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Intervista of Interest: Michael Emerson

Michael Emerson non manca mai quando si tratta di essere protagonista di serie televisive con un intreccio narrativo complicato e dopo cinque stagioni ad impersonare Benjamin Linus in Lost, ora possiamo ammirarlo in Person of Interest.

Michael Emerson

Harold Finch

In Person of Interest Michael Emerson interpreta un genio dell’informatica di nome Harold Finch. Nella terza stagione dello show, Finch ha dei problemi a relazionarsi con la Macchina (da lui stesso creata), visto che l’intelligenza artificiale sembra preferirgli l’hacker conosciuta col nome in codice Root (interpretata da Amy Acker). Ecco a voi un’intervista all’attore, realizzata da Entertainment Weekly. L’articolo potrebbe contenere spoiler per chi non fosse in pari con la serie, pertanto continuate solo a vostro rischio e pericolo.

EW: Ci stiamo addentrando nella terza stagione. Puoi rivelarci qualcosa sulla trama futura? Non è stato detto molto a riguardo.
ME: Lavorando in Lost ho dovuto firmare un impressionante accordo di segretezza sulla trama: Person of Interest ha raggiunto gli stessi livelli. Nelle prossime settimane ci saranno molti cambiamenti e colpi di scena nella trama. Gli script delle puntate stanno diventando sempre più criptici e alcune scene vengono realizzate a parte; il tutto per mantenere il più stretto riserbo sulla storia. Sicuramente è interessante ed emozionante, ma può sembrare che tutti siano presi da una grande paranoia. Continuate a seguire la serie perché quello che sta per arrivare è talmente importante che perfino i produttori sono molto nervosi.
EW: Ironico che ci sia della paranoia, visti gli argomenti trattati. Il recente (e reale) caso della NSA ha influito sul modo in cui gli spettatori guardano la serie?
ME: Sicuramente ha influito sugli sceneggiatori. Ora non dovranno convincere nessuno che la storia di una (o più) entità che controlla tutti sia verosimile. E questo ha aperto nuove strade e nuove storyline, quindi va bene. Ma non diamo un risvolto politico allo show, perché alla fin fine le persone che mi fermano per strada e mi salutano non mi chiedono questo; piuttosto sono interessate sempre a Bear (Tito, per gli utenti di ItaSA; NdR).

Bear

Michael Emerson e Bear.

EW: La vera natura della Macchina è un mistero. Sai cosa sta facendo, o cosa vuole?
ME: Cosa vuole la Macchina? Io non lo so, non so cosa stia facendo e non so dove si trovi. Ma nei prossimi episodi queste domande se le porranno anche i protagonisti, perché la Macchina sta scegliendo in autonomia con chi parlare.
EW: E Finch si sente tagliato fuori.
ME: Si, ma come puo’ reagire? Cosa si può fare? La sua creazione lo sta tagliando fuori e lo sta facendo indispettire.

EW: Parliamo di Finch. Il personaggio ha sempre molti dialoghi da recitare, per fare in modo che gli spettatori capiscano per bene lo show. Come gestisci questo aspetto?
ME: Cerco di non rimuginare troppo sulla mia recitazione. A tratti mi pare di essere in un fumetto vivente, perchè sono tutte sequenze brevi che montate fanno un’ora di puntata. Mentre lavoro mi capita di pensare a come potrebbe essere montata la scena che stiamo girando, e che significato può avere nell’arco della puntata. Quindi, se necessario, cerco di tenere alto il ritmo dei dialoghi e, se ho una battuta lunga da recitare, cerco di dirla velocemente ed in maniera chiara per fare in modo che non venga tagliata. Il tempo in Person of Interest non è molto, bisogna sempre ricordarselo. Io interpreto il personaggio che spiega sempre un sacco di cose, e questa è la sfida particolare nella mia recitazione.
EW: Come si è evoluto il rapporto con Reese?
ME: C’è una certa condiscendenza fra i due, ora. Ed è importante ai fini della storia che i due si conoscano talmente bene da capire in anticipo il comportamento dell’altro. Ma nello stesso momento c’è del disagio perché entrambi sanno che il tipo di missioni che affrontano sono estremamente pericolose, e sanno di trovarsi davanti ad avversari molto duri e situazioni avverse.

Finch e Reese

Michael Emerson e Jim Caviezel

EW: Lo show effettua le riprese in esterna a New York. Capita spesso che le persone ti fermino nel bel mezzo dell’azione?
ME: Praticamente sempre. I fan bloccano spesso le riprese di una scena. Credo che alle persone piaccia vederci sulle strade di New York, e alcune di loro vengono incluse nelle riprese anche se non sono comparse ufficiali. Mentre giriamo delle scene di dialoghi ai bordi delle strade, molte persone credono che stiamo facendo una pausa e ci interrompono; quindi dobbiamo ricominciare da capo. Molte si fermano e ci dicono anche “Amiamo lo show” e io gli rispondo “Bene, ci sei dentro, sei sulla scena. Vedi quella telecamera là? Sei ripreso!”
EW: Veramente gli dici così?
ME: Si. (Ride) Insomma, che altro puoi fare? Ogni giorno abbiamo una storia stramba in più da raccontare su quello che succede nei set in esterna…

Vi piace Michael Emerson, ed il suo alter ego Harold Finch? Come giudicate la prima parte di stagione di Person of Interest? Ditelo nei commenti!

Manheim e Rubinek

Camryn Manheim e Saul Rubinek

Infine una notizia sul fronte del cast: la vincitrice di un Emmy Award Camryn Manheim (The Practice, Ghost Whisperer) e Saul Rubinek (Warehouse 13) appariranno in alcuni episodi nella seconda parte della stagione; questi episodi andranno in onda ad inizio 2014. Camryn Manheim interpreterà Diane, una moglie devota il cui marito, il brillante Arthur (Saul Rubinek), sta lentamente impazzendo. Mentre il team di Finch rischia moltissimo esponendo Diane a molti pericoli, deve nel contempo fidarsi di lei per poter arrivare a suo marito; in questo modo entrambi i coniugi potranno essere salvati.

Siete contenti di vedere questi due attori nello show? Ditelo nei commenti!

Person of Interest va in onda in America il martedì sera su CBS, e su ItaSA trovate i sottotitoli il mercoledì sera.

Fonti: Entertainment WeeklyTVline

Sezione del forum: Person of Interest

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Marco Quargentan

Itasiano da ottobre 2008 grazie ad House MD e Lost. Blogger e Moderatore da giugno 2013 grazie a Game of Thrones, Traduttore da giugno 2015. Informatico di "professione", sassofonista per caso, appassionato di basket, player spasmodico della serie Legend of Zelda, lettore compulsivo di JRR Tolkien e GRR Martin (entrambi before it was cool), drogato seriale. Non chiedetemi la mia serie preferita, non saprei scegliere fra quelle che adoro.
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