American Horror Story

Gli Aperitivi: American Horror Story Freak Show

Come ogni anno, utilizziamo la nostra rubrica Gli Aperitivi per coinvolgervi in un nuovo capitolo di American Horror Story. Siete pronti per il Freak Show? Willkommen, Damen und Herren…

 

american-horror-story-freak-show-twisted-teaser-and-posterTRAMA: Monsters Among Us. Jupiter, Florida, 1952. Le gemelle siamesi Bette e Dot Tattler (Sarah Paulson) vengono trovate ferite nella propria casa, in seguito all’efferato omicidio della madre, e portate in ospedale. Qui, vengono raggiunte dalla signora Elsa Mars (Jessica Lange), proprietaria del circo che risiede in città, la quale tenta di convercerle ad unirsi alla sua carovana di attrazioni umane, i cosiddetti freak o fenomeni da baraccone. Nel corso dell’episodio, facciamo la conoscenza di più personaggi, tra cui Jimmy Darling (Evan Peters) e la madre, la donna barbuta Ethel Darling (Kathy Bates), un clown spaventoso e psicopatico che però non fa parte della banda (John Carrol Lynch) e ritroviamo Pepper (Naomi Grossman) da AHS: Asylum. Oltre a loro, la donna più piccola del mondo (Jyoti Amge), una donna senza gambe, l’uomo-foca e moltissimi altri. Uomini e donne che cercano di sopravvivere attirando clienti paganti ad assistere ai loro spettacoli. Le autorità, nel frattempo, iniziano a indagare sull’omicidio della madre di Bette e Dot e le cose potrebbero mettersi molto male per le sorelle siamesi che, però, finalmente hanno deciso di unirsi al circo di Elsa Mars.

PRIMA IMPRESSIONE: Devo assolutamente mettere le mani avanti e dirvi che la mia prima impressione sarà, per forza di cose, in qualche modo viziata dall’assoluta frenesia che ho per American Horror Story. Amo molto questa serie e ogni anno muoio dalla voglia di sapere cosa s’inventeranno. Ora, premesse fatte, spero di essere il più obiettiva possibile nel dirvi cosa mi è piaciuto e cosa no di AHS: Freak Show. Con il tempo ho imparato che, con le serie antologiche come questa, fare paragoni con le stagioni precedenti non ha molto senso: hanno tutte quella scintilla che può piacerci di più o di meno. In questo caso, però, devo ammettere che ho visto quella stessa scintilla che avevo visto in Asylum e devo dire che ne sono felice. Dopo una stagione potente ma non eccezionale come Coven, ritornare nel passato e in certe atmosfere tra il macabro e il profano di Asylum secondo me è un gran passo. I freak, i mostri di Elsa Mars, sono la calamita dello show, il collante tra tutte le storyline, specialmente quella di Bette e Dot, finora quella che spicca di più in questo primo episodio. Le storyline per ora sono tutte ancora da scoprire, i personaggi sono interessanti, anche se forse viene esplorata molto più a fondo solo la storia di Elsa. Ma diamo tempo al tempo: non li abbiamo ancora visti tutti e infatti mancano all’appello ancora Emma Roberts, Angela Bassett e Michael Chiklis. Mi aspetto molto invece dal personaggio di Frances Conroy, che qui è la madre di Finn Wittrock; i due hanno fatto una breve apparizione durante l’episodio, ma spero abbiamo cose più grandi in serbo per loro. Il clown di John Carroll Lynch è l’unico personaggio che non ho ancora messo a fuoco: è chiaramente uno psicopatico, ma dove vorranno andare a parare veramente? Probabilmente lo scopriremo presto, ma finora non me la sono “fatta sotto” (come ha detto Ryan Murphy in una recente intervista). Beh, ovviamente se siete coulrofobici allora è un altro paio di maniche!

lange2Una menzione davvero speciale alla performance canora e attoriale della Lange, alle prese con “Life on Mars” di David Bowie. Struggente, emotiva e da brividi come solo lei sa fare. E no, non ce ne frega niente che è ambientato negli anni ’50 e la canzone è degli anni ’70. A noi sce piasce lo stesso. Per quanto riguarda le scenografie e la parte visiva, ho apprezzato molto i colori, le musiche retrò, i costumi perfetti dei freak e di Elsa in particolare, ma anche qualcosa che forse molto spesso si dimentica: il makeup. E non parlo solo di special effect, ma di trucco scenico. Jessica Lange in particolare, molto spesso truccata pesantemente, non soltanto rispecchia a pieno la caratteristica spettacolare e rocambolesca di questi freak show in cui “esagerare” è la parola d’ordine, ma anche la personalità predominante e allo stesso tempo fragile e decadente di Elsa Mars, una donna che reprime il suo profondo dolore con un sorriso scaltro, con i vestiti da diva e con l’oppio, ma che non può cancellare il rimpianto di non essere la star che vorrebbe essere.

QUESITO: Più che un quesito è una speranza. Non avendo amato particolarmente Coven, spero che questa stagione si discosti del tutto e che, complici le atmosfere e il periodo storico di cui ho già parlato sopra, ne esca un prodotto “fucked up“, sempre per citare Murphy, più simile ad Asylum. Di quelli che hai persino paura a premere play e vedere l’incipit della sigla.

VERDETTO: Come primo episodio è promosso. Ci sono tutti gli elementi classici: l’horror, la tragedia, il terrore, la conoscenza dei vari personaggi e una o più storie da cui partire per conoscere a fondo il mondo dei freak. Credo sia una stagione per tutti gli amanti dell’horror, per tutti i Johnny Freak, per tutti e basta. Wir Sind Alle Freaks, appunto.

PROMO:

 I sottotitoli sapete dove trovarli, vero? Fateci sapere cosa ne pensate e al prossimo Aperitivo!

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Edel Jungfrau

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Traduttrice/dialoghista per professione, blogger appassionata di makeup e serie TV. Più di ogni cosa, preferisco le serie drammatiche e i period drama: più sono cruente e sconvolgenti e più mi piacciono, ma datemi un manzo vichingo con la barba e farete di me una bimba felice. Blogger dal 2012, spietata correttorA di bozze dal 2014 e traduttrice dal 2015, amo Italiansubs come una seconda famiglia e odio in maniera viscerale la parola "disturbante". Non esiste, deal with it.
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