TRAMA: “Perché l’America è il miglior paese al mondo?”: basta questa domanda per far sì che l’anchorman McAvoy (Jeff Daniels) decida di dismettere la maschera della rassicurazione e della lusinga, facendo crollare ingenue convinzioni con serrate enumerazioni e vulcanica parlantina. Forse gli Stati Uniti non sono il migliore paese al mondo, ma di certo sono i più viral: l’aggressivo disincanto di cui McAvoy si fa portavoce diventa un tormentone, che ribalzando da una parte all’altra del web procura al giornalista la possibilità di creare un programma sincero e diretto, scomodo e stridente, impietoso e brutale. Ad aiutarlo (o osteggiarlo?) il capo (Sam Waterston), la produttrice ed ex fidanzata (Emily Mortimer), e il capo dei capi (Jane Fonda).LA PRIMA IMPRESSIONE: non ho mai sentito persone parlare così velocemente nella vita reale.

 

IL QUESITO: negando che l’America sia il miglior paese al mondo (surprise!) si vagheggia la possibilità che possa diventarlo, andando a ripescare quei genuini valori della old school. Sbaglio o c’è un vago pregiudizio etnocentrico, qui?

 

IL VERDETTO: va in onda su HBO; ha un cast stellare; il creatore è Aaron Sorkin, di cui è doveroso citare West Wing, Studio 60 on the Sunset Strip, The Social Network e L’arte di vincere; insomma, questo show promette bene e ha tutti i crismi per diventare imperdibile. Il verdetto vero e proprio, però, spetta a voi: il pilot andrà in onda il 24 giugno, e sarà tempestivamente tradotto da Itasa.

 

Nell’attesa che venga quel giorno, ecco un aperitivo video: