Curiosità

Man Seeking Woman: le metafore dietro alla follia

È da poco terminata la prima stagione di una delle serie più pazze che si siano mai viste. E se vi dicessi che le follie di questa serie hanno un significato preciso?

L’impatto iniziale con la nuova comedy creata da Simon Rich è sicuramente spaesante, soprattutto se non si sa a cosa si va incontro. Le varie situazioni che vengono messe in scena all’apparenza danno l’impressione di essere solo una serie di nonsense più o meno elaborati. Io – così come molti altri spettatori – sono dell’idea che ci sia una ragione dietro a tutto quello che abbiamo visto, e siccome ho notato che diverse persone non hanno colto quello che ritengo sia l’intento degli autori, ho deciso di scrivere un articolo spiegando la mia interpretazione della serie.


L’articolo contiene spoiler su tutta la prima stagione di Man Seeking Woman. Non leggete oltre se non avete ancora visto gli episodi e non volete rovinarvi la sorpresa.


MSW - top

Josh Greenberg, interpretato da Jay Baruchel, è un ragazzo più maturo rispetto a buona parte dei suoi coetanei, ma anche un po’ asociale e con qualche difficoltà a rapportarsi con il gentil sesso, soprattutto dopo essere uscito da una lunga relazione con la sua ormai ex ragazza. La sua storia è ordinaria, ma gli eventi che lo circondano sembrano non esserlo. Io sono dell’idea che facendo attenzione si possa capire che le avventure di questo ordinario ragazzo siano anch’esse ordinarie. Nella serie si può cogliere una metafora con la vita comune e con le nostre situazioni sociali in ogni singola scena che all’apparenza sembra stravagante. Alcune sono molto esplicite, mentre altre sono più aperte all’interpretazione. Tutte sono ovviamente rese all’eccesso e ridicolizzate. Qui sotto descrivo la mia visione sulle situazioni di questa prima stagione.

MSW Lizard

Nel primo episodio, Lizard, la serie si presenta subito con una forte analogia: la cena tra Josh e un vero e proprio troll può essere tranquillamente paragonata alle situazioni in cui un familiare o un amico cerca di combinare il soggetto con una sua amica, la quale si rivelerà essere poco attraente o semplicemente troppo strana, dimostrando il motivo per cui la persona che ha organizzato l’appuntamento era così disperata. Successivamente assistiamo alla comparsa di Hitler in persona (Bill Hader), in qualità di nuovo compagno della ex del protagonista. Hitler in questo caso simboleggia il come una persona vede sotto una cattiva luce il nuovo compagno di una ex, mentre tutti quelli che gli stanno attorno sembrano pensarla diversamente. L’ultima scena della puntata vede Josh ricevere delle esagerate attenzioni e degli esagerati complimenti dopo aver ottenuto il numero di una ragazza (Vanessa Bayer) incontrata per caso. Tutto ciò è la rappresentazione di quello che passava per la mente del protagonista in quel momento: la sensazione di aver fatto qualcosa di straordinario, meritevole di un riconoscimento della MacArthur Foundation, delle congratulazioni da parte del presidente e dell’ammirazione di tutti, tanta è l’unicità di un atto del genere nella vita di Josh.

MSW Traib

La seconda puntata, intitolata Traib, è riuscita a confermare lo stile della serie. La prima metafora è di facile interpretazione: a volte è talmente difficile liberarsi degli oggetti appartenenti a un ex che in Man Seeking Woman essi vengono rappresentati come indemoniati, a tal punto da dovere chiamare un prete per effettuare un esorcismo, il quale dichiara anche che per fermare il maleficio bisogna avere una relazione sessuale con un’altra persona. Josh sceglie dunque di chiedere un appuntamento alla ragazza incontrata nell’episodio precedente. E in quella che secondo il sottoscritto è la scena più divertente dell’intera stagione, viene convocato il “center for important emergency”, uno pseudo consiglio di guerra, guidato da uno scorbutico militare (Michael Hogan), a simboleggiare quanto sia importante e quanti ripensamenti ci siano dietro al primo messaggio inviato a una ragazza. Talmente importante da meritare copertura globale dei telegiornali, con la preoccupazione e i successivi festeggiamenti del mondo intero.

MSW Pitbull

L’episodio successivo, Pitbull, è pieno di allegorie. Si inizia da quella della mano parlante (Sarah Silverman) che, stanca della monotonia a cui è sottoposta, decide semplicemente di andarsene; cosa che io ho interpretato come una stravagante dimostrazione della stanchezza del personaggio principale. Le restanti sono tutte collegate all’uscita serale. Prima di tutto assistiamo al ritardare in continuazione l’entrata nel locale da parte di Josh, il quale ogni volta propone al suo amico Mike un’attività sempre più impegnativa. Anche questa scelta può essere vista come un’interpretazione della paura del protagonista, non abituato a quel tipo di uscita. All’interno del locale è presente una delle metafore che più ho preferito: gli occhi a spirale, bizzarra caratteristica che Mike descrive con naturalezza, spiegando al suo amico che è il modo per “farti piacere alle ragazze”, e che tutti l’hanno imparato grazie a uno stregone il giorno in cui hanno raggiunto la pubertà. Gli occhi a spirale simboleggiano il pensiero di Josh, che si sente l’unico non in grado di far colpo sulle ragazze con facilità, al contrario di tutti i ragazzi attorno a lui che sembrano avere delle capacità sconosciute o magiche. Infine, la metafora che chiude l’episodio è piuttosto esplicita: la perdita del pene scoperta prima di andare a letto con la ragazza è un paragone con l’impotenza, che ha colpito Josh nel momento peggiore.

MSW Dram

Oltre all’ovvia parodia degli appelli pubblicitari di inizio puntata, in Dram sono presenti tre citazioni al mondo reale. La prima è il tentativo da parte di Liz, sorella di Josh, di “accoppiare” il fratello e la collega Maude (Maria Thayer). Nella nostra realtà non avvengono inseguimenti al limite dell’horror come quello girato nella serie, ma la voglia delle coppie di far sì che due persone che potenzialmente possono stare bene assieme si “uniscano a loro” è assolutamente presente. La secondo riguarda le torture della madre di Josh per scoprire più informazioni sulla ragazza di cui ha sentito parlare. Torture a parte, il comportamento del personaggio non si allontana per niente da quello di molte madri nel mondo, compreso il cambio di “obiettivo” da Josh a Liz una volta sentito parlare di matrimonio, altro tema che pare interessare parecchio alla figura materna. La terza situazione è quella che più si avvicina alla realtà. Il comportamento insistente di Maude è uguale a quello delle ragazze o dei ragazzi asfissianti che prendono troppo seriamente un rapporto già da subito. La sproporzione arriva solo in seguito, con l’esilarante modo in cui Josh, con l’aiuto dell’amico Mike, cerca di liberarsi della ragazza.

MSW Sizzurp

La quinta puntata, intitolata Sizzurp, è interamente incentrata sulla parabola della ragazza al di fuori della portata di un ragazzo. Nel pre-sigla la serie diventa se possibile ancora più assurda, mostrando il Monte Olimpo e l’arrivo di un modernizzato Cupido (Jorma Taccone). Gli autori usano questa scena per criticare la società moderna, quella che “porta l’amore solo a persone della peggior specie” e non ai bravi ragazzi. E la storia del dio dell’amore può essere anche facilmente vista con gli occhi di Josh, che immagina che l’unica possibile giustificazione al fatto che egli possa essere considerato da una bella ragazza come Whitney (Minka Kelly) sia un pentimento di Cupido in persona. Il successivo vantarsi del protagonista con chiunque gli abbia fatto un qualche torto in passato è un’azione connessa alla situazione sociale del personaggio, che avendo una bellissima ragazza sente di essere finalmente migliore degli altri. Significative sono le reazioni di resa e sottomissione di queste persone, che si possono facilmente interpretare come ciò che si aspetta qualcuno che si vanta in questo modo. Invece, la seguente paura e gelosia di Josh l’ho interpretata come un’improvvisa realizzazione della situazione: il protagonista si rende conto delle attenzione che una ragazza come Whitney riceve, e temendo di non poter competere crede che la sua relazione sia in pericolo. L’apoteosi di questo arriva con il “Giant Japanese Penis Monster” Tanaka (Fred Armisen), che simboleggia il classico amico della bella ragazza che agli occhi del compagno di lei sembra sempre avere altre intenzioni. La conclusione della storia di Whitney, nella quale lei si lascia alle spalle la relazione con Josh, rappresenta un’altra classica caratteristica della bella ragazza: l’essere spesso in grado di trovare un compagno molto velocemente.

