Con l’aumento consistente di personaggi LGBTQ inseriti nelle serie TV degli ultimi anni, per celebrare il mese del Pride il sito TV Line ha stilato un elenco dei 22 che più di tutti hanno lasciato il segno nel corso degli anni.
Per essere chiari, ci sono state molte battute d’arresto nei primi anni, perché i personaggi gay venivano inseriti solo marginalmente nelle trame, portando a riscontri decisamente contrastanti.
Un esempio: 49 anni fa proprio nel mese di giugno veniva inserito il primo personaggio gay con un ruolo ricorrente in una serie TV americana. Si trattava dello scenografo Peter Panama (Vincent Schiavelli, Ghost) che debuttò nella poco nota comedy della ABC The Corner Bar. Il suo personaggio venne accolto con derisione dagli spettatori e dalla stessa associazione Gay Activist Alliance che ne contestò l’eccessiva stravaganza. Il produttore della sitcom rispose alle critiche rimescolando il cast della seconda stagione tagliando, tra gli altri, proprio Schiavelli, un inizio non proprio incoraggiante.
Anni dopo, Soap della ABC divenne la prima sitcom statunitense a presentare un personaggio principale apertamente gay e anche in quel caso il personaggio di Jodie Dallas (Billy Crystal, Harry ti presento Sally) fu fortemente criticato. Quella volta però gli sceneggiatori reagirono meglio alle critiche e rielaborarono in chiave positiva il suo personaggio per renderlo più realistico.
Fu il momento di svolta da cui partì, in modo molto, molto lento, quel percorso che ha portato al panorama televisivo di oggi molto più ricco ed inclusivo, tanto da portare Billy Porter, artista di colore e apertamente gay, a vincere un Emmy per il suo ruolo in Pose di “ball emcee” positivo all’HIV, oltre ad una nomination ai Golden Globe.
A novembre 2019 l’inclusione di personaggi LGBTQ da parte della TV ha raggiunto il massimo storico con il 10,1% dei personaggi regolari della serie televisive, prima che la pandemia causasse uno stop forzato. Anche il numero di personaggi transgender è in grande aumento, per non parlare della sempre crescente diversità razziale tra i personaggi LGBTQ. Nonostante tutti questi traguardi è però purtroppo doveroso constatare che Batwoman di The CW è attualmente l’unico programma televisivo ad avere un personaggio LGBTQ come protagonista principale.
Sono passati cinque decenni e i personaggi LGBTQ hanno passato tanti momenti di alti e bassi, alternando passi avanti importanti a qualche passo indietro. Questo elenco non vuole essere ovviamente un riepilogo esaustivo di tutti i personaggi LGBTQ esistiti fino ad oggi, ma solo rimarcare quelli che riteniamo abbiano lasciato un segno tangibile e/o siano stati tra i primi, fondamentali, pionieri. Sentitevi liberi di dirci le vostre impressioni!
Steve, All in the Family
Trent’anni prima dell’arrivo sulla scena di Will & Grace, il creatore di All in the Family, il produttore e attivista Norman Lear, decise di concretizzare la rappresentazione di un personaggio LGBTQ introducendo, nella nona stagione della serie, il primo personaggio gay in una sitcom americana, Steve (Phil Carey), un vecchio amico del protagonista Archie. Siamo nel 1971 e, nell’episodio scritto a quattro mani dallo stesso Lear e Burt Styler, il bigotto incattivito Archie si ritrovò costretto ad affrontare i suoi preconcetti sulla omosessualità (Steve non era solo un ex difensore di football ma, come Archie, era anche un conservatore incallito!). Allo stesso modo gli spettatori poterono vedere in Steve un uomo gay non stereotipato che non si vergognava della sua identità.
