Arrow

PaleyFest 2015: Arrow

Non faccio mistero che questa stagione di Arrow non stia riscontrando il mio favore in quanto spettatore. Pur nel suo carattere un po’ teen, un po’ tamarro, un po’ “Ma sì, è CW”, ho sempre affrontato le avventure del vigilante mascherato di Starling City con la serenità e l’autoconsapevolezza di chi si appresta a passare quaranta minuti di puro intrattenimento. Niente di più, niente di meno. Eh sì, perché – diciamocelo – alle volte anche il trash ha il suo perché.

Il cast al PaleyFest.

Il cast al PaleyFest.

Nella prima stagione, ciò che mi colpì maggiormente fu il presunto realismo delle avventure della Freccia: un eroe umano, senza alcun potere dagli effetti strabilianti ed incredibili, che affronta avversari umani esattamente come lui. In questo caso ci troviamo, ovviamente, ad un livello completamente diverso, ma questi sono alcuni degli elementi che piacciono e sono sempre piaciuti in Batman, eroe capostipite di casa DC. Basta quindi avere un fisico da paura e valanghe di soldi con cui sovvenzionare gli immancabili gadget, per improvvisarsi eroi? Secondo il primo Oliver Queen forse sì, ma tant’è. Tutto l’arco narrativo della prima stagione si snoda sulla trasformazione del nostro “Incappucciato” da oscuro vigilante ad eroe vero e proprio, quindi si può dire che la strada intrapresa fosse quella giusta. Nella seconda stagione, giusto per smontare le mie piccole illusioni, ecco che fanno il loro ingresso trionfale i superpoteri, con Slade Wilson ed il suo Mirakuru. La produzione del primo spin-off della serie, The Flash, tanto caro al concetto di meta-umano, era già nell’aria e perciò ho accettato con buona pace quest’evoluzione dell’universo supereroistico DC sul piccolo schermo. Nel frattempo il Team Arrow si allarga e nemmeno la presenza di Summer Glau come antagonista riesce a scoraggiare la fanbase della serie, che riesce a meritarsi senza troppi problemi il rinnovo per una terza stagione. Rinnovo che, in verità, fin dall’inizio appariva più come una semplice formalità che come un traguardo vero e proprio, da conquistarsi con il sudore della fronte.
Arriviamo dunque a questa terza stagione, di cui purtroppo salverei molto poco. Il segreto della doppia identità di Oliver è diventato ormai una barzelletta, quasi come le piroette di Roy che preannunciano, puntualissime, una plateale disfatta del povero Arsenal. L’unica cosa in grado di donare lustro a questo sfortunatissimo sidekick è la colossale inadeguatezza di Laurel al ruolo che le è stato cucito addosso, ovvero quella Canary che appare così incapace di impersonare non solo in maniera accettabile, ma quantomeno credibile. Se poi ci aggiungiamo una trama orizzontale che stenta a decollare, condita da troppi filler dalla dubbia utilità, ed espedienti per mantenere in vita il protagonista che oscillano tra il preoccupante ed il grottesco, allora il quadro è completo.

Uno sguardo ad A.T.O.M.

Uno sguardo ad A.T.O.M.

Ma, ma… la stagione non è ancora finita, e con essa anche la speranza non è del tutto perduta, dico bene? Al PaleyFest di quest’anno anche Arrow ha avuto un suo panel, infarcito da molti dei protagonisti tra cui Stephen Amell (Oliver Queen/Arrow), David Ramsey (John Diggle), Katie Cassidy (Laurel Lance/Canary), Emily Bett Rickards (Felicity Smoak), Colton Haynes (Roy Harper/Arsenal), Paul Blackthorne (Quentin Lance), Willa Holland (Thea Queen), John Barrowman (Malcolm Merlyn) e i produttori esecutivi Marc Guggenheim, Andrew Kreisberg e Greg Berlanti. Gli ospiti non si sono tirati indietro davanti alle numerose domande dei fan, ansiosi di carpire qualche anticipazione sull’atteso finale di stagione.

Riportiamo qui di seguito alcuni dei passaggi più importanti, insieme alla galleria completa di scatti relativi al diciassettesimo episodio di questa stagione, che potete trovare QUI.

Secondo Amell “Per Oliver le cose si metteranno molto male, prima di migliorare. È molto interessante vedere un villain interessato a far sì che Oliver resti vivo” dice, riferendosi all’invito da parte di Ra’s Al Ghul di sostituirlo alla guida della Lega degli Assassini, “ma, se conoscete bene Ra’s ed il suo modo di fare… capirete anche voi che non si tratta di una richiesta, quanto di una pretesa. E se Oliver disattenderà quella pretesa, allora le conseguenze saranno terribili.” Questo dilemma – diventare Ra’s al Ghul o venire schiacciato da lui – “fungerà da motore dell’azione per l’ultima parte della stagione.”
Emily Bett Rickards, dal canto suo, sostiene che Felicity non voglia aver a che fare con “qualcuno che tenga a freno metà delle sue emozioni.” Tuttavia, “tiene comunque profondamente ad Oliver, ma al momento ha bisogno di esplorare tutte le sue opzioni”. Stuzzicata sul suo coinvolgimento con Ray Palmer, la Rickards ha risposto che “Felicity ha bisogno del sostegno e del nutrimento che il suo amore può darle.”
Capitolo Thea: un personaggio profondamente scosso dalle recenti rivelazioni sulle macchinazioni del padre, Malcolm Merlyn, che l’ha manipolata portandola ad uccidere la prima Canary, Sarah Lance. Willa Holland non vede “Thea riprendersi da questa situazione di qui a breve.

Il matrimonio di John Diggle.

Il matrimonio di John Diggle.

Ogni volta che Malcolm entra in una stanza, potrei anche ucciderlo! L’unico motivo per cui ha accettato di allenarsi con suo padre era imparare a difendersi, non a togliere la vita ad altri. Non so nemmeno se questo pensiero le sia mai passato per la testa; per Thea è un grosso peso da portare sulle spalle.”
Parlando di John Diggle e del nuovo matrimonio in arrivo con l’ex-moglie Lyla, di cui avete già visto un’anticipazione tra le immagini dell’articolo, è toccato a David Ramsey rispondere a qualche domanda riguardo al suo doppio ruolo di padre e marito, in contrapposizione al suo impegno con il Team Arrow. “Diggle è riuscito a riconciliarsi con il conflitto che affligge Oliver” – l’allontanare una persona cara pur di proteggerla, come ha fatto con Felicity – “può avere una famiglia, una moglie, un figlio e combattere il crimine allo stesso tempo.”
Infine, parlando del season finale che attende i fan di Arrow, il produttore Andrew Kreisberg si è esposto con un lapidario: “Lo show non sarà più lo stesso”.

Voi cosa vi aspettate da quest’ultima parte di stagione di Arrow? Non dimenticate di scrivercelo nei commenti qui sotto! Noi vi lasciamo con un trailer direttamente dal PaleyFest: gustatevelo tutto, perché preannuncia un grosso terremoto a Starling City!

 

 

Fonte: TVLine

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Carlo Zagagnoni

Specializzato nello scoprire serie con tardiva colpevolezza e nel compiere maratone impossibili per riportarmi al passo con i tempi. Amo il fantasy duro e crudo, i Cavalieri Jedi e tifo per i cattivi che perdono sempre. Vivo per i libri. Sono blogger su ItaSA dal 2015. Da quando ho ricevuto il mio cacciavite sonico non sono più lo stesso.

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