Canale 5

Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno

L’argomento sono le prossime serie Mediaset. E’ dunque naturale che qui si scateni il mio delirio di onnipotenza accompagnato da citazioni bibliche. E il senso del possesso che fu pre-alessandrino. La tua voce come il coro delle sirene di Ulisse mi incatena.

E’ doveroso da parte mia dedicarmi all’altra metà del cielo, cioè le serie televisive italiane. Prime di descrivere le malefatte che verranno operate dalla Rai mi occuperò dell’altro braccio del servizio pubblico. Non sono molto sicuro dell’ultima cosa che ho scritto, le opzioni sono due: o la Rai è diventata più privata che pubblica, oppure Mediaset più pubblica che privata. Non so come ma protendo più per la prima delle ipotesi.

Ad essere onesti negli ultimi anni la qualità di alcune delle serie si è alzata, mentre la visione di altre fiction non ha fatto altro che corroborare la mia idea dei dirigenti che concepiscono tali abominii. Seguite il link e scoprirete…

Nella giungla di reality e varietà trash ogni tanto emergono delle serie, purtroppo troppo poche. Generalmente si tratta (a scelta) di: format spagnolo, famiglia con condimento di luoghi comuni, mafiosi strafighi, dramma in costume, poliziesco che deve anche essere una commedia, pessimo scimmiottamento di serie americana, altro ancora. I denari spesi per queste produzioni spesso sono oltre la media; solo che alla resa dei conti le premesse sulle quali si reggono sono deboli quanto un ossicino di pollo.

Non voglio dire che ogni serie trasmesse è ?^*§° ma che non importa quanti soldi vengono spesi se il meglio che si riesce ad ottenere è questo:

Di seguito una lista di progetti selezionata dal sottoscritto per i vostri palati fini. Urge però da parte mia avvertirvi, poichè quello che leggerete non vi piacerà; al massimo vi sottoporrete alla visione per puri motivi terapeutici, mai sottovalutare la potenza del riso.

Megatrailer fiume  della durata di più di otto minuti.

Mi sembra doveroso iniziare con la superstar della fiction di Canale 5.

IL PECCATO E LA VERGOGNA

Fine anni 30’. In una Roma fascista, la sensuale e battagliera Carmen Tabacchi (Manuela Arcuri) conosce Nito Valdi (Gabriel Garko), mente diabolica e criminale, che si innamora follemente di lei. Non ricambiato, a causa della sua natura violenta, Nito inizia a perseguitarla ossessionato da un’inarrestabile passione. Intanto Carmen unisce il suo destino a quello dei Fontamara ricchi commercianti che, scoprendosi ebrei, conosceranno la spietatezza delle leggi razziali. Sentimenti forti e pulsioni profonde proiettate su uno sfondo storico tormentato e controverso. Amore, odio e vendetta si intrecciano con l’impegno politico e danno vita a una costruzione serrata di azione, intrighi, passioni e avvincenti colpi di scena.

Ricordo ancora i tempi che furono (l’anno scorso) quando mi ritrovavo in chat a seguire dal vivo le puntate de L’Onore e il Rispetto con Blackmamba87. Bei tempi. Nel frattempo la nostalgia si era impossessata del mio animo, un pò come quando i calciatori brasiliani sentono il bisogno di carnevale. Per fortuna la casa di produzione Ares Entertainment si è data da fare. Complice anche una scelta dei nomi dei protagonisti che giudicare terribile è un eufemismo, dal 6 settembre ci sarà da divertirsi.

Le aspettative che ho per questa serie sono stellari, basta ragionarci un attimo per convincersi. Ci sono: attori cani, mignotte (i personaggi di finzione), criminali spietati, tragedie familiari, fascisti manganellatori. Quello che sono sicuro non mancherà: pessimi accenti, omicidi drammatici di familiari e/o amici del protagonista, grandi ascolti.

CALDO CRIMINALE

Ci sono anche i brutti ricordi e la violenza di un marito che ha tentato di ucciderla. Lui ormai è in galera ma Anna si è rifugiata in una tranquilla cittadina di provincia e, comunque, tiene sempre accanto a sé una pistola.  Fuori è buio pesto eppure Anna sembra scorgere, nella finestra di fronte, una coppia di amanti che viene sorpresa da una donna infuriata. Le voci concitate riecheggiano, nonostante la distanza, si capisce che la coppia è clandestina. La donna, infatti, li minaccia con un’arma da fuoco, non trattiene la rabbia ed esplode un colpo che colpisce l’uomo. Anna, sconvolta, chiama la polizia. E’ l’ispettore Lai a presentarsi nel cuore della notte per gli accertamenti di rito ma, sorprendentemente, nell’appartamento non ci sono tracce del delitto…

So dovrebbe trattare di un film tv con protagonista Sabrina Ferilli e Garko in un ruolo imprecisato.

LE DUE FACCE DELL’AMORE

Parli del diavolo e spuntano le corna. L’adattamento di un format straniero era in agguato. La vittima questa volta è proprio una serie conosciuta al pubblico di Itasa: Sin Tetas No Hay Paraiso. Come potete notare, dal titolo è stato rimosso un certo particolare anatomico. Nel cast Daniele Liotti, Natalie Rapti Gomez, Lorenzo Flaherty e Lola.

UNA BELLA FAMIGLIA

Napoli. Carlo Gambardella (Giampaolo Morelli) è un quarantenne con una famiglia assai complicata. La moglie Maria un bel giorno è sparita nel nulla lasciandolo con cinque figli a carico: la sedicenne e dolce Luisa (Irene Maiorino), calciatrice in erba; Camilla (Federica Sabatini), introversa quattordicenne; Luigi (Achille Sabatino) e Marco (Eduardo Imparato), due pesti di dodici e nove anni e il piccolo Ninnì (Jason Ponce), inspiegabilmente di colore. I Gambardella vivono insieme ai nonni paterni, i litigiosi Gaetano (Lello Arena) e Concetta (Marisa Laurito) e allo zio, il cantante neomelodico Antonio (Pietro Taricone), ancora alla ricerca del successo. Carlo ha messo nel cassetto la laurea in architettura per gestire, insieme al padre, il negozio di fiori di famiglia che ha come maggior cliente Calogero Bellosguardo (Mauro Pirovano), titolare di un’agenzia di pompe funebri. Carlo, padre allegro ed affettuoso, ha messo nel cassetto anche il sogno di innamorarsi ancora quando inaspettatamente, una mattina, si scontra con una bella biologa Valentina Trevisol (Gaia Bermani Amaral), e tra i due è colpo di fulmine!

E’ in quest’ambito che la propensione al luogo comune di Mediaset riesce a dare il meglio. Vedremo.

ANGELI E DIAMANTI

Il parere di René Ferretti nei confronti di un membro in particolare del cast (Martina Stella, Vittoria Belvedere e Camilla Ferranti) non dovrebbe essere poi così difficile da ricostruire. Se poi la trama è del tipo “serie-americana-di-successo” + “all’italiana” vi conviene stare alla larga. La serie-americana-di-successo questa volta non è 24, non è SATC, è Charlie’s Angels. Tre serate.

FRATELLI DETECTIVE

Il fiilm tv con Enrico Brignano e il piccolo Marco Todisco viene trasformato in una serie, con prospettive inquietanti.

GIANNI AGNELLI – L’ULTIMO RE

E’ qui che mi ha preso quel sentimento chiamato “rassegnazione”. Si tratterà di una fiction in quattro puntate diretta da Roberto Faenza e con protagonista Fabrizio Bentivoglio. C’è il rischio che un eventuale successo possa dare il là ad un nuovo filone: dopo sportivi, papi, santi e sportivi il prossimo potrebbe essere quello degli industriali.

I CERCHI DELL’ACQUA

Mistero totale salvo i due protagonisti: Alessio Boni e Vanessa Incontrada.

IL COMMISSARIO ZAGARIA

Alternativamente conosciuto come “Il Montalbano del Salento”. Lino Banfi lascia Un Medico in Famiglia per questa miniserie in due puntate.

IL TREDICESIMO APOSTOLO

Dopo aver fatto il boss mafioso e il poliziotto rimanevano solo due scelte a disposizione per un ruolo da interpretare. Claudio Gioè (lui non sarebbe proprio un cane) vestirà infatti i panni di un “un prete chiamato a distinguere tra miracoli e misteri”. Accanto a lui, nel cast, Claudia Pandolfi. La mente dietro al progetto è quella di Pietro Valsecchi, ad alcuni quest’ultima frase potrebbe apparire come una minaccia, io declino ogni responsabilità, sia ben chiaro.

Fonti: Fiction Italia News, Tvblog, davidemaggio.it, CineTivu

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