MSW Gavel

Gavel, il sesto episodio, si concentra sul conflitto interiore di Josh. Il protagonista entra in una relazione seria con Kayla, e subito viene in contatto con delle aliene del pianeta Sex, disposte ad andare a letto lui. Le tre aliene simboleggiano la famosa diceria sottolineante il fatto che una persona in una relazione riceve molte più attenzioni di prima. Successivamente, la “gita” organizzata da Mike (parodia delle visite dei giovani delinquenti ai carceri con lo scopo di “avvertimento”) rappresenta l’altrettanto conosciuto luogo comune degli uomini di città che una volta sposati vengono convinti dalle proprie mogli a spostarsi in periferia e abbandonare la propria mascolinità. Questi due avvenimenti non piegano Josh, che sembra essere fedele a Kayla. Fedeltà messa un’ultima volta a dura prova dall’arrivo della sua ex Maggie. Il conflitto interiore del protagonista è raffigurato dal tribunale in cui egli entra a seguito di ogni svolta della serata, e dal giudice (Marc Evan Jackson) che rappresenta la parte di Josh che è contraria alla situazione. Io ho trovato molto bella e azzeccata la scelta di far sentire i tre colpi di martello di fine sentenza al termine dell’episodio, esattamente nel momento in cui Josh si rende conto di aver rovinato la sua relazione.

MSW Stain

La settima puntata, Stain, si apre con una rappresentazione del ruolo del terzo incomodo. L’uscita di Josh con la sorella e relativo compagno viene usata come allusione alle situazioni in cui una persona accompagna una coppia in qualche locale o festa. Mentre i due sono a proprio agio tra loro, il terzo incomodo si trova in imbarazzo, e cerca di rimediare compiendo azioni disperate come far finta di conoscere qualcuno o far finta di mandare SMS. Ovviamente l’eccentricità di Man Seeking Woman rappresenta tutto questo in una gara di pattinaggio riservata alle coppie, in cui il povero Josh è il terzo incomodo svergognato dai commentatori. Il successivo matrimonio organizzato letteralmente all’inferno è una metafora di come viene visto questo evento da soggetti nella stessa situazione del protagonista: single, con uno spiacevole lavoro, e costrette a circondarsi da persone più affermate. Al matrimonio, gli autori raffigurano anche un’ulteriore allegoria: quella che vede il soggetto sopra descritto essere umiliato nella comparazione con un’altra persona – in questo caso il nuovo compagno (Miles Fisher) della sua ex – fatto che lo porta a comportarsi in modo non appropriato. Man Seeking Woman riesce a rendere stravagante anche una situazione utilizzata talmente tante volte al cinema e in televisione che può essere tranquillamente definita come cliché.

MSW Branzino

L’episodio successivo, Branzino, inizia con un metafora esplicita: la selezione di una nuova ragazza per Josh come se fosse quella dell’università, con qualche piccolo riferimenti anche all’anno sabbatico e all’arruolamento militare come ultima opzione per chi non trova un’università adatta. Una volta trovata una ragazza che lo “accetta”, il protagonista deve passare una delle prove di una relazione matura: la presentazione ai genitori. Per rappresentare l’importanza e l’apprensione di questo atto, gli autori hanno scelto di mettere in scena una parodia dei talk show statunitensi, con il “Late Night with Mom”, in cui Rachel viene intervistata dalla madre del protagonista. Più avanti nella storia è lo stesso Mike (Eric André) a fungere da metafora. Josh con Rachel è entrato in una relazione più adulta, e il suo “bro” diventa non più adatto al suo stile di vita. La raffigurazione della tentata separazione di Mike da parte di Josh può essere secondo me intesa con due possibili paragoni. Uno è l’abbandono di un cane o di un animale domestico nel momento in cui una coppia non può più prendersene cura, che è quello che gli autori scelgono di mettere su schermo, paragonando a quelle di un cane le azioni di Mike e le pratiche del “bro shelter”, con tanto di responsabile (Carrie Brownstein) che prima sembra amichevole ma che poi si rivela indisposta nei confronti degli animali. L’altra interpretazione è invece quella di un reale allontanamento dall’amico puerile, non più congruo alla vita di una persona responsabile, in questo caso il paragone è esclusivamente il modo in cui questo amico viene abbandonato: uguale appunto a quello di un cane. L’ultima metafora dell’episodio infine è quella dell’unione chirurgica a simboleggiare il matrimonio o più semplicemente la convivenza. Avendo “scelto” la ragazza solo per mancanza di alternative, passa poco tempo prima che Josh e Rachel si rendano conto di aver fatto un errore. I due decidono dunque di separare i loro corpi, chiara comparazione con il divorzio.