Jodie Dallas, Soap
Essendo uno dei primi personaggi principali apertamente gay in una serie TV americana, Jodie (interpretato da Billy Crystal) attirò critiche da ogni parte. I gruppi religiosi si offesero per la presenza di un personaggio gay in una sitcom, mentre le organizzazioni LGBTQ si preoccuparono che la sua rappresentazione fosse stereotipata e/o confusa con un personaggio transessuale, almeno secondo le sceneggiature dei primi episodi. In un’intervista del 2018, l’attore ha rivelato che lui e gli sceneggiatori avevano fatto tesoro delle critiche rendendo Jodie più realistico; evidentemente i cambiamenti fatti ebbero buon riscontro, perchè un sondaggio tra gli spettatori rivelò il desiderio da parte del pubblico di vedere Jodie come padre del bambino avuto da un rapporto occasionale (il personaggio ebbe delle relazioni con delle donne, in parte per “attutire” il tema della sua sessualità), dimostrando che si sarebbero fidati di un padre gay, ai tempi una cosa quasi impensabile.
Steve Carrington, Dynasty
Nonostante il secondogenito di Blake venne pubblicizzato come il primo protagonista apertamente gay di una serie drammatica in onda in prima serata, la sua rappresentazione venne ridotta a una lotta interiore e a un tratto da nascondere a tutti i costi, rendendolo un personaggio talmente privo di felicità che l’attore Al Corley decise di lasciare il ruolo. Il suo posto venne preso da Jack Coleman, che in un’intervista a TV Guide Magazine del 2006 affermò di considerare il suo personaggio innovativo e coraggioso per gli standard di quei tempi, ma talmente timido se paragonato ai più recenti The L Word o Queer as Folk da rendere l’intera serie incredibilmente antiquata.
Matt Fielding, Melrose Place
Matt (Doug Savant) sarà comunque ricordato con affetto come uno dei primi personaggi apertamente gay in una serie drammatica, nonostante la scelta di farlo morire fuori scena nella terza stagione l’abbia un po’ svalorizzato. Certo, buona parte delle sue storie trattavano i temi delle aggressioni e discriminazioni omofobe, ma bisogna anche ricordare che il suo unico bacio con un altro uomo non venne mostrato interamente per paura di perdere spettatori e, soprattutto, inserzionisti. D’altra parte correva l’anno 1992, e la sua storia è da considerarsi comunque un progresso.
Rickie Vasquez, My So-Called Life
L’attore Wilson Cruz, prima di diventare Culber in Star Trek: Discovery, iniziò la sua carriera nel ruolo di Enrique “Rickie” Vasquez nell’unica stagione del dramma cult targato ABC. Non solo Rickie fu un personaggio fieramente vivace e premuroso, al contrario dell’amica Angela che si muoveva confusa tra le varie insidie del liceo, ma diede vita a trame basate su omofobia e abusi anche in ambito familiare. Come se non bastasse, Cruz vanta anche il primato di essere stato il primo attore apertamente gay ad interpretare un personaggio televisivo apertamente gay.
Ellen Morgan, Ellen
Quando Ellen Morgan fece coming out nell’episodio del 30 aprile 1997 di Ellen sulla ABC, divenne la prima protagonista gay in una sitcom in prima serata, non solo spostando l’ago della visibilità per la comunità LGBTQ, ma resettandolo completamente. Il fatto che tale sviluppo abbia coinciso con il coming out anche nella vita vera dell’interprete Ellen DeGeneres diede ancora più visibilità all’episodio storico, che attirò ben 42 milioni di spettatori e valse anche un Emmy. Nel 2017, in occasione del ventennale della puntata, Oprah Winfrey – che nella puntata “The Puppy Episode” recitò la parte della psicologa di Ellen – ha dichiarato alla DeGeneres: “Sei responsabile di un cambiamento enorme. Sei stata la donna più coraggiosa di sempre”. E non possiamo che concordare.
Will Truman, Will & Grace
Prima che la sitcom campione di ascolti di NBC debuttasse nel 1998, le vite personali dei personaggi gay raramente erano state al centro della scena, qualche accenno era già tanto. L’avvocato interpretato da Eric McCormack, con i suoi alti e bassi sentimentali, cambiò le cose. Lo stesso personaggio non era uno stereotipo: sobrio (o “noioso”, come direbbe l’amico Jack) ed elegante, dimostrò che i personaggi gay non avevano bisogno di eccessi per diventare il fulcro della storia. Will & Grace nel periodo di massimo splendore fece compiere grandi passi avanti alla rappresentazione dei gay, e il personaggio di Will, in maniera semplice e sottile, diede una spinta fondamentale mostrando che gli uomini gay potevano tranquillamente svolgere i ruoli solitamente riservati ai personaggi eterosessuali.
