American Gods

Gli Aperitivi: American Gods

Due grandi menti si riuniscono per dare vita a una delle serie televisive più attese degli ultimi anni: è arrivato American Gods!

American Gods poster
 
TRAMA E INFORMAZIONI

Shadow Moon (Ricky Whittle, Hollyoaks, The 100) è un uomo che sta per terminare di scontare una pena di tre anni in galera. A pochi giorni dal suo rilascio, però, scopre che sua moglie Laura (Emily Browning, Sucker Punch, A Series of Unfortunate Events) è morta a causa di un incidente d’auto. Mentre Shadow torna a casa per il funerale, fa la conoscenza di un misterioso soggetto che si fa chiamare Wednesday (Ian McShane, Deadwood, Kings), che conosce più dettagli della vita del protagonista di quanti dovrebbe e che gli offre un non-specificato lavoro. La nuova acquisita libertà per Shadow si dimostrerà essere decisamente più movimentata di quanto si aspettasse: uno scontro fra gli stanchi dèi antichi e gli dèi moderni della tecnologia e del denaro incombe.
American Gods è una serie TV basata sull’omonimo romanzo cult scritto da Neil Gaiman (anche acclamato autore di The Sandman, Stardust e Coraline) e portata nel piccolo schermo da Bryan Fuller (creatore di Dead Like Me, Wonderfalls, Pushing Daisies e più recentemente Hannibal) e Michael Green. La prima stagione è iniziata su Starz il 30 aprile e sarà composta da 8 episodi in totale. Una seconda stagione è già in cantiere.

American Gods evil

 
IMPRESSIONI SUL PILOT

Basarsi su uno dei romanzi più apprezzati del nuovo millennio è già un’ottima partenza, il colpo di genio è poi affidare la gestione del progetto a un autore come Bryan Fuller. L’unione fra quest’ultimo e lo scrittore originale Neil Gaiman (che ha collaborato attivamente alla realizzazione dell’adattamento, anche inventandosi nuovi personaggi non presenti nel racconto cartaceo) prometteva scintille per una delle serie più attese dell’anno, e così è stato. Il primo episodio di American Gods è scoppiettante, e ci tiene attaccati allo schermo per l’intera ora di visione. Dopo una prefazione, in cui capiamo presto lo stile brutale e virato verso il gore che gli autori hanno voluto dare alla serie, veniamo introdotti alla vera storia. Il personaggio di Shadow promette bene per il futuro, ma per ora non ha avuto modo di mostrare il suo splendore. Invece chi brilla fin da subito sono gli “esseri superiori”, soprattutto Wednesday e il leprechaun. Ian McShane e Pablo Schreiber fanno un lavoro grandioso per rendere i due personaggi tanto enigmatici quanto carismatici. Ed è forse proprio il loro lato misterioso che rende le dinamiche delle scene in cui sono presenti incredibilmente singolari, divertenti e avvincenti. Anche conoscendo la trama del romanzo originale, la curiosità che sono riusciti a creare gli autori in questo pilot è alle stelle, nonostante molti personaggi fondamentali debbano ancora apparire.
Se la sceneggiatura è piuttosto introduttiva ma comunque pregevole, è il monumentale reparto tecnico a rendere The Bone Orchard uno dei migliori pilot degli ultimi anni. L’estetica di questo episodio è sublime nel suo essere sperimentale: già nell’introduzione assistiamo a una messa in scena estremamente avanguardistica, con addirittura una sequenza in cui un braccio armato esce dai limiti dello schermo e si intromette nella barra nera superiore. Per tutto il resto della puntata si nota anche un eccellente uso dei close-up, della prospettiva e soprattutto dello slow-motion. Anche la CGI diventa protagonista in diverse parti, soprattutto quelle oniriche. Tutto questo verge in una scena finale in cui il regista David Slade ci regala un’estetica strabiliante, che fa sperare che queste caratteristiche non vengano perse nel corso della stagione. Impossibile, infine, non menzionare la meravigliosa sigla, realizzata dai maestri dello Studio Elastic.

American Gods banner

In conclusione, la promozione di questo primo episodio è totale. La fiducia del sottoscritto era molto alta per i nomi coinvolti nel progetto, ma era anche trattenuta dal network Starz, che che in passato ha avuto dei picchi qualitativi piuttosto bassi, nonostante ultimamente si stia riprendendo. Ma American Gods inizia nel migliore dei modi con un episodio che disintegra qualsiasi dubbio iniziale e che invece crea nuove altissime aspettative per il resto della stagione. Se la qualità della serie si mantiene su questi livelli, potremmo essere di fronte a un’opera che in televisione si vede molto raramente.

 

IL TRAILER


 

Questo è tutto! I sottotitoli del primo episodio li trovate a questo indirizzo. Buona visione!

Luigi Dalena

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Luigi Dalena

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Producer pubblicitario. Blogger itasiano dal 2013. Maniaco dell'ordine e dell'organizzazione. Appassionato di videogiochi, tecnologia, astronomia, cinema e soprattutto serie TV. Apprezzo qualsiasi genere, ma ho un debole per sci-fi e fantasy. Una volta guardavo di tutto, ma poi ho lentamente ristretto i miei gusti spostandomi quasi esclusivamente sulle serie britanniche e sulle cable statunitensi. Più sono brevi, meglio è.
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