MSW Teacup

Nella penultima puntata, intitolata Teacup, Man Seeking Woman diventa Woman Seeking Man, concedendo il ruolo di temporanea protagonista a Liz (Britt Lower). Nell’episodio sono presenti diverse metafore di alcuni drammi femminili. Il primo di questi è quello della preoccupazione che arrivate a una certa età sia troppo tardi per trovare l’anima gemella, ed è rappresentato dal graduale rendersi conto di Liz che il lavoro da solo non ha importanza, con il culmine raggiunto nel paragone tra lei e le bambine incontrate a casa dell’amica, quasi tutte sposate già all’età di sette anni, a dimostranza di quanto i ventinove anni della protagonista siano secondo il suo subconscio troppi. La seconda metafora è quella della ricerca dell’uomo perfetto. Una volta non trovato un uomo che incontra tutti i suoi gusti, Liz decide di crearselo da sola. La scena in bianco e nero, oltre a essere una ovvia citazione a Frankenstein, è anche altrettanto ovviamente paragonabile al famoso stereotipo dell’uomo perfetto che si rivela essere omosessuale. In conclusione, il robot chip è una rappresentazione dell’uomo freddo o semplicemente non esperto nel relazionarsi, che poi si scopre anche rude e approfittatore.

MSW Scepter

Il season finale, Scepter, è quello nel quale ho trovato più difficile scoprire metafore. La scena iniziale in cui Josh chiede un appuntamento all’ultima donna a cui gli è possibile chiedere (omaggio al titolo del romanzo da cui la serie prende ispirazione: The Last Girlfriend on Earth), che lo considera addirittura come un dio, ma che rifiuta ugualmente mettendo il protagonista nella “friendzone”, oltre ad essere una citazione al termine diventato celebre negli ultimi anni, può essere vista anche come un paragone alla situazione in cui un ragazzo o una ragazza viene rifiutato/a anche da una persona da cui non si aspetta un due di picche. La successiva letterale rottura del cuore di Josh dopo aver appreso del matrimonio della sua ex Maggie credo non necessiti di spiegazioni. Invece, la trama dei viaggi nel tempo l’ho considerata solo come necessaria per chiudere la storyline della stagione. È rimasta la assoluta stravaganza della serie, ma per la prima volta non è stata inserita nessuna chiara allegoria con le nostre situazioni sociali. Ci ho visto solo una metafora ai momenti in cui persone che si ritrovano in situazioni simili a quella di Josh desiderano avere la capacità di tornare indietro nel tempo e avvisare se stessi di non compiere gli stessi errori.

È così si conclude la prima stagione di Man Seeking Woman. Questa è la mia interpretazione della serie, che sono sicuro sia condivisa da molti altri spettatori. Spero che questo articolo sia risultato interessante e spero che abbia aiutato qualche lettore che non aveva colto queste metafore. Fortunatamente grazie al rinnovo da parte di FXX non sarà l’ultima volta che assisteremmo alle disavventure di Josh Greenberg, vi lascio quindi dicendo che non vedo l’ora di andare alla ricerca di altre allegorie il prossimo anno. Come sempre, sentitevi liberi di farmi sapere nei commenti la vostra opinione sull’articolo e sulla comedy.

Luigi Dalena

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Luigi Dalena

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Producer pubblicitario. Blogger itasiano dal 2013. Maniaco dell'ordine e dell'organizzazione. Appassionato di videogiochi, tecnologia, astronomia, cinema e soprattutto serie TV. Apprezzo qualsiasi genere, ma ho un debole per sci-fi e fantasy. Una volta guardavo di tutto, ma poi ho lentamente ristretto i miei gusti spostandomi quasi esclusivamente sulle serie britanniche e sulle cable statunitensi. Più sono brevi, meglio è.
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