Nonostante sia periodo di upfronts, ci sono delle serie che si preparano ora a fare il grande salto e a palesarsi a noi spettatori. Una di queste serie “estive” è appunto Family Tree, di cui abbiamo deciso di parlarvi.
Si tratta di una serie prodotta da HBO e BBC2, quindi americana e inglese. Gli attori sono inglesi, l’accento è inglese ed è ambientata a Londra, quindi effettivamente potremmo dire che è una serie inglese. Tralasciamo questi cavilli e addentriamoci subito nella trama così da conoscere meglio questa serie inglese… americana… vabbè, da conoscerla meglio.
LA TRAMA La storia ruota attorno a Tom Chadwich (Chris O’Dowd), trentenne londinese che nel giro di pochi mesi perde lavoro e fidanzata.
Alla morte della zia del padre, eredita un baule pieno di cianfrusaglie, tra cui trova una foto dei primi anni del novecento, che inizialmente penserà essere una foto del generale Henry Chadwich, bisnonno del padre.
Inizia quindi delle ricerche per sapere di più della sua famiglia e gli si apre un mondo di strane storie e personaggi, ma soprattutto inizia a prendere coscienza di chi è e della sua vera famiglia.
Si rivolge per un aiuto a Neville St.Albrey, specializzato in fotografi e fotografie del 19esimo e 20esimo secolo, interpretato magistralmente da Christpher Fairbank.
Accanto a lui troviamo la sorella Bea e l’amico Pete.
Bea è la sorella maggiore di Tom e a seguito di un trauma avuto da bambina allo zoo (ha avuto un incontro con una pulcinella di mare che si stava toccando guardandola; la bambina ha percepito questo episodio come un affronto personale) non si stacca mai da una scimmietta di peluches, Monkey, che la ragazza fa anche parlare usando la tecnica del ventriloquio (il risultato è molto divertente: Nina Conti, l’attrice che interpreta Bea, è ventriloqua e comica di professione e, lode al merito, in questo è veramente molto brava). La scimmia è anche la voce interiore della ragazza, dalla quale scaturiscono divertenti siparietti, in genere (o quanto meno nel pilot) fini a loro stessi.
Curiosità: Christopher Guest (l’ideatore della serie), ha affermato che la storia è basata in gran parte sulla sua esperienza diretta, avendo vissuto una storia simile a quella di Tom alla morte del padre, e che, durante le sue ricerche nell’albero genealogico della sua famiglia, ha scoperto che nel 18esimo secolo un suo parente aveva appreso l’arte della recitazione e del ventriloquismo, ragione per cui è stata inserita anche nella serie tv.
Il primo episodio a dire la verità non ci rivela molto altro.
LA PRIMA IMPRESSIONE Si tratta di una comedy della durata di 30 minuti e secondo me è il formato giusto per non fare annoiare il pubblico.
La serie è molto bella nonostante non strappi grandi risate: non si tratta di divertimento allo stato puro, ma piuttosto di umorismo.
Gli attori sono molto bravi e indovinati per le varie parti. Christopher Guest (ideatore e produttore esecutivo) ha cercato degli attori che sapessero improvvisare poiché gran parte dei vari episodi sono appunto improvvisati sulla base di un canovaccio.
Adorabile il personaggio di Bea e della sua scimmietta, come dicevo prima Nina Conti è un’attrice davvero molto brava, così come trovo molto indovinato Pete (Tom Bennett), amico di Tom, leggermente sopra le righe e leggermente “macchietta”. In questa serie sono proprio i personaggi di contorno a risaltare più, o quasi, del protagonista.
La serie inoltre utilizza la tecnica del documentario, già vista in Modern Family, ovvero i personaggi parlano direttamente in camera per spiegare impressioni, situazioni, punti di vista, e questi momenti “confessionali” risultano essere esterni al tempo della storia vera e propria, delle piccole nicchie.
IL QUESITO La serie è assolutamente promossa ma, come diverse serie inglesi, risulta un po’ lenta: è vero che per ora abbiamo visto solo il primo episodio che in genere serve da introduzione, ma è anche l’episodio che convince o non convince molti spettatori a continuare a seguirla. Spero che si movimenti con qualche colpo di scena in più.
Spero inoltre che venga dato largo spazio ai personaggi secondari, vera forza di questa serie, che potrebbero davvero dare quella spinta al ritmo generale che per ora manca.
IL VERDETTO Serie, come avrete già capito, assolutamente promossa e a cui vi consiglio di dare almeno una possibilità. La recitazione è perfetta, gli attori sono molto bravi e la storia si preannuncia quanto meno diversa dalle solite comedy.
Quasi scarsa la colonna sonora, ma i dialoghi fanno da padroni e per questo non se ne sente una gran mancanza.
Se volete passare una mezz’oretta non troppo impegnativa, con una storia godibile e divertente, questa è la serie giusta. Garantito. E poi la scimmia di peluches che parla non potrà non conquistarvi.
Ha una durata di 8 episodi, di una mezz’ora l’uno, e andrà in onda ogni lunedì sera.
Questo il link alla discussione sul nostro forum, e questa la pagina ufficiale HBO. I sottotitoli? Arrivano…
Intanto, se siete ancora indecisi, ecco il teaser:
Fonti: HBO
Marta2706
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