Bianca Montgomery, All My Children
Anche se non fu il primo personaggio gay in una soap pomeridiana, preceduta tra gli altri da Lynn Carson (Donna Pescow) proprio in All My Children e da Billy Douglas (Ryan Philippe) in One Life to Live, nel 2000 la figlia della mangiauomini Erica Kane (interpretata dall’icona Susan Lucci) fece scalpore in tutto il mondo con il suo coming out come lesbica come fulcro di una trama centrale per la serie. L’attrice Eden Riegel superò alla grande la sfida, arrivando a vincere un Emmy. Come affermato anni dopo dal direttore esecutivo dell’organizzazione GLAAD, “mai sottovalutare il potere della presenza quotidiana di Bianca nelle case degli americani. Non sono molti i personaggi gay in TV a essere tridimensionali quanto lei”.
Tara Maclay, Buffy the Vampire Slayer
Il personaggio di Amber Benson viene purtroppo spesso ricordato solo per la morte inattesa e straziante, colpita da un proiettile vagante destinato a Buffy, e la conseguente rabbia da parte di un gran numero di fan. Ma tutta quella rabbia era dovuta al fatto che quella morte aveva messo fine proprio alla tenera e soddisfacente relazione amorosa, peraltro riallacciata poco prima, tra lei e Willow, la magica co-protagonista che non aveva compreso di essere lesbica fino all’arrivo della bioda e timida strega.
Jack McPhee, Dawson’s Creek
Sembra difficile crederlo oggi dopo tutto il progresso avuto in questi anni, ma il personaggio interpretato da Kerr Smith ha un primato: il suo bacio di scena con Ethan (Adam Kaufman), la sua cotta non ricambiata, fu il primo bacio appassionato tra due uomini in TV. Non solo, bisogna anche tenere conto che, nel 2000, un personaggio come il suo, intento a trovare e accettare il vero “io”, fu modello e fonte di speranza per i giovani spettatori che, come Jack, provavano confusione e dubbi sulla propria sessualità.
Omar Little, The Wire
Un personaggio TV come Omar Little (Michael Kenneth Williams) è stato unico e, finora, irripetibile. Questo criminale incallito della acclamata serie televisiva HBO derubava a mano armata spacciatori e corrieri della droga, ma seguendo sempre un codice d’onore inderogabile, senza mai far del male ad anziani o bambini e, anzi, occupandosi dei più giovani che non avevano da mangiare e proteggendo i più deboli della sua comunità. Omar era apertamente gay, non lo nascondeva e amava profondamente il suo compagno, Brandon, tanto da portarlo a uccidere Stringer Bell per vendicarsi della uccisione del suo amato.
Marco Del Rossi, Degrassi: The Next Generation
La serie canadese non si è mai fatta problemi a raccontare storie di crescita, e il conflitto interiore di Marco con la sua sessualità, quando è diventato parte del cast nella seconda stagione, non ha fatto eccezione. Per quanto doloroso e confuso, il suo fu anche un doveroso promemoria ai giovani che non c’è nulla di male se la scoperta di se stessi si rivela essere un percorso non lineare e incasinato. Ed ecco che il suo personaggio si ritrovò ad affrontare la sfortunata ma illuminante relazione etero con Ellie Nash, il difficile coming out al padre, la prima cotta ricambiata per un ragazzo e altri alti e bassi tipici dell’età.
Callie Torres, Grey’s Anatomy
Nonostante tutti i progressi della televisione con la rappresentazione LGBTQ, ancora oggi la bisessualità si vede di rado e anche quelle poche volte viene rappresentata con ignoranza, rendendola una battuta o un’incomprensione. Il personaggio di Sara Ramirez è stata un toccasana: orgogliosamente bisessuale e attratta da uomini e donne senza prese in giro o inutili drammi. Memorabile la battuta rivolta a Meredith: “Quindi sono bisessuale. E allora?”. “Esiste, è reale. La sigla è LGBTQ per un motivo. C’è una B lì dentro, e non sta per ‘battagliero’ (badass, ndr). Ok, un po’ sì, ma significa anche ‘bisex'”. E bisogna ammettere che per Callie la B si adattava davvero ad entrambe le spiegazioni.
Cam Tucker & Mitchell Pritchett, Modern Family
Per undici stagioni Cam (Eric Stonestreet) e Mitchell (Jesse Tyler Ferguson) hanno portato calore e sarcasmo nella sitcom della ABC. La coppia ha iniziato da fidanzati conviventi che diventano genitori adottivi della piccola Lily, evento che li ha uniti sempre di più nel corso degli anni. Appena hanno potuto sposarsi l’hanno fatto. E soprattutto, insieme hanno sfidato tutti gli stereotipi, normalizzando la figura dei genitori gay e il matrimonio gay in modo memorabile e con scene toccanti. Cam è stato anche un amico prezioso per Gloria e Phil, mentre Mitchell ha insegnato a suo padre Jay come essere più aperto e amorevole. Nella vita vera, lo stesso Ferguson ha abbattuto le barriere sociali sposando il fidanzato Justin Mikita dopo due anni. I due sono anche diventati genitori di un bambino nel 2020.
Santana Lopez, Glee
Nella serie FOX pochi personaggi erano così ben sviluppati e tratteggiati come il personaggio di Santana, passata da ragazza odiosa a personaggio gay complesso e amato dal pubblico. Il suo percorso ha toccato molti argomenti: la sua relazione con Brittany è stata tra le rappresentazioni più dolci e sincere dell’amore giovanile della TV (indipendentemente dalla genere o identità); come molti adolescenti gay, ha dovuto affrontare l’intolleranza di alcuni famigliari dopo aver fatto coming out; anche se la sua sessualità era un aspetto fondamentale del suo personaggio, non è stata inserita solo per sviluppare trame su quell’aspetto. Demi Lovato, durante un recente tributo all’attrice Naya Rivera scomparsa prematuramente, ha affermato che l’ambizione e i successi del personaggio sono stati di ispirazione per le donne latine e le donne queer di tutto il mondo, inclusa lei stessa che solo recentemente ha trovato il coraggio di dichiararsi.
Sophia Bursett, Orange is the new Black
Qualche anno prima dell’arrivo di Transparent su Amazon Prime, è toccato a Laverne Cox l’onere e l’onore di aprire gli occhi del grande pubblico sulla comunità transgender. Sophia è e rimane tra i personaggi transgender più dinamici che la TV ricordi, affrontando gravi difficoltà come la riduzione del dosaggio ormonale e l’isolamento carcerario, ma uscendone più forte che mai arrivando a realizzare il suo sogno di aprire un’attività come parrucchiera. E questa dinamicità e profondità sono valse la prima nomination agli Emmy per un persona transgender. In un’intervista con TV Insider lo scorso anno, Cox ha sottolineato l’importanza di questo personaggio: “Le persone trans nella vita reale hanno bisogno di vedere il successo di una persona trans, così come ne hanno bisogno le persone non trans. Perché se possiamo vederlo su schermo, allora possiamo iniziare anche ad immaginarlo. Ecco cosa ha significato per me l’evoluzione e la conclusione del viaggio di Sophia”.
Waylon Smithers Jr, The Simpson
I personaggi queer sono diventati comuni nell’animazione occidentale moderna, ma non era così quando l’assistente dal cuore tenero del signor Burns debuttò sullo schermo nel 1990. E sebbene Smithers abbia fatto coming out solo 26 anni dopo, per gli spettatori non ci sono mai stati dubbi sulla sua sessualità. Dalla vacanza in crociera per gay alla presidenza del “Malibu Stacy Fan Club”, Smithers non è mai stato nient’altro che se stesso – e ha una lunga lista di ex fidanzati a dimostrarlo.
Taylor Mason, Billions
Quando per la seconda stagione si è pensato di dare un allievo a Bobby Axelrod (Damian Lewis), la serie di Showtime ha scelto Taylor, il primo personaggio non binario tra i protagonisti della serie. “Il genere è diventato qualcosa su cui stiamo tutti imparando di più e con cui siamo alle prese”, ha detto all’epoca il co-creatore Brian Koppelman. “Quindi sembrava davvero importante farlo”. L’interprete di Taylor, Asia Kate Dillon – essendo di genere non binario – ha detto di provare “molto orgoglio nel rappresentare in televisione qualcosa che non si era ancora visto prima. So che avrebbe significato molto per me, soprattutto da giovane. La visibilità e l’istruzione sono essenziali, in particolare con l’attuale amministrazione [dell’allora presidente Donald Trump]”.
Jude Fosters, The Fosters
Il dramma ABC Family/Freeform, con al centro due mamme sposate che allevano la loro numerosa famiglia tra figli naturali, adottati e in affido, non ha mai fatto mancare eccellenti trame LGBTQ. Ma con il personaggio di Jude (Hayden Byerly), la serie è stata in grado di apportare in modo realista un argomento che raramente viene ritratto in televisione: la sessualità preadolescenziale e tutta la confusione e le domande che ne derivano. L’esplorazione di Jude e dei suoi sentimenti per l’amico Connor (Gavin MacIntosh) è stato un viaggio vulnerabile e audace che è culminato nel 2017 in un momento rivoluzionario: il bacio in TV tra due personaggi dello stesso sesso con l’età più bassa, 13 anni. Sebbene fosse andasse ancora alle medie, Jude era molto più avanti della massa quando si trattava di accettare se stessi.
Blanca Rodriguez, Pose
Sì, il personaggio di Mj Rodriguez nel dramma FX ha aperto nuove strade come uno dei primi personaggi principali transgender della televisione e come parte del più grande cast composto da persone transgender mai visto in TV. Non solo, è una testimonianza in carne e ossa del progresso LGBTQ. Matriarca molto protettiva dalle cure premurose, Blanca si colloca a pieno titolo tra le migliori mamme della TV, e il ritratto infinitamente empatico dato dalla Rodriguez rende la lotta di Blanca per l’uguaglianza e il rispetto qualcosa per cui tutti possono tifare.
Nia Nal, Supergirl
Come prima supereroina transgender della TV, sconfiggere i cattivi e rompere le barriere è ordinaria amministrazione per Nia/Dreamer, che è stata anche la prima donna non cisgender della sua famiglia a ereditare i superpoteri. Grazie anche al dono di poter vedere scorci del futuro, combatte per coloro che non possono combattere da soli, affrontando a testa alta ogni pregiudizio e discriminazione. Come ha affermato durante l’intervista di coming out data da Dreamer nella serie, “il dono più grande che possiamo farci l’un l’altro è essere noi stessi, e condividere il nostro vero ‘io’, condividere la nostra verità, è ciò che ci renderà forti”.
Cyrus Goodman, Andi Mack
Quasi un decennio dopo che High School Musical 3 tentò di far passare Ryan per etero, Disney Channel ha inserito il suo primo protagonista apertamente gay con Cyrus (Joshua Rush), uno dei migliori amici di Andi. Il creatore della serie Terri Minsky ha avuto grande cura nello sviluppare il primo coming out della rete, consultando esperti di sviluppo infantile durante tutto il processo di scrittura. “Andi Mack è una storia sui preadolescenti che scoprono chi sono”, ha dichiarato il network nell’ottobre 2017. “Tutte le persone coinvolte nella serie si impegnano a garantire che sia appropriata per il pubblico di ogni età e che trasmetta un messaggio potente sull’inclusione e il rispetto per l’umanità”.
Avreste inserito altri personaggi? Io personalmente ho preso nota di alcune serie che fino ad oggi non avevo mai considerato! Come si suol dire, meglio tardi che mai!
Fateci sapere cosa ne pensate con un commento, alla prossima!
Manuela Raimo
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