Cinema

P.T. Anderson alle prese con Pynchon e Scientology?

Forse molti voi conosceranno Paul Thomas Anderson, giovane regista dalla già leggendaria fama, autore di splendidi film come Magnolia, Boogie Nights e Il Petroliere. Adesso che sapete questo e avete letto il titolo, sapete di cosa si parlerà qui di seguito.

Fino a qualche mese fa Anderson aveva appunto in cantiere un film ispirato, così sussurravano le voci, alla storia di una specie di setta/credo/religione/moda delle star di Hollywood, rassomigliante in maniera allarmante alla ben nota Scientology.

Non se a voi è capitato, comunque dovreste essere in grado di farvi un’idea su Scientology anche nelle nostre città, in particolare se notate un banchetto con libri di Ron Hubbard in esposizione. Sempre venendo sospinto dal vento che le numerosi voci sussurranti mi forniscono, potrei anche dirvi che Scientology riveste un ruolo oscuro nell’industria dell’intrattenimento Hollywoodiana, sappiamo quale grosso appeal la setta ha avuto per le grandi star, Will Smith e famiglia sono in Scientology, così come Tom Cruise, che pare abbia un ruolo parecchio importante nelle sue gerarchie. Provate a viaggiare con l’immaginazione, provate ad immaginarvi una riunione della chiesa, con Tom Cruise a profetizzare e Katie Holmes che non sa dove battere la testa, Will Smith che tenta di risolvere un cubo di Rubik, stavolta senza riuscirci.

Eravamo rimasti a P.T. Anderson e il suo “The Master“(titolo provvisorio), che doveva essere prodotto dalla Universal con un budget di circa 35 milioni di dollari, quindi una cifra considerata medio-bassa per un grande studio e troppo alta per un qualsiasi produttore indipendente. I due protagonisti Philip Seymour Hoffman e Jeremy Renner stavano già provando le battute col regista quando la Universal staccò la spina, da quel momento in poi nulla più, fino a qualche giorno fa.

A questo punto entra in gioco Megan Ellison. E chi è Megan Ellison? La figlia di Larry Ellison. Ah, adesso avete capito, vero? Se non avete capito ve lo spiego in due righe: Larry Ellison ha fondato e tuttora presiede Oracle, un colosso dell’informatica che ha fatturato più di 26 miliardi di dollari nel 2010, nel tempo libero Larry va in barca, ma non va a Santa Margherita Ligure come un Tronchetti qualunque, lui regata in Coppa America, sulla SUA barca, Oracle, insieme a Russell Coutts, tanto per farvi un’idea.

E’ evidente che a Megan piacciano i bei film, ecco che decide di produrseli, cominciando da True Grit, l’ultimo western dei fratelli Coen, quando si dice ‘farsi il culo’ e ‘fare la gavetta’. Per chiudere il cerchio, grazie a Vulture, veniamo a sapere che la dolce Megan intende finanziare il sopracitato film, più un altro, tratto dall’ultimo romanzo di Thomas Pynchon, Vizio di forma (Inherent Vice).

Visto? Non sarebbe più semplice trarre un film da questa storia, invece che fare un polpettone dei soliti si potrebbe trasformare in una commedia romantica, come protagonisti mettiamo magari Katherine Heigl e Ashton Kutcher, come regista mi permetterei di suggerire Ozpetek, così almeno ce lo leviamo di torno.


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Chris Bernard

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