Dal titolo può sembrare che si tratti di un interrogatorio. Tranquilli, non è così. Leonardo Valenti, uno degli sceneggiatori della serie di Sky (di ritorno il prossimo autunno) è stato così gentile da concedere un intervista per Itasa divisa in due parti. La prima prima parte ci soncentrerà sulla serie e sulle anticipazioni sulla seconda stagione. Eccola di seguito.
Potete seguire le gesta di Leonardo e Barbara Petronio (anche lei sceneggiatrice della serie) sul sito macchiedinchiostro.it e sul relativo blog. Leonardo è inoltre un autore di fumetti con opere pubblicate da BeccoGiallo ed Edizioni BD. Da sceneggiatore televisivo ha anche lavorato in serie come RIS e Distretto di Polizia.
Fatte le dovute presentazioni, passiamo ora alla prima parte dell'intervista. La seconda parte si concentrerà su argomenti diversi ma non meno interessanti come la situazione della serialità ai giorni nostri, con particolare attenzione quella italiana.
Puoi darci qualche anticipazione sulla seconda stagione di RC, in particolare dal punto di vista di voi sceneggiatori?
La seconda stagione coprirà la seconda parte del libro. Rispetto al romanzo di De Cataldo ci saranno diversi punti di divergenza e parecchie novità. Una su tutte è l'identità degli assassini del Libanese, la cui identità potrebbe non essere così scontata. Il leit motiv, comunque, sarà la vendetta prima e la disgregazione del gruppo poi. Se la prima stagione era l'ascesa, dalla morte di Libano in poi inizia la caduta. Tutti i personaggi subiranno dei cambiamenti e il gruppo andrà sfaldandosi, mettendo tutti contro tutti. Ovviamente i cardini del racconto rimarranno Dandi, Freddo e Scialoja. Loro subiranno i cambiamenti più drastici, ma anche tutti gli altri personaggi concorreranno alla terribile fine della Banda.
Mi è capitato ultimamente di parlare di come si misura un successo televisivo, anche oltreoceano. RC è forse il primo esempio di successo creatosi attraverso canali non convenzionali come il passaparola e la rete?
Sì, credo che il web e il passaparola siano stati fondamentali per il successo della serie che ha visto ascolti in crescita costante dalla prima all'ultima puntata.
Come già anticipato il tema della seconda serie sarà grossomodo la "caccia" agli assassini del Libanese. Anche nel film questa è la fase dove l'azione vera e propria si condensa. Che impatto avrà tutto questo sui personaggi e su quello che vedremo sullo schermo?
Come detto sopra, la caccia agli assassini sarà una parte del racconto, ma non il tema portante dell'intera seconda stagione. La caccia sarà un elemento che unirà di nuovo la Banda, che darà un impulso di rivalsa nei confronti di chi cercherà di sostituire il Libanese come capo di Roma. Ma chiaramente i caratteri dei personaggi della Banda sono diversi e diverso sarà il modo con cui i personaggi reagiranno. Diciamo che la morte del Libanese farà venir fuori il vero carattere di alcuni personaggi e le scelte che faranno inizieranno a far sgretolare l'unione della Banda.
Scialoja invece cercherà di usare l'equilibrio precario della Banda post-Libanese per assestare colpi all'organizzazione e ricavarsi una breccia in cui infilarsi.
Se fino ad ora la realtà dei servizi segreti deviati e delle connivenze tra questi e la criminalità organizzata erano rimasti confinati in un mondo à la "Blu Notte" in Romanzo Criminale sono presenti in maniera neanche troppo velata. Si continuerà su questa strada? Una curiosità: e il caso Orlandi?
Sì, si continuerà su questa strada ma il caso Orlandi non verrà citato, nemmeno velatamente. Quando abbiamo scritto dovevano ancora uscire molte delle recenti rivelazioni e avventurarci, con il poco materiale che c'era, sembrava decisamente una operazione fuori luogo, oltre che potenzialmente dannosa.
Dal punto di vista giuridico ma anche dello storyline avete consultato gli atti dei vari processi per dare un tocco di veridicità in più alla storia?
Beh, più che gli atti, abbiamo avuto la consulenza di De Cataldo che sa tutto di tutto sulla Banda e conosce quelle sentenze riga per riga.
Avete incontrato problemi durante le riprese con ex membri della Banda restii a vedere le loro gesta in tv?
Devo dire la verità, non mi è giunta voce a riguardo. Quindi credo che non sia successo.
Quali benefici ha portato il poter raccontare questa storia come una serie televisiva, rispetto ad esempio ad un film?
Abbiamo potuto raccontare le psicologie dei personaggi in modo più esteso e completo, abbiamo potuto inserire personaggi in più che sono serviti anche a questo scopo. Inoltre abbiamo potuto raccontare meglio anche i caratteri dei membri meno centrali della Banda, che nel film avevano un ruolo esiguo e marginale.
PS Un ringraziamento speciale va a Rhinoceros.
Chris Bernard
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