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Cosa ci siamo (quasi) persi – dicembre 2020

Giungiamo finalmente in fondo a questa carrellata sull’anno passato, tra novità e addii. Ecco quindi l’ultimo elenco di serie particolarmente degne di nota!

Partiamo subito da quella che è subito diventata un cult: parlo di Bridgerton, produzione di Shonda Rhimes per Netflix ambientata a inizio Ottocento che vede protagonista la nobile famiglia che dà il titolo alla serie, oltre ai membri della famiglia Featherington e varie personalità della corte della regina Carlotta e del re Giorgio III d’Inghilterra. Particolarità della serie, ispirata ai libri di Julia Quinn, è che tra i membri della nobiltà troviamo anche persone di colore, senza peraltro che cìò renda l’ambientazione “color-blind”, in quanto il colore della pelle e l’etnia hanno comunque un impatto sulla storia. Nonostante un cast privo di nomi di primissimo piano, eccezion fatta per Julie Andrews che fa da voce narrante, la serie è stata vista da ben 82 milioni di abbonati in un mese, diventando la serie più vista in assoluto della piattaforma, portando a un rinnovo pressoché scontato.

Restando in casa Netflix, sono da citare anche la serie biografica Selena sulla omonima cantante Tex-Mex attiva tra gli anni ’80 e ’90, e Tiny Pretty Things che invece racconta le vicende di studenti, istruttori, amministratori e benefattori di una scuola di ballo di Chicago. Per la prima era già prevista una seconda parte che verrà rilasciata il 14 maggio 2021, mentre la seconda ha ottenuto un buon riscontro e di conseguenza il rinnovo.

La risposta di Amazon consiste in The Wilds, che vede per protagoniste un gruppo di ragazze sopravissute a un disastro aereo e che si ritrovano sperdute su un’isola deserta. In realtà le ragazze, tutte provenienti da origini e estrazioni sociali diverse, sono oggetto di un preciso esperimento sociale. E sì, se qualcuno sente un vago odore di Lostiana memoria non ci va lontano, seppure con una leggera spruzzata di salsa teen. Anche in questo caso, l’assenza di nomi pesanti é ben compensata da trama solida e valida recitazione, che hanno già convinto Amazon a concedere il rinnovo.

CBS All Access invece ha risposto con la miniserie The Stand, rivisitazione dell’omonimo libro di Stephen King (noto in Italia con il titolo L’Ombra dello Scorpione) e già adattato nel 1994. Ve ne abbiamo già parlato qui, in quanto in questi giorni è già arrivata al finale: serie comunque interessante per chi non avesse mai letto il libro o visto la vecchia versione, anche e soprattutto per il cast stellare (che comunque non ha dato particolari prove di recitazione), ma personalmente mi aspettavo di più.

L’unica novità tra i network tradizionali è la miniserie Your Honor, remake targato Showtime di una serie israeliana che vede un giudice, interpretato in questa versione da Sua Maestosità Bryan Cranston, costretto ad aggirare la legge e la propria moralità per salvare il figlio, qui interpretato dal giovane Hunter Doohan già visto in Truth Be Told, autore dell’omicidio involontario del figlio di un boss della mafia locale. Composta da 10 episodi, nonostante diverse sbavature la serie mostra le tante sfaccettature dei limiti che un genitore è disposto a superare per i propri figli.

Passiamo ora agli addii, e sono due addii non da poco: il primo è quello di Vikings con la seconda parte della sesta stagione rilasciata, un po’ a sorpresa, da Amazon in alcuni paesi nonostante History Channel stia continuando la trasmissione settimanale. Purtroppo la serie ha subito un declino inimmaginabile dopo le prime avvincenti e strepitose prime stagioni, e questi ultimi episodi non sono riusciti a invertire la tendenza che, anzi, è sprofondata ulteriormente. Non resta che confidare nella serie sequel già confermata da Netflix con il titolo Vikings: Valhalla, ambientata un paio di secoli dopo la serie madre; qui vi abbiamo parlato del cast recentemente annunciato.

Altro addio pesante, questa volta in casa Netflix, è stato quello, dopo appena 36 episodi, di Chilling Adventures of Sabrina, rivisitazione dell’omonima serie di fumetti dopo la versione (molto più comedy) degli anni ’90, con un approccio più sul sovrannaturale che a tratti quasi sconfina nell’horror, alternato a una vena comunque leggera e teen. Fortunatamente la cancellazione (inattesa) da parte del network non ha impedito all’autore Roberto Aguirre-Sacasa di chiudere il cerchio della narrazione e dare una degna conclusione, nonostante negli ultimissimi episodi si faccia sentire pesantemente una discreta fretta. Peccato perché la serie, nella sua semplicità, aveva saputo costruire una buona mitologia e delle dinamiche capaci di coinvolgere lo spettatore, anche e soprattutto per merito della strepitosa protagonista, Kiernan Shipka (già nota ai più per il ruolo in Mad Men), oltre a un cast corale di tutto rispetto.

Abbiamo quindi concluso questo recupero degli eventi più rilevanti del terribile 2020. Per il 2021, potete seguire la nostra rubrica Next Week Today per sapere, settimana per settimana, cosa non può mancare nel vostro palinsesto!

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NathanDrake83

Nerd al 108%, se c'è un fandom ne faccio parte a prescindere. Adoro l'accento British, ma fagocito ogni accento americano. HamFam4Life, intollerante con gli intolleranti.

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