Uno dei concetti più (ab)usati, affascinanti e al contempo più soggettivi nel mondo delle serie TV è quello relativo al salto dello squalo.
Chissà quante volte l’avrete sentito nominare o letto in qualche articolo di blog, nel web o in riviste specializzate nel genere; magari un’idea su cosa sia ve la siete fatta analizzando il contesto, magari avete imparato il concetto informandovi al riguardo una delle volte in cui vi ci siete imbattuti o, semplicemente, non avete ancora ben capito cosa diavolo stia ad indicare. Una cosa è certa: questa nozione implica qualcosa di assolutamente negativo.
In ogni caso, non importa il grado di conoscenza che avete sul famigerato salto dello squalo, questo articolo è per voi: con l’aiuto di www.tvtropes.org scopriamo l’origine e il significato di questo concetto, nonché alcuni esempi e indizi sul come riconoscerlo quando ce lo troviamo davanti.
Significato
Per salto dello squalo si intende quel momento in cui una serie TV cambia registro in maniera significativa nel tentativo di rinnovarsi per rimanere fresca e frizzante. Contrariamente a quanto desiderato, però, quel momento fa comprendere allo spettatore che lo show ha completamente terminato le idee, che ha già raggiunto l’apice di creatività e che da lì in poi non sarà più la serie che l’utente ha conosciuto e – in alcuni casi – tanto amato.
Il concetto indica quindi l’episodio, la scena o l’istante che segna l’inizio del declino di una serie TV.
Origine
L’espressione ha origine dall’episodio di Happy Days nel quale Fonzie, vestito con la sua classica giacca in pelle, salta letteralmente sopra uno squalo mentre pratica sci nautico.
Il video di questa memorabile e storica impresa – e pezzo di storia in negativo della tv made in USA – è qui visibile:
Come riconoscerlo
Vedremo ora alcuni esempi di indizi che potrebbero indicare che una serie ha effettuato il “salto”.
Prima di procedere con questa sezione sono però necessarie alcune premesse.
Primo: come già detto, il concetto di salto dello squalo è molto soggettivo, quindi quello che agli occhi di qualcuno potrebbe rappresentare qualcosa di indiscutibilmente negativo, agli occhi di altri potrebbe indicare una svolta positiva quando non addirittura un punto di forza.
Secondo – collegato al primo: se siete fan accaniti di una serie, è possibile che il salto dello squalo vi passi davanti agli occhi senza toccarvi minimamente.
Terzo – collegato al secondo: a mente fredda, dopo un po’ di tempo, potreste accorgervi che, effettivamente, un certo punto della vostra serie TV preferita era il suo salto dello squalo. Tranquilli, comunque: questo non intaccherà le vostre considerazioni e la vostra stima nei confronti della serie in questione.
ATTENZIONE: da qui in poi si possono trovare spoiler – più o meno velati, comunque non pesanti – su alcune serie TV
Tvtropes identifica 5 macro-aree che racchiudono i vari esempi di salto: cambi al cast, sviluppo dei personaggi, sviluppo della trama, trucchetti e furbate degli autori, il dietro le quinte.
CAMBI NEL CAST
- Uno o più personaggi chiave vengono rimossi dallo show o addirittura uccisi in scena. Non sempre quest’ultima casistica porta in automatico al declino della serie, anzi: non si spiegherebbe altrimenti, ad esempio, perché Benioff & Weiss continuino a restare fedeli agli scritti di zio Martin. Caso particolare e diverso è quello in cui questa eliminazione di personaggi avvenga in maniera non soddisfacente o senza spiegazioni esaustive: è quello che è successo, ad esempio, al passaggio tra la 3° e la 4° serie di Misfits, che ne ha in effetti risentito molto in termini di qualità e mordente.
- È introdotto un nuovo personaggio che si guadagna l’odio immediato dei fan della serie per qualsivoglia ragione. Rappresentante per antonomasia di questa categoria è Scrappy, nipote di Scooby-Doo nell’omonima serie animata.
- Nei casi in cui la Vita Vera scrive la trama può capitare che un attore, che interpreta un personaggio con un ruolo fondamentale per lo show, muoia e sia presa la decisione di uccidere anche il personaggio stesso. Che quindi la morte di Cory Monteith dia la mazzata al già disastrato Glee?
- Il classico recasting di uno o più personaggi. Emblematico il caso di Spartacus: una grossa fetta di spettatori ha mal digerito non solo il cambio di attore principale – dovuto, c’è da dire, a cause di forza maggiore – ma anche quello di un personaggio “secondario” quale Naevia, portando all’abbandono della serie stessa.
SVILUPPO DEI PERSONAGGI
- Al personaggio simil-Scrappy visto in precedenza viene data sempre più importanza e screentime: oltre ad essere odiato a prescindere, la presenza di questo personaggio fa sì che questi venga visto come cocco del creatore, accrescendo il disprezzo dello spettatore nei suoi confronti.
- Un personaggio esistente evolve in un modo che appiattisce, invece di arricchire, la sua caratura, o che contraddice quanto lo spettatore ha avuto sinora modo di conoscere relativamente al suddetto personaggio. Questo può avere l’effetto di confondere i fan: gli spettatori di Dexter e del suo Passeggero Oscuro (che non c’era? cit.) conoscono bene questa sensazione.
- La Coppia Ufficiale risolve la latente tensione sessuale troppo presto e i cosiddetti shippers (ma non solo) iniziano a perdere interesse nello show. Sarà per questo motivo che la terza stagione di New Girl attualmente in onda non riesce ad entusiasmare e strappare grasse risate come successo nei primi due archi di episodi (chi ha orecchie per intendere…)?
SVILUPPO DELLA TRAMA
- Lo show inizia a trascinarsi per troppo tempo senza qualsiasi tipo di progresso, evoluzione o risoluzione. Potrebbe manifestarsi con l’inserimento di molti episodi filler, riempitivi sconnessi dalla trama principale della serie, che innestano nello spettatore l’idea che gli autori stiano solo “tirando a campare”.
- La messa in onda del climax della serie, nel senso di presa di coscienza che lo show non potrà mai raggiungere ancora quella vetta, nonostante tutti i tentativi che possa fare. Ma davvero si può considerare salto dello squalo la trasmissione di un episodio da 10+ se i successivi sono da 9 e 8,5 (Ogni riferimento a Ozymandias è puramente casuale)? Certo, sta nella bravura degli autori posizionare questo momento di climax il più vicino possibile alla fine assoluta – meglio ancora se all’ultima puntata di sempre – della serie, per non far sì che lo spettatore viva troppo a lungo di speranze e, anche se magari leggere, delusioni.
- La Coppia Ufficiale dà il via ad un tira e molla di vita amorosa felice, tradimenti, perdono, ricongiungimenti (in loop) al punto di stancare non solo i personaggi ma anche e soprattutto gli spettatori. Chiedere a Josh Schwartz: in questo è maestro assoluto!
- Tutti gli episodi di una serie iniziano ad avere la stessa struttura, al punto da risultare ripetitivi e quindi prevedibili. Generalizzando, questo è un po’ il modus operandi degli show polizieschi procedurali sin dalla loro nascita: ecco perché in linea di massima non li seguo, a mio parere sono serie che vivono saltando lo squalo!
- Le storie raccontate sono così esagerate e inverosimili da spingere lo spettatore ben oltre il personale livello massimo accettabile di sospensione dell’incredulità.
FURBATE DEGLI AUTORI
- Lo show inizia a fare troppo affidamento su “special guest stars” – specialmente se sono personaggi famosi nel ruolo di se stessi – minando la verosimiglianza della serie. Da grande fan di Chuck, ho infatti storto il naso sul fatto che la stagione 5 fosse piena zeppa di special guests!
- Nel momento di maggiore popolarità viene prodotto il film tratto dalla serie, dopo il quale il livello di creatività dello show vero e proprio inizia a scemare. Da non confondere con il film girato e distribuito alla fine di una serie, per dare una degna conclusione allo stesso: Firefly ci manchi!
- La serie TV cambia completamente impostazione e ambientazione: ne è un esempio la 5° stagione di Fringe, “leggermente” scollegata dalle stagioni precedenti.
- L’episodio Musical. In questo caso, però, dipende da come lo stesso viene sviluppato: per un’ampia fetta di pubblico, in effetti, quello di Grey’s Anatomy ha rappresentato il punto più basso toccato da questa serie; quello di Scrubs invece è a mio parere una perla (senza dimenticare l’apripista Buffy e quelli di House e Fringe, tra i tanti).
DIETRO LE SCENE
- Uno dei membri del cast viene coinvolto in un imbarazzante scandalo nella vita vera. In realtà, se sfruttato bene, questo può essere usato a favore della serie TV: Two and a Half Man ha prima “approfittato” degli scandali di Charlie Sheen per farsi un po’ di pubblicità gratuita (bene o male, purché se ne parli…no?) e poi rimpiazzato l’attore con un altro pezzo grosso del cinema come Ashton Kutcher, vedendo gli ascolti e, di conseguenza, il favore del pubblico decollare.
- Il principale membro del cast di una serie TV ne diventa produttore (o co-produttore) esecutivo. Come conseguenza lo show si incentra sempre di più sul personaggio interpretato dal neo produttore esecutivo, a discapito dei coprotagonisti. Con le dovute differenze è quello che – non – è successo a Breaking Bad: dalla quarta stagione Bryan Cranston è diventato produttore (non esecutivo… era solo quello che ci metteva i soldi!) della serie, con la possibilità di poter dare qualche indicazione di sviluppo della trama a favore di Walter White; fortunatamente questo non è successo, con i risultati che tutti i freschi nostalgici di BrBa conoscono bene!
- Il cosiddetto “Rovinato per sempre”: quando il pubblico dichiara all’unanimità che uno show ha saltato lo squalo nel momento immediatamente successivo all’episodio incriminato. È proprio quello che è successo con la scena da cui la nozione che stiamo analizzando in questo articolo ha preso il nome: l’episodio 5×03 di Happy Days.
Molto ancora ci sarebbe da dire sul salto dello squalo: si potrebbe parlare di bambini fastidiosi che ottengono troppo screentime, di effetti speciali fatti sempre peggio man mano che lo show avanza, di show sui dinosauri con pochi e mal realizzati dinosauri, di gente che si opera la gamba da sola in una vasca in bagno o di (questa che vi accingete a leggere è mera congettura) un villain morto in un capanno a fuoco ma in realtà (colpo di scena!) non morto. Ma direi che sono già stato troppo prolisso, quindi aggiungo solo che se volete leggere tutti gli indizi per provare a capire se una serie abbia effettuato il famoso salto e informarvi sui termini tecnici con cui ci si riferisce a queste casistiche potete visitare e leggere attentamente la pagina di TV Tropes sull’argomento.
Buona lettura e, se volete (ma senza spoilerare nulla), scriveteci nei commenti quale salto dello squalo ricordate con immenso rammarico o avete riconosciuto come palese nel momento stesso in cui l’avete visto .
Jacopo Zambon
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