O almeno così sembra pensarla Ryan Murphy, il creatore di Glee, che dopo una stagione splendida (per lo meno in termini di rating e visibilità del suo show) è pronto a rovesciare il tavolo.

In un’intervista radiofonica ha annunciato che al termine della terza stagione, la maggior parte dei protagonisti dello show si diplomeranno e che quindi usciranno dalla serie. “Non volevamo fare uno di quegli show dove i ragazzi restano alle superiori per otto anni. Abbiamo pensato che sarebbe stato bello farli diplomare, dare un finale alla loro vicenda” ha detto Murphy, sottolineando che “non sta pensando di rimpiazzarli, la gente li ama”.

Ha poi confermato che l’arrivo di un nuovo gruppo di sceneggiatori è dovuto a una scelta stilistica precisa, quella di ridurre il numero delle canzoni e aumentare le “storyline”, in particolare di personaggi come Mercedes e Tina. Più di recente, ha annunciato che “non sono previste guest star la prossima stagione”. Un altro dei segni distintivi della serie pare destinato a essere cancellato. Come pure le puntate a tema: “Avremo solo un episodio “mono-artista”, il prossimo anno. Anche se sarà un vero big. Ci lavoro da due anni.”

La domanda che un po’ tutti si pongono è: ma stiamo già parlando di un’ultima stagione? Ryan Murphy non si sbilancia (è troppo presto) ma dice: “Con la nostra squadra di sceneggiatori (9 persone, NdR) stiamo cominciando il lavoro di scrittura solo ora. Ma finalmente vedo la possibilità di chiudere lo show così come l’avevo pensato tre anni fa.” Quando cioè maturò in lui l’idea di ciò che sarebbe diventato Glee. Fa molto la-tua-fine-è-il-mio-inizio. E non esclude nemmeno lo spin-off. Gira voce che sia in preparazione uno show in cui un paio dei protagonisti, fra cui Rachel e Kurt, si trasferiscono a New York e formano un gruppo affiatato di giovani artisti in cerca di fama. “E’ una bella idea” ha commentato Murphy “ma prima ne vorrei parlare con gli attori. Francamente, stiamo già faticando per scrivere le prime 10 puntate”.