittore ha anche precisato che Talisa non è lo stesso personaggio del libro, in quanto non è figlia di un vassallo dei Lannister, e quindi non va presa come una versione diversa di “Jeyne”, la moglie di Robb. E’ stato proprio Martin, inoltre, a suggerire di cambiarle il nome: lo sanno tutti che Jeyne non è un nome usato a Volantis!

Martin ha parlato – ultima ma non ultima! – anche di Shae (Sibel Kekilli), di come sia profondamente diversa  dalla Shae dei libri, di come inizialmente lo scrittore non abbia gradito i cambi, che invece ora lo convincono di più.  E qui personalmente condivido quanto detto da George: credo nel corso della seconda stagione Shae sia diventata un personaggio molto piacevole, probabilmente il personaggio che nel passaggio al piccolo schermo ci ha guadagnato di più.

Fonte:  blastr.com

 

Questo articolo è dedicato ad una mia cara amica, con cui da piccola giocavo a “le principesse guerriere”.

Ciao Lucilla, ci vediamo al di là della Barriera